AVVERTO AI LETTORI CHE LA PUBBLICAZIONE NEL SITO ONLINE DEL SINDICATO MEDICO DELL'URUGUAY DI UNA LETTERA INVIATA ALLA REDAZIONE MEDICA DEL MENZIONATO SINDACATO URUGUAYANO NELL'ANNO 2000,E' STATA FATTA SENZA INFORMARMI E QUINDI SENZA LA MIA AUTORIZAZZIONE.QUELLA LETTERA RIGUARDAVA AD ASPETTI DELLA MIA OPERA SU LE TELECOMUNICAZIONI DELLA NUOVA ERA(TELEMEDICINA,TELEFONO CELLULARE,SMARTPHONE,ECC)ED ERA DESTINATA ALLA SUA PUBBLICAZIONE NELLA REVISTA MEDICA DI QUESTO SINDACATO CHIAMATA "NOTICIAS",COSA DOPO AVVENUTA.PERO IN QUEL MOMENTO LA MIA OPERA ERA SOLO ALL'INIZIO E PUBBLICARLA OGGI SOLO RIGUARDEREBBE AD ASPETTI PARZIALI E QUINDI UNA DECONTESTUALIZAZZIONE DESTINTA A PRODURRE CONFUSIONE NEI LETTORI.PER DIRLA IN ALTRE PAROLE QUESTA LETTERA APPARTIENE ALLA "PREISTORIA" DELLA MIA OPERA E QUINDI DELLA NUOVA ERA.LA SUA PUBBLICAZIONE COSTITUISCE UN VERO ATTO DI TERRORISMO PROPAGANDISTICO DESTINATO A SPRESTIGIARE LA MIA OPERA E LA NUOVA ERA.E NON STUPISCE PERCHE QUESTO SINDACATO E' VINCOLATO A MICROSOFT:INFATTI LO SPORTELLO DOVE PRESENTARE I LAVORI SCRITTI IN QUEL CONCORSO DI MICROSOFT DOVE LA MIA TESI INTEGRATIVA DEL CELLULARE E LA CIRTICA ALL'INTERNET DI ALLORA E' STATA RESPINTA,ERA FISICAMENTE LOCALIZZATA IN QUESTO SINDACATO CHE,NATURALMENTE ERA VONCOLATO ALL'ORGANIZAZZIONE DI QUEL CONCORSO.
IO NON HO NESSUNISSIMA RELAZIONE CON QUESTO SINDACATO,E SALVO BREVE PERIODO,NON L'HO MAI AVUTA.ANCORA,LA MIA OPERA E' STATA CONCEPITA E SVOLTA IN ITALIA E ALTRE PARTE DI EUROPA E NULLA CENTRA IN CIO IL SINDACATO MEDICO DELL'URUGUAY.INOLTRE IO MI TROVO RETIRATO DELLA PRATTICA MEDICA DA OLTRE 20 ANNI E ATTUALMENTE NON HO RAPPORTO NE CON QUESTA NE CON NESSUN ALTRA ISTITUZIONE DI QUESTO PAESE DOVE MI TROVO SOLO CIRCOSTANZIALMENTE A SISTEMARE ASPETTI DELLA MIA VITA PER SUBITO RITORNARE IN LOMBARDIA DOVE HO LA MIS RESIDENZA.
DI SEGUITO FACIO PUBBLICO IL MAIL INVIATO ALL'ISTITUZIONE NON APPENA HO PRESO CONOSCENZA DI QUESTA PUBBLICAZIONE(OGGI),E ANCHE L'INTESTATAZIONE DI QUELLA VECCHIA LETTERA.QUALORA NON VENISSERO SODISFATTE LE MIE RICHIESTE INIZEREMMMO AZIONE LEGALE CONTRO IL SINDACATO MEDICO DELL'URUGUAY E CONTRO QUESTO SPAZIO ONLINE.
1-MAIL ALLA REDAZIONE MEDICA DEL SMU INVIATA OGGI,7 OTTOBRE 2013:
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05:16 (12 ore fa)
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PONGO EN VUESTRO CONOCIMIENTO QUE UNA CARTA MIA AL DIRECTOR DEL SMU ENVIADA PARA SU PUBBLICACION EN LA REVISTA NOTICIAS EN EL ANO 200O CUYO TESTO PUEDE LEERSE A CONTINUACION,HA SIDO PUBLICADA ONLINE EN EL SITIO DE LA INITITUCION Y CON DIRECCION URL TAMBIEN VISIBLE ABAJO,SIN HABERSEME INFORMADO Y POR TANTO SIN MI AUTORIZACION.POR LO QUE SOLICITO QUE DICHA PUBBLICACION VENGA RETIRADA DEL WEB IMMEDIATAMENTE.
SIN OTRO PRTICULAR LE SALUDA MUY ATENTAMENTE
DR GIUSEPPE CIANCIMINO TORTORICI.
2-INTESTAZIONE DI QUELLA LETTERA,CHE PER MOTIVI OVVIE NON PUBBLICHERO CUA:
"Montevideo, 26 de abril de 2000
Al director de Redacción del SMU:
Continúo en esta sección con la publicación de la carta enviada a Diario Médico, la que no pudo publicarse completa por razones de espacio."
-VEDI ANCHE QUESTE DUE SCRITTI:
SCRITTO 1:
-SCRITTO 2:
7 OTTOBRE 2013:NOTA SUL CORRIERE DELLA SERA:
Microsoft
Il presidente di Ford Alan Mulally
A conti fatti sembrerebbe il trionfo della catena di montaggio sull’economia dei bit. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg
il colosso Microsoft avrebbe pensato al numero uno di Ford, il
presidente Alan Mulally, per la sostituzione dell’amministratore
delegato Steve Ballmer in procinto di abbandonare l’azienda fondata da
Bill Gates. A confermare l’eventualità c’è soprattutto l’urgenza con la
quale il consiglio di amministrazione del gruppo automobilistico Usa
ha fissato martedì una riunione per discutere i piani futuri del
capo-azienda che avrebbe manifestato al board la volontà di tentare
un’altra sfida professionale.«Questa decisione non può essere semplicemente lasciata in sospeso», ha detto Maryann Keller , un consulente di Ford che conosce bene l’azienda. La posta in gioco è molto alta per Dearborn, Michigan (il quartier generale di Ford), per una società che ha avuto solo dieci capi in tutta la sua storia. Il fondatore Henry Ford guidò il colosso dell’auto fino al 1940 e da lì in poi un decennio di perdite a bilancio e cambi repentini di rotta. Suo nipote Henry Ford II, trent’anni dopo, cacciò senza troppi convenevoli Lee Iacocca, che divenne presto un’icona di buona condotta ed efficienza al timone del marchio rivale Chrysler.
Poi nel 1990 arrivò Jacques Nasser, che tentò di riconvertire Ford in una società di automobili di largo consumo, non riuscendovi e la sua esperienza terminò dopo le crisi delle utilitarie sportive causati dalle difficoltà funzionali degli pneumatici Firestone. Ma questa volta - assicurano - sarà diverso. Bill Ford, esponente della dinastia fondatrice , 56 anni, ha detto la scorsa settimana in un’intervista a Bloomberg Television, che gestire la transizione sarà complicato, ma non impossibile: «Il prossimo amministratore delegato proseguirà su questa linea senza soluzione di continuità», di fatto aprendo la caccia al successore di Mulally (che proprio lui scovò in Boeing) e al tempo stesso consacrandolo come uno dei migliori capi-azienda in circolazione.
D’altronde l’ammirazione nei suoi confronti si estende oltre i suoi amici, perché nessuno ha dimenticato gli sforzi per ripagare i 23,4 miliardi dollari che Ford ha preso in prestito nel 2009 per evitare il fallimento. In quattro anni il colosso dell’auto ha guadagnato 35,2 miliardi dollari, dopo averne persi 30 nei tre anni precedenti. E molto è da imputare alla solerzia con la quale Mulally ha ristrutturato il gruppo, contenendo i costi e ripartendo dal brand.
07 ottobre 2013© RIPRODUZIONE RISERVATA
CUA
DIRETTAMENTE:
http://www.corriere.it/economia/13_ottobre_07/dalla-old-new-economy-microsoft-pensa-mulally-ford-microsoft-ballmer-64f946c0-2f4f-11e3-bfe9-e2443a6320c1.shtml
REAZIONE:FIN
DOVE IO SO CHE NON E' MOLTO,LA FORD E' STATA L'AZIENDA CHE HA INVENTATO
LA CATENA DI MONTAGGIO E CON CIO HA FATTO DELL'INDUSTRIALIZAZZIONE
QUELLO CHE OGGI CONOSCIAMO COME TALE.
E
ANCHE L'AZIENDA CHE HA PROTAGONIZZATO QUELLA RIVOLUZIONE CHE OGGI
CONOSCIAMO COME "UNA FAMIGLIA UN AUTOMOBILE" E COSI FATTO DELL'AUTO
L'UTILITARIO CHE CONOSCIAMO ATTUALMENTE.
NON DOBBIAMO STUPIRCI SE VUOLE PROVARCI ANCHE CON ALTRI MOBILI,I TELEFONI.
PERO PER ME E PER QUESTE PUBBLICAZIONI E' UN ONORE CHE ACCOLGO CON EMOZIONE CHE LA FORD ABBIA PUNTATO I SUOI OCCHI ALLA NUOVA ERA E I SUOI CONCETTI.
PERO PER ME E PER QUESTE PUBBLICAZIONI E' UN ONORE CHE ACCOLGO CON EMOZIONE CHE LA FORD ABBIA PUNTATO I SUOI OCCHI ALLA NUOVA ERA E I SUOI CONCETTI.
QUESTA
SVOLTA SIGNIFICA IL SEPELLIMENTO DEFINITIVO DEL VECCHIO PERSONAL
COMPUTER(FISSO E CABLATO),E DELLA VECCHIA INTERNET, TECNOLOGICAMENTE
ERMETICA DI ADOPERARE,E DI DIFUSSIONE ELLITISTA.TUTT'ALTRA COSA DIVERSA
DEL FACILE USO DEGLI SMARTPHONE,TABLET E LAPTOP,E DELLE POPOLARI
"SOCIAL NETWORK" E NEW MEDIA CON IL SUO USO MASSIVO CHE HA CAMBIATO IL
NOSTRO MONDO.
PD:LA
CHRISLER E' L'AZIENDA IN TRATTATIVE DI AQUISTO CON LA FIAT DI MARCHIONE
E GRANDE SOSTENITORE DI OBAMA.ACCUSATA ANCHE DI PORTARE LE SUE FABRICHE
IN CINA.
MICROSOFT SI SA ANCHE E' SEMPRE STATA SOSTENITORE DI OBAMA,E AVVERSARI ENTRAMBI DI GOOGLE.
-VEDI QUESTO SCRITTO NELLA PUBBLICAZIONE ORIGINALE SUL MIO BLOG:
http://blog.libero.it/CIANCIMINO/12397606.html
http://youtu.be/LSpd-RSbbis
27 OTTOBRE 2013:ATTUALIZAZZIONE
-SU "LE MONDE"
25 ottobre 2013
-VEDI QUESTO SCRITTO NELLA PUBBLICAZIONE ORIGINALE SUL MIO BLOG:
http://blog.libero.it/CIANCIMINO/12397606.html
http://youtu.be/LSpd-RSbbis
27 OTTOBRE 2013:ATTUALIZAZZIONE
-SU "LE MONDE"
Blogs
25 ottobre 2013
Ford, il successo del metodo Mulally
La città di Detroit potrebbe andare in fallimento, i suoi tre sponsor stanno facendo a meravigla.
General Motors, Chrysler e Ford, soprannominati il "Big Three" hanno
fatto la fortuna della città del Michigan prima di andare in rovina.
Ford, che vale di nuovo più di 70 miliardi di dollari (51 miliardi
di euro), in cambio ha quasi riacquistato i suoi massimi storici. La casa automobilistica statunitense, che ha pubblicato Giovedi, Oct. 24 i conti trimestrali, mostra una salute robusta. E, soprattutto,delle prospettive solide.E per nulla fa desiderare le nostre Renault e PSA Peugeot Citroen.
Anche in Europa, dove gli Stati Uniti era in difficoltà da anni, ha diritto a una rimonta. Le vendite di Ford sul continente sono aumentati del 5% nel terzo trimestre. La sua perdita netta per piu di due anni è stata divisa in un anno, a 228 milioni di euro.
Un miglioramento che consente al gruppo statunitense di pubblicare il suo primo profitto internazionale per oltre due anni. Alan Mulally, CEO, dimostra che il marchio di auto può di nuovo guadagnare denaro al di fuori degli Stati Uniti. E i profitti del suo mercato nazionale non sono destinati a compensare un pozzo senza fondo al di là dei confini.
Profonda ristrutturazione
In Europa,pet la ripresa ci vorrà un po 'di tempo. L'intero anno 2013, la perdita sarà inferiore a 1,8 miliardi di dollari dell'inizialmente previsto. La ristrutturazione pesante intrapresa (due impianti chiusu in Gran Bretagna e uno in Belgio) forse non è completa. Ma non avrebbe avuto senso se il marchio non fosse stato in grado di attrarre nuovi clienti.
La gestione dei costi più drastica non può fare nulla contro un fallimento commerciale. Inoltre, la buona performance di B-Max minivan e' benvenuta.
In Asia, il successo del compact Fuoco euforiza il gruppo.
Ford conta con incassare il 5% delle vendite di auto in Cina nel corso dell'ultimo trimestre del 2013. Ciò rappresenterebbe un raddoppio della propria quota di mercato in diciotto mesi sul primo mercato dell'automobile al mondo.
Grazie all'Asia, focus si postula oggi come l'auto più venduta al mondo. Ma per Alan Mulally, ciò che è importante è vedere il gruppo avanzare nella direzione giusta in tutti i continenti all'unisono. Missione compiuta: le sue cifre di affari globali segna a 36 miliardi di dollari, una crescita insolente del 12% in un anno.
Il CEO di Ford, che non ha negato di essere stato contattato per essere il prossimo amministratore delegato di Microsoft nel 2014, mostra che i metodi di lavoro che ha imposto il team di gestione che poco fa ha modificato sono buone.
L'inversione di tendenza è tanto più degno di nota che,contrariamente di GM e Chrysler, non ha fatto ricorso al capitolo 11 del codice fallimentare statunitense che permette di ristrutturare il debito.
Anche in Europa, dove gli Stati Uniti era in difficoltà da anni, ha diritto a una rimonta. Le vendite di Ford sul continente sono aumentati del 5% nel terzo trimestre. La sua perdita netta per piu di due anni è stata divisa in un anno, a 228 milioni di euro.
Un miglioramento che consente al gruppo statunitense di pubblicare il suo primo profitto internazionale per oltre due anni. Alan Mulally, CEO, dimostra che il marchio di auto può di nuovo guadagnare denaro al di fuori degli Stati Uniti. E i profitti del suo mercato nazionale non sono destinati a compensare un pozzo senza fondo al di là dei confini.
Profonda ristrutturazione
In Europa,pet la ripresa ci vorrà un po 'di tempo. L'intero anno 2013, la perdita sarà inferiore a 1,8 miliardi di dollari dell'inizialmente previsto. La ristrutturazione pesante intrapresa (due impianti chiusu in Gran Bretagna e uno in Belgio) forse non è completa. Ma non avrebbe avuto senso se il marchio non fosse stato in grado di attrarre nuovi clienti.
La gestione dei costi più drastica non può fare nulla contro un fallimento commerciale. Inoltre, la buona performance di B-Max minivan e' benvenuta.
In Asia, il successo del compact Fuoco euforiza il gruppo.
Ford conta con incassare il 5% delle vendite di auto in Cina nel corso dell'ultimo trimestre del 2013. Ciò rappresenterebbe un raddoppio della propria quota di mercato in diciotto mesi sul primo mercato dell'automobile al mondo.
Grazie all'Asia, focus si postula oggi come l'auto più venduta al mondo. Ma per Alan Mulally, ciò che è importante è vedere il gruppo avanzare nella direzione giusta in tutti i continenti all'unisono. Missione compiuta: le sue cifre di affari globali segna a 36 miliardi di dollari, una crescita insolente del 12% in un anno.
Il CEO di Ford, che non ha negato di essere stato contattato per essere il prossimo amministratore delegato di Microsoft nel 2014, mostra che i metodi di lavoro che ha imposto il team di gestione che poco fa ha modificato sono buone.
L'inversione di tendenza è tanto più degno di nota che,contrariamente di GM e Chrysler, non ha fatto ricorso al capitolo 11 del codice fallimentare statunitense che permette di ristrutturare il debito.
Nato in India Satya Nadella è cresciuto attraverso i gradi di Microsoft dal suo ingresso in azienda nel 1992
Gigante della tecnologia Microsoft ha annunciato che Satya Nadella sarà il suo prossimo amministratore delegato .
Indiano di nascita sig Nadella è attualmente a
capo di Cloud e Enterprise di Microsoft, che costruisce e gestisce
piattaforme informatiche dell'impresa e strumenti di sviluppo.Prende il posto di Steve Ballmer che ha annunciato l'intenzione di dimettersi lo scorso anno.
Il fondatore della società Bill Gates ha detto che non c'era "nessuna persona migliore per guidare Microsoft".
Gates ha dato le dimissioni da presidente, è stato anche annunciato, ma assumerà un nuovo ruolo come consigliere di tecnologia e verrà anche a mantenere un seggio nel consiglio di amministrazione di Microsoft.
Il Lead independent director di Microsoft John Thompson sarà il nuovo presidente.
'Leader provato'
"Microsoft è una di quelle rare aziende che hanno veramente rivoluzionato il mondo attraverso la tecnologia, e non potrei essere più onorato di essere stato scelto per guidare la società", ha detto Nadella.
Bill Gates: 'Satya ha il giusto background
"L'opportunità in avanti per Microsoft è vasta, ma di cogliere, dobbiamo concentrarci chiaramente, muoversi più velocemente e continuare a trasformare. Una grande parte del mio lavoro è quello di accelerare la nostra capacità di portare prodotti innovativi per i nostri clienti più rapidamente."
Signor Nadella, 46 anni, è il terzo amministratore delegato di Microsoft. L'esecutivo nato a Hyderabad ha entrato in azienda nel 1992 e ha una laurea in elettronica, informatica e amministrazione aziendale.
In precedenza ha guidato la sua attività di server e strumenti, prima di essere messo a capo del gruppo che ha costruito il servizio di Microsoft Cloud OS,con prodotti potenze come Bing, Skype e Xbox Live.
"Durante questo periodo di trasformazione, non c'è persona migliore per guidare Microsoft che Satya Nadella", ha detto Gates.
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-CITAZIONE:Sarà importante che il sig Nadella sia libero di apportare modifiche " Rick Sherlund analista di Nomura
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"Satya è
un leader indiscusso con competenze ingegneristiche hard-core, visione
di business e la capacità di unire le persone.La sua visione di come la
tecnologia sarà utilizzata e vissuta in tutto il mondo è esattamente ciò
che Microsoft ha bisogno mentre l'azienda entra nel suo prossimo capitolo
di espansione innovazione di prodotto e di crescita. "
La nomina del signor Gates '"ome un consulente
tecnologico" è vista come significativa, suggerendo che egli può ancora
prendere un ruolo "hands-on/" in più nella società da lui fondata quasi 40
anni fa.In una dichiarazione in video , ha detto che il lavoro significherebbe "aumentare sostanzialmente il tempo che trascorro nella società", lavorando con i team di sviluppo di prodotti.
Esperienza pertinente
La nomina del signor Nadella conclude mesi di speculazioni su chi sarebbe succeduto il signor Ballmer, che ha annunciato la sua intenzione di dimettersi nel mese di agosto dello scorso anno.
A un certo punto il presidente entrante John Thompson ha detto che più di 100 possibili candidati erano stati identificati.
Si rumorava di essere tra loro il boss del gigante dell'auto Ford, Alan Mulally, e l'amministratore delegato di Nokia Stephen Elop.
Gli investitori hanno chiesto una nuova leadership alla Microsoft, dicendo che ha bisogno di un rimpasto significativo al fine di diventare più innovativa e redditizia.
Alcuni analisti suggeriscono che l'esperienza del sig Nadella in cloud computing ,un'area di crescita per Microsoft,sarà vantaggiosa.
"Satya era davvero una delle persone che hanno contribuito a costruire il muscolo commerciale', ha detto Kirk Materne, analista di Evercore Partners.
"Ha una grande comprensione di quello che sta succedendo nella nuvola e l'importanza di fornire tecnologia più come servizio."
Ma alcuni critici si sono chiesti se il signor Nadella è l'uomo giusto per il lavoro.
Non ha esperienza di gestione di un'impresa, figuriamoci un grande come Microsoft. Ci sono anche le preoccupazioni che il signor Gates e il signor Ballmer continueranno a esercitare influenza sulla direzione della società.
"Non vogliamo vedere una continuazione della direzione esistente per il business, quindi sarà importante che il sig Nadella sia libero di apportare modifiche'', ha detto l'analista di Nomura Rick Sherlund.
Le azioni di Microsoft sono aumentati dopo l'annuncio. Erano in aumento dello 0,7% dopo un'ora di trading.
Più su questa storia,Altri sviluppi
Mancano versioni dirette di quanto è accaduto nel corso della riunione del board di Microsoft, ma di certo il 4 febbraio 2014 sarà in futuro ricordato come un passaggio decisivo nella vita della compagnia globale fondata nel 1975 da Bill Gates con l'amico Paul Allen. Non solo perché nella fredda mattinata alle porte di Seattle è stato deciso chi sarà il sostituto di Steve Ballmer come CEO, Chief Operating Officer, ma anche per la decisione di tagliare definitivamente il cordone ombelicale con la vecchia squadra dei tempi d'oro di Microsoft. Bill Gates d'ora in poi sarà un technology adviser, un consulente per la tecnologia: un ruolo defilatissimo, dunque.
Il nuovo amministratore delegato di Redmond è Satya Nadella. Una scelta tutta interna all'azienda, che brucia la candidatura esterna di Sundar Pichai, uomo di grandissimo potere in Google, dal marzo scorso capo della divisione Android e già responsabile del browser Chrome e di Google Apps.Era una sfida tra due dei migliori tecnologi arrivati negli Stati Uniti dal subcontinente indiano. Nadella, 46 anni, nato a Hyderabad nello stato dell'Andhra Pradesh, si è laureato in Ingegneria Elettronica al Manipal Institute of Technology perchè 25 anni fa a Mangalore non c'era un corso in informatica. Si è rifatto negli Stati Uniti dove ha ottenuto prima il master in Computer Science alla University of Wisconsin a Milwaukee e poi un MBA alla Chicago Booth School of Business.
Prima di approdare a Redmond 22 anni fa, Nadella aveva lavorato per Sun Microsystems. In Microsoft è stato vicepresidente per la ricerca e lo sviluppo della divisione Servizi Online e poi vicepresidente della divisione Business. Da presidente dell'area Server e Strumenti è stato anni fa il più acceso sostenitore della scelta pro-cloud, facendo crescere il relativo fatturato da 16,6 a 20,3 miliardi dollari tra il 2011 e il 2013, anno in cui i ricavi complessivi di Microsoft sono arrivati a 78 miliardi di dollari.
L'avversario sconfitto da Nadella è del 1972, quindi di cinque anni più giovane. Originario del Tamil Nadu, lo stato più tecnologicamente avanzato della federazione indiana, Sundar Pichai s'è laureato in all'Indian Institute of Technology Kharagpur, si è poi specializzato a Stanford e ha conseguito l'MBA alla Wharton School della University of Pennsylvania. Dopo un periodo in Applied Materials, è passato a McKinsey, dov'era considerato un genio. Ha accettato la corte di Schmidt, Page e Brin dieci anni fa. A Mountain View è stato il padre padrone di Google Chrome e Chrome OS e ha avuto la responsabilità di Gmail e Google Maps ma dall'anno scorso la sua creatura preferita è il sistema operativo per dispositivi mobili più diffuso al mondo, Android. Alla guida dell'azienda comprata nel 2005 da Google, Pichai ha sostituito il fondatore Andy Rubin.
Il pendolo s'è fermato dalla parte dell'indiano del nord (l'Andhra Pradesh confina a sud con il Tamil Nadu) perchè evidentemente Microsoft intende non depotenziare la propria vocazione cloud, impersonata da Nadella, pur puntando sempre di più sui device mobili, pane quotidiano di Sundar Pichai. Un'indicazione di strategia, questa, in linea con la recente acquisizione della divisione mobile di Nokia, costata 5,4 miliardi di euro, che ha permesso al sistema operativo di Microsoft, Windows Phone, di carrozzare gli smartphone Lumia, tra i prodotti mobili più di successo negli ultimi anni. Fino a pochi mesi fa il mercato finanziario chiedeva a gran voce un'ulteriore accelerazione negli investimenti sul brand Lumia da parte di Microsoft.
Il mood sembra ora un po' cambiato dopo che Google, una volta incamerati i migliaia di brevetti che aveva avuto in dote, s'è disfatta del marchio Motorola, ceduto a Lenovo con una perdita teorica di 9 miliardi di dollari. Ma molti analisti sono convinti che Google abbia operato una sorta bluff: voleva tecnologia di Motorola, non il suo brand. Ora che ce l'ha, la tecnologia, la userà in qualche altro modo, forse affidandone lo sviluppo proprio a Pichai. Nadella, invece, sul mobile ora deve agire in fretta, sfruttando l'effetto Lumia e dando il segnlae che gli attendismi di Ballmer sono finiti per sempre.
Un altro nodo da sciogliere per il nuovo CEO di Microsoft - che ama il look alla Steve Jobs - è come restare leader nel mondo dei sistemi operativi per personal computer. Windows 8 non ha ottenuto il successo sperato e gran parte degli utenti continua a usare le versioni precedenti in attesa di qualcosa di più innovativo e solido.
Infine, i giochi. Uno dei più importanti risultati della gestione Ballmer di Microsoft è stato il consolidamento dei ricavi garantiti dalla console Xbox, per anni la più venduta al mondo, oggi un po' in fase di ritirata a fronte dell'attacco della Ps4 di Sony. Nadella deve quindi ridefinire con il suo staff una strategia vincente nel gaming. In fretta.
LEGGI DIRETTAMENTE CU: https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8518706477212469535#editor/target=post;postID=3490387199635714745;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=6;src=link
REAZIONE:E' IMPORTANTE RILEVARE CHE QUESTA VERSIONE GIORNALISTICA VIENE PUBBLICATA SU LA REPUBBLICA ITALIANA PERCHE QUESTO GIORNALE E' STATO ALLA BASE DELLA DIFUSIONE DELLA STORIA DELLA PRESUNTA CREAZIONE DEL PRIMO CELLULARE PER PARTE DEL SIGNOR MARTIN COOPER DI MOTOROLA.VERSIONE CHE SUBITO HA TROVATO IL SUO CORELATO NELLA DIFUSIONE DELLA NOTIZIA CHE IN REALTA IL PRIMO CELLULARE LO AVEVA CREATO NOKIA E CHE CI SAREBBE UN CONFRONTO EUROPA-USA CHE SI CONTENDONO,A GIOCHI FATTI DELLE RISPETTIVE FUSIONI CON GOOGLE E MICROSOFT,LA PATERNITA DELLA CREATURA.ED E' ANCHE IN QUESTA CHIAVE CHE DEVE LEGGERSI QUESTA VERSIONE GIORNALISTICA CHE CERTAMENTE UNA CRONACA DEI FATTI NON E' MA UN "DIGEST" INTERESSATO DELLA NOTIZIA.
SMONTATA LA STORIA DEL SIGNOR COOPER E ANCHE QUELLA DI NOKIA A MICROSOFT NON RESTA CHE DISFARSI ANCHE DI NOKIA COME GOOGLE LO HA FATTO CON MOTOROLA SE NON VUOLE FARE LA STESSA FINE.NE MOTOROLA NE NOKIA HANNO INVENTATATO IL PRIMO CELLULARE,E POI NON E' SCIENTIFICAMENTE SERIO VANTARE TALE PRIMATO,COME SERIO NON E' GIOCARE ALLO SCONTRO INTERCONTINENTALE.
E DOPO TUTTO LA SFIDA FUTURA E' TUTTA ALL'INTERNO DELLO SMARTPHONE ED ALTRI MOBILI COME AMETTE IL PROPIO NADILLA.
L'ESSENZIALE E' CHE IN MICROSOFT E' FINITA L'ERA GATES E CHE TANTO GOOGLE COME MICROSOFT SI AVVIANO VERSO IL MOBILE.SEGNO CHE GATES E' STATO SUPERATO.
D'ALTRONDE NON SI CAPISCE BENE COSA SIA QUESTA "CANDIDATURA ESTERNA" DI UN INDIANO DI GOOGLE QUANDO NON CI SI DICE NE UNA SOLA PAROLA SULLA CANDIDATURA FFORD,TRANNE CHE CI INFORMA CHE SUL MERCATO INDIANO NON E' SOLO MICROSOFT A SCOMMETERCI MA ANCHE GOOGLE.
E IO AGGIUNGEREI CHE SOPRATUTTO CI SCOMETTE LA COMMON WEALTH DOVE APPARTIENE L'INDIA MALGRADO LA DESSERZIONE DELL'ULTIMO SUMMIT IN SRI LANKA PER LA QUESTIONE TAMIL,DA DOVE PROVIENE IL "CANDIDATO" GOOGLE.
INSOMMA GATES E' STORIA,MICROSOFT SI AVVIA VERSO UNA NUOVA ERA CON IL MOBILE DA VEDETTE E LA LOTTA DI MERCATI E' A TUTTO CAMPO.
CATTIVE NOTIZIE DUNQUE PER I PAESI EUROPEI IN CRISI,SOPRATUTTO PER L'ITALIA CHE NON DIGERISCE BENE LE BOCCIATURE DEL MERCATO,CHE DOPO TUTTO E' LA SOLA CARTA DA GIOCARE CHE HANNO I PAESI EMERGENTI DESTITUITI DELL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA,MONOPOLIO DEI PAESI SVILUPPATI.
-MA CHI E' NADELLA?VEDIAMOLO SULLA BBC
Azienda
4 Febbraio 2014 Ultimo aggiornamento alle 14:20 GMTSatya Nadella: uomo nuovo di Microsoft al vertice
Quale cammino prendera il nuovo capo che ha adottato Microsoft?
Dopo mesi di ricerche e speculazioni, Microsoft ha un nuovo amministratore delegato,il veterano dell'azienda Satya Nadella .
L'esecutivo di tecnologia nato indiano ha ora il
compito di condurre una società che è stata dominata dai nomi di Bill
Gates e Steve Ballmer da quando è stata fondata nel 1970. Si tratta di una società che è ancora la più grande società al mondo di software, ma negli ultimi dieci anni ha visto i suoi appasionati rivali affaciarsi notoriamente, e le fluttuazioni dei prezzi condivisi scuotere a volte la fiducia degli investitori.
Molti consumatori hanno preferito i prodotti Apple negli ultimi anni,superando alcune fette del mercato di Microsoft.
Scommessa sicura? Steve Ballmer è stato amministratore delegato dal 2000,succedendo Bill Gates. Egli è forse più noto per il suo stile di presentazione a volte fiammeggiante, proclamando nel suo famoso discorso di partenza da quando ha preso il ruolo, "Amo questa azienda."
Ma per quanto riguarda l'uomo nuovo?
Il sig Nadella è nato nel 1967, è laureato in ingegneria elettronica all'Universita di Mangalore,e ha una laurea di post-graduato in informatica e business.
È entrato in Microsoft nel 1992, dopo aver lavorato per Sun Microsystems.
Dalla metà del 2013 egli è stato risponsabile del cloud computing e le piattaforme business della compagnia. Il cloud computing è diventato sempre più importante per le compagnia di software,visto che le persone si connettono a internet con diversi tipi di dispositivi,telefoni mobili e tablet,per condividere risorse e archivi online.
'Scelta inevitabile' Paul Kedrosky managing partner presso SK Ventures, una società californiana di venture capital, dice che il sig Nadella è stato la "scelta inevitabile" per il ruolo di amministratore delegato.
"La maggior parte degli aoutsider o mancavano di intuizione industriale, o sono stati abbastanza intelligenti per capire che questo era un lavoro quasi impossibile," dice.
Il sig Kedrosky dice che il sig Nadella ha un "alto profilo all'interno dell'azienda, ed è apprezzato e rispettato al di fuori".
Egli aggiunge che la sua esperienza nello sviluppo di cloud di Microsoft è stata significativa, e sarà "estremamente significativa" in futuro per la società.
Rupert Goodwins, esperto di tecnologia e giornalista, è d'accordo,e dice che questo è una nomina "molto significativo e potenzialmente di risparmio aziendale.
"Nadella
è un uomo cloud(nuvola). Avrà la chance di svezzare Microsoft della sua dipendenza da costose tasse di licenza per il software che la
gente in realtà non vogliono (anche se hanno da usare). Per essere
onesti, Microsoft sta andando in quella direzione, ma a malincuore e con
un sacco di guerre all'interno dell'impero"
Ha, dice Goodwins, una buona reputazione per essere " intellettualmente di prima classe e tecnicamente di molto talento".Cosa succede circa l'argomento di che lui e' un iniziato e formato tramite Microsoft?
Signor Goodwins ritiene che sia un dibattito che è diventato "esagerato".
Tuttavia, dice: "La storia classica dell' estraneo-salva-azienda è quella di Lou Gerstner, che ha compiuto un ciclo in IBM quando è venuto dalla Nabisco.Ma le due società non sono esattamente parallele, e i loro problemi non sono così. simile come possono apparire. Microsoft non sa cosa, e a qualche livello,IBM non ha fatto, e Nadella è totalmente sintonizzato sul futuro dell'informatica aziendale ".
Colin Gillis, analista di tecnologia al BGC a New York, dice che alcuni investitori saranno infelici con la mancanza di cambiamento radicale.
"Potrebbero usare un po' di sangue fresca!,dice
"Ma lui conosce l'azienda,può finire per essere più aggressivo di quanto si pensi.e la società dovrebbe annunciare un nuovo appuntamento per il nuovo anno, ma nessun altro ha lavorato per il ruolo."
Quindi cosa ha fatto l'onorevole Kedrosky durante tutto il processo di sostituzione del capo di Microsoft?
"La ricerca del CEO ha voluto così tanto tempo per un paio di motivi," dice.
"In primo luogo, si tratta di un lavoro duro in una società complessa.In secondo luogo, vi erano addetti ai lavori coinvolti, Gates in particolare, reso nervoso da molti candidati su che essi non sarebbero in grado di effettuare tanto cambiamento radicale come potrebbe piacere senza interferenze. Terzo, la società non era veramente sicura di quello che voleva. Un operatore puro? Un visionario? Un estraneo? Un iniziato in casa?
"Tutti questi sono stati considerati cruciali in diverse fasi, e alla fine tutti sono stati scartati in quanto la lista dei candidati si è ridotto e la durata di ricerca è diventato imbarazzante Siamo finalmente tornati a dove avremmo dovuto partire, in primo luogo:.La scelta del candidato giusto,di quelli che hanno,e' diventata molto difficoltosa per loro ".
CITAZIONI:
1-Essi potrebbero utilizzare alcuna sangue fresca "
Colin Gillis
BGC Partners, New York
2- E 'un lavoro difficile in una società complessa "
Paul Kedrosky
Managing Partner di SK Ventures, California
Più su questa storia
Altri sviluppi
*Microsoft nomina Nadella come nuovo capo, , BUSINESS
*Eelenco di compiti per il nuovo capo di Microsoft,TECNOLOGIA
,
*I guadagni di Microsoft hanno superato le aspettative,BUSINESS
,
*Microsoft in più miseria di pirateria,TECNOLOGIA
DIRETTAMENTE: http://www.bbc.co.uk/news/business-25983514
REAZIONE:DIBATTITO ESSAGERATO?ERRORE DI GOODWINS ,MICROSOFT NON SAPEVA DA DOVE ANDARE DOPO IL SUCESSO DELLA NUOVA ERA,E LA SUA PROPIA AZIENDA HA DOVUTO CONVERTIRSI COMPLETAMENTE AL MOBILE,CIO'E' AI SUOI CONCETTI SCCIENTIFICI E VISIONE DL MONDO,DOPO INGOIARE A MAL IN CUORE LA DISFATTA DEL VECCHIO COMPUTER DA QUI ERA OSTAGGIO.
ALLORA QUESTO DIBATTITO "INTERNO" NON ESSISTE,E' SOLO UNA CORTINA DI FUMO:ORMAI IL SIGNOR NADILLA,CHE SULLE MOTIVAZIONI POLITICI DELLA SUA NOMINA IO SONO STATO IN PARTE DI ACCORDO,PUO GODERSE DELL'ESPERIENZA E IL SUO PERCORSO IN QUESTA MICROSOFT GIA CONVERTITA ALLA NUOVA ERA PER OPERA DEI CONCETTI SCIENTIFICI DI QUESTO MODESTO "AOUT-SIDER" BOCCIATI IN QUEL CONCORSO DELLA PROPIA AZIENDA DOVE PER PRIMA LI HO PRESENTATI.HA SBAGLIATO ALLORA MICROSOFT E SBAGLIA ORA IL SIGNOR "GOOGWIN",DEVE AMMETERLO,NON FACCIA COME LO STRUZZO,INUTILE NASCONDERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA QUANDO IL MONDO CROLLA INTORNO.
Nokia cambia nome
L’obiettivo è puntare sui nuovi settori che si stanno rivelando più produttivi, sulla scia del successo di Surface e di Windows Phone 8, così da dare filo da torcere ai gruppi americani e asiatici nel campo dei software per tablet, degli smartphone e anche dei videogame. Insomma, la sfida ad Apple, Samsung, Sony o Google si appresta ad essere lanciata. E ad essere sacrificati dovrebbero essere alcuni dei segmenti più tradizionali in cui opera Microsoft, considerati oramai rami secchi che impediscono all’azienda di svilupparsi e rinnovarsi con le dovute energie.
Insomma, una vera e propria svolta, più volte annunciata da Ballmer ma finora sempre rinviata, che dovrebbe portare ad un cambio di pelle del marchio. Per ora circolano solo voci. Ma secondo quanto riporta il sito specializzato AllThingsDigital, il futuro della società verrà reso noto questa settimana - molto probabilmente giovedì - in coincidenza con la Conferenza annuale di Microsoft organizzata a Houston, in Texas, per la quale è prevista la partecipazione di oltre 16.000 persone, tra cui partner e rivenditori.
Secondo i rumors, i cambiamenti che saranno annunciati da Ballmer punteranno soprattutto a concentrare l’attività di Microsoft nel settore dei servizi e in quello dei dispositivi: computer, tablet, telefonini di ultima generazione. E poi la Xbox, in continua evoluzione per stare al passo con la Playstation della Sony ed altri concorrenti.
Si punterà a rafforzare questi settori sia per quel che riguarda i prodotti rivolti ai singoli consumatori sia per quel che riguarda prodotti e servizi da fornire alle imprese, con l’obiettivo di non rimanere schiacciati nella lotta per conquistare sempre più quote di mercato nel settore hi-tech.
Atteso anche un giro di poltrone ai vertici del gigante informatico, con alcuni manager del gruppo che dovrebbe salire ed acquistare maggior potere. Sono quelli che dovranno guidare la svolta, come il presidente di Skype (acquistata da Microsoft nel 2011) Tony Bates, il capo di Windows Phone software Terry Meyerson e il numero uno di Windows Julie Larson-Green. (Ansa)
http://www.lastampa.it/2013/07/10/tecnologia/microsoft-assediata-dalla-concorrenza-ora-punta-su-tablet-e-telefoni-wGqN5NhKmes42IHUck9L4N/pagina.html?exp=1
IL MIO COMMENTO:
SULLA PIMA NOTA VEDIAMO CALARE IL SIPARIO AD UNA SFIDA FASULLA CHE NON AVREBBE MAI DOVUTO ESSISTERE,CIO'E' QUELLA CHE VEDEVA CONTENDERE DUE PRESUNTI "INVENTORI DEL PRIMO TELEFONO MOBILE":LA SFIDA ERA TRA MOTOROLA CHE HA TRATTATO SUPERARE LA GENIALITA DI GRAHAM BELL POSTULANDO AL SIGNOR MARTIN COOPER COME PRESUNTO INVENTORE DEL PRIMO TELEFONO MOBILE,IL COSIDETTO CELLULARE ALLUDENDO ALLA MODALITA DEL MEZZO ELETTROMAGNETICO DI TRASMISSIONE DELLE ONDE DA UNA PARTE E DI FRONTE,NELL'ALTRA PARTE SI TROVAVA NOKIA CHE CI VOLEVA FARE CREDERE LA STESSA ROBA.AVETE LETTO IN QUESTE PAGINE LA MIA LUNGA LOTTA PER SMONTARE QUESTE DUE BUGGIE,PRIMO QUELLA DI NOKIA QUASI SIN DALL'INIZIO DI QUESTI PUBBLICAZIONI,E DOPO QUELLA DI MOTOROLA E COOPER SU CHI NON DEVO INSISTERE.
COME SI E' CONCLUSA QUESTA SFIDA?CON UN NULLA DI FATTO PERCHE MOTOROLA E' STATA AQUISTATA DA GOOGLE E DOPO "SMONTATA" E NOKIA DA MICROSOFT E ADESSO ANCHE "SMONTATA".
SE QUALCUNO HA VOLUTO,ERRONEAMENTE,VEDERE IN QUESTA SFIDA UNA LOTTA FRA EUROPA E USA E' RIMASTO ANCHE DELLUSO PERCHE PRIMO LA SIDA E' DIVENTATA IN UN CONFRONTO FRA QUESTI DUE COLOSSI DELLE TELECOMUNICAZIONI,GOOGLE AVANGUARDIA DELLA NUOVA ERA SIN DALL'INIZIO E MICROSOFT ORMAI COMPLETAMENTE RICONVERTITA AD ESSA PER LA FORZA DEI FATTI, E POI ENTRAMBE SONO STATE ASORBITE DALLA NUOVA ERA..E APPUNTO DI QUESTO CI PARLA LA SECONDA NOTA.
INSOMMA CON LA SCOMPARSA DI MOTOROLA E NOKIA E CON LA CONVERSIONE DI MICROSOFT DOPO LA RETIRATA DI BILL GATES E BALMER SOLO RESTA IN CAMPO UN SOLO PROTAGONISTA VITTORIOSO :LA NUOVA ERA CHE DOMINA PER COMPLETO IN MODO EGEMONICO LE TELCOMUNICAZIONI.E NON E' POCO DIRE.
DIREI CHE E' UN FENOMENO APOTEOSICO:HA CAMBIATO IL MONDO IN TUTTI I SENSI,UNA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA,TECNOLOGICA,INDUSTRIALE,SOCIO-CULTURALE E POLITICA DI PORTATA STORICA.
26 APRILE 2014:NOKIA FINITA,L'INDIANO COMPLETA L'ASSIMILAZIONE
Microsoft e Nokia,completano l'affare dell'unione di telefonia mobile
La vendita vedrà la fine della produzione di telefoni cellulari da Nokia.
Microsoft ha completato l'acquisizione di Nokia in un business di telefonia mobile per 5.44bn di euro ($ 7,5 miliardi; £ 4,5 miliardi).
L'accordo tra le due aziende avrebbe dovuto essere completata all'inizio di quest'anno, ma è stata ritardata l'aprovazione per un intoppo nelle normative.
La vendita vedrà la fine della produzione di telefoni cellulari da Nokia.
"Oggi diamo il benvenuto nella nostra familia a Nokia dispositivi e servizi business", ha detto l'amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella.
"Le funzionalità di telefonia mobile e le attività che portano avanzeranno la nostra trasformazione."
La società finlandese si concentrerà ora sulle reti, servizi di mapping e lo sviluppo tecnologico e licenze.
Due piante Nokia resteranno al di fuori l'accordo - una unità di produzione a Chennai, in India, oggetto di un congelamento dei beni da parte delle autorità fiscali indiane, e la pianta Masan in Corea del Sud, che prevede di chiudere.
L'ex amministratore delegato di Nokia Stephen Elop è diventato vice presidente esecutivo del gruppo di dispositivi Microsoft, responsabile di smartphone Lumia e tablet, telefoni cellulari Nokia, Xbox hardware, Microsoft Surface, e Perceptive Pixel (PPI) prodotti.
Più su questa storia
Altri sviluppi
Da altri siti di notizie
*Japan Today :Nokia, Microsoft Compila 7,5 miliardi di dollari in affare su cellulare,3 ore fa
*Albawaba: E 'ufficiale: era di Nokia finisce con l'aquisizione per parte di Microsoft in 7,5 miliardi dollari ,5 ore fa
*Philippine Daily Inquirer: Nokia, Microsoft Compila $ 7.5b cin affare su ellulare ,5 ore fa
*Outlook India Microsoft acquisisce ricevitore Nokia n un Business di 7,2 Bn di dollari,,7 ore fa
*SiliconValley.com Nokia vendita a Microsoft completata,13 ore fa
http://www.bbc.com/news/business-27163667
REAZIONE:VITTORIA FINALE DELLA MIA PREDICA,DISSOLTA NOKIA,ORA "LEGATA" E ASSIMILATA A MICROSOFT.
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DIRETTAMENTE: http://www.bbc.co.uk/news/business-25983514
REAZIONE:DIBATTITO ESSAGERATO?ERRORE DI GOODWINS ,MICROSOFT NON SAPEVA DA DOVE ANDARE DOPO IL SUCESSO DELLA NUOVA ERA,E LA SUA PROPIA AZIENDA HA DOVUTO CONVERTIRSI COMPLETAMENTE AL MOBILE,CIO'E' AI SUOI CONCETTI SCCIENTIFICI E VISIONE DL MONDO,DOPO INGOIARE A MAL IN CUORE LA DISFATTA DEL VECCHIO COMPUTER DA QUI ERA OSTAGGIO.
ALLORA QUESTO DIBATTITO "INTERNO" NON ESSISTE,E' SOLO UNA CORTINA DI FUMO:ORMAI IL SIGNOR NADILLA,CHE SULLE MOTIVAZIONI POLITICI DELLA SUA NOMINA IO SONO STATO IN PARTE DI ACCORDO,PUO GODERSE DELL'ESPERIENZA E IL SUO PERCORSO IN QUESTA MICROSOFT GIA CONVERTITA ALLA NUOVA ERA PER OPERA DEI CONCETTI SCIENTIFICI DI QUESTO MODESTO "AOUT-SIDER" BOCCIATI IN QUEL CONCORSO DELLA PROPIA AZIENDA DOVE PER PRIMA LI HO PRESENTATI.HA SBAGLIATO ALLORA MICROSOFT E SBAGLIA ORA IL SIGNOR "GOOGWIN",DEVE AMMETERLO,NON FACCIA COME LO STRUZZO,INUTILE NASCONDERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA QUANDO IL MONDO CROLLA INTORNO.
23 APRILE 2014:ATTUALIZAZZIONE
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VITTORIA E EGEMONIA ASSOLUTA DELL NUOVA ERA SULLE TELECOMUNICAZIONI.LE SEGUENTE DUE NOTE SU LA STAMPA VI FARANNO CAPIRE PERCHE:
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-NOTA 1:SCOMPARE NOKIA
Economia
22/04/2014 - tecnologia
Nokia cambia nome
Nasce Microsoft mobile
Dopo l’acquisizione da parte del colosso di Redmond
Con la chiusura dell’acquisizione di
Nokia da parte di Microsoft, che sarà finalizzata a giorni dopo
l’annuncio a settembre scorso dell’operazione da quasi cinque miliardi e
mezzo di euro, il colosso di Redmond si appresta a cambiare nome al
produttore finlandese di telefonini
Con la chiusura dell’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft, che
sarà finalizzata a giorni dopo l’annuncio a settembre scorso
dell’operazione da quasi cinque miliardi e mezzo di euro, il colosso di
Redmond si appresta a cambiare nome al produttore finlandese di
telefonini. Secondo indiscrezioni riportate dal blog Mashable, lo
storico marchio Nokia sarà sostituito dal brand «Microsoft Mobile». La
transazione, secondo quanto comunicato da Nokia, si chiuderà entro il 25
aprile.
Il «cambio» di nome per Nokia emerge da una nota scoperta dal sito «NokiaPowerUser» e riportata dal blog americano. L’azienda finlandese l’avrebbe inviata ai suoi fornitori di servizi e componenti per dispositivi. Li informa appunto che «Nokia Corporation» cambierà in «Microsoft Mobile» alla chiusura della transazione col colosso a stelle e strisce.
Ieri con un comunicato la compagnia di Espoo aveva annunciato che la vendita della sua divisione «Dispositivi e Servizi» a Microsoft sarà formalmente completata entro 25 aprile. La chiusura dell’accordo era slittata il mese scorso per un esame prolungato dell’operazione da parte delle autorità asiatiche.
Il «cambio» di nome per Nokia emerge da una nota scoperta dal sito «NokiaPowerUser» e riportata dal blog americano. L’azienda finlandese l’avrebbe inviata ai suoi fornitori di servizi e componenti per dispositivi. Li informa appunto che «Nokia Corporation» cambierà in «Microsoft Mobile» alla chiusura della transazione col colosso a stelle e strisce.
Ieri con un comunicato la compagnia di Espoo aveva annunciato che la vendita della sua divisione «Dispositivi e Servizi» a Microsoft sarà formalmente completata entro 25 aprile. La chiusura dell’accordo era slittata il mese scorso per un esame prolungato dell’operazione da parte delle autorità asiatiche.
http://www.lastampa.it/2014/04/22/economia/nokia-cambia-nome-nasce-microsoft-mobile-HXzSplvh7gBMIYRFiN27bI/pagina.html
TITOLARI CO-RELATIVI:
-NOTA 2:
Tecnologia
10/07/2013
Microsoft assediata dalla concorrenza ora punta su tablet e telefoni
NEW YORK
Qualcuno la chiama rivoluzione. Ma quella che Steve Ballmer, numero
uno di Microsoft, si appresta ad annunciare assomiglia più a una
«drammatica ristrutturazione» della casa fondata da Bill Gates, nella
speranza di rilanciare il colosso di Redmond assediato dalla
concorrenza.L’obiettivo è puntare sui nuovi settori che si stanno rivelando più produttivi, sulla scia del successo di Surface e di Windows Phone 8, così da dare filo da torcere ai gruppi americani e asiatici nel campo dei software per tablet, degli smartphone e anche dei videogame. Insomma, la sfida ad Apple, Samsung, Sony o Google si appresta ad essere lanciata. E ad essere sacrificati dovrebbero essere alcuni dei segmenti più tradizionali in cui opera Microsoft, considerati oramai rami secchi che impediscono all’azienda di svilupparsi e rinnovarsi con le dovute energie.
Insomma, una vera e propria svolta, più volte annunciata da Ballmer ma finora sempre rinviata, che dovrebbe portare ad un cambio di pelle del marchio. Per ora circolano solo voci. Ma secondo quanto riporta il sito specializzato AllThingsDigital, il futuro della società verrà reso noto questa settimana - molto probabilmente giovedì - in coincidenza con la Conferenza annuale di Microsoft organizzata a Houston, in Texas, per la quale è prevista la partecipazione di oltre 16.000 persone, tra cui partner e rivenditori.
Secondo i rumors, i cambiamenti che saranno annunciati da Ballmer punteranno soprattutto a concentrare l’attività di Microsoft nel settore dei servizi e in quello dei dispositivi: computer, tablet, telefonini di ultima generazione. E poi la Xbox, in continua evoluzione per stare al passo con la Playstation della Sony ed altri concorrenti.
Si punterà a rafforzare questi settori sia per quel che riguarda i prodotti rivolti ai singoli consumatori sia per quel che riguarda prodotti e servizi da fornire alle imprese, con l’obiettivo di non rimanere schiacciati nella lotta per conquistare sempre più quote di mercato nel settore hi-tech.
Atteso anche un giro di poltrone ai vertici del gigante informatico, con alcuni manager del gruppo che dovrebbe salire ed acquistare maggior potere. Sono quelli che dovranno guidare la svolta, come il presidente di Skype (acquistata da Microsoft nel 2011) Tony Bates, il capo di Windows Phone software Terry Meyerson e il numero uno di Windows Julie Larson-Green. (Ansa)
http://www.lastampa.it/2013/07/10/tecnologia/microsoft-assediata-dalla-concorrenza-ora-punta-su-tablet-e-telefoni-wGqN5NhKmes42IHUck9L4N/pagina.html?exp=1
IL MIO COMMENTO:
SULLA PIMA NOTA VEDIAMO CALARE IL SIPARIO AD UNA SFIDA FASULLA CHE NON AVREBBE MAI DOVUTO ESSISTERE,CIO'E' QUELLA CHE VEDEVA CONTENDERE DUE PRESUNTI "INVENTORI DEL PRIMO TELEFONO MOBILE":LA SFIDA ERA TRA MOTOROLA CHE HA TRATTATO SUPERARE LA GENIALITA DI GRAHAM BELL POSTULANDO AL SIGNOR MARTIN COOPER COME PRESUNTO INVENTORE DEL PRIMO TELEFONO MOBILE,IL COSIDETTO CELLULARE ALLUDENDO ALLA MODALITA DEL MEZZO ELETTROMAGNETICO DI TRASMISSIONE DELLE ONDE DA UNA PARTE E DI FRONTE,NELL'ALTRA PARTE SI TROVAVA NOKIA CHE CI VOLEVA FARE CREDERE LA STESSA ROBA.AVETE LETTO IN QUESTE PAGINE LA MIA LUNGA LOTTA PER SMONTARE QUESTE DUE BUGGIE,PRIMO QUELLA DI NOKIA QUASI SIN DALL'INIZIO DI QUESTI PUBBLICAZIONI,E DOPO QUELLA DI MOTOROLA E COOPER SU CHI NON DEVO INSISTERE.
COME SI E' CONCLUSA QUESTA SFIDA?CON UN NULLA DI FATTO PERCHE MOTOROLA E' STATA AQUISTATA DA GOOGLE E DOPO "SMONTATA" E NOKIA DA MICROSOFT E ADESSO ANCHE "SMONTATA".
SE QUALCUNO HA VOLUTO,ERRONEAMENTE,VEDERE IN QUESTA SFIDA UNA LOTTA FRA EUROPA E USA E' RIMASTO ANCHE DELLUSO PERCHE PRIMO LA SIDA E' DIVENTATA IN UN CONFRONTO FRA QUESTI DUE COLOSSI DELLE TELECOMUNICAZIONI,GOOGLE AVANGUARDIA DELLA NUOVA ERA SIN DALL'INIZIO E MICROSOFT ORMAI COMPLETAMENTE RICONVERTITA AD ESSA PER LA FORZA DEI FATTI, E POI ENTRAMBE SONO STATE ASORBITE DALLA NUOVA ERA..E APPUNTO DI QUESTO CI PARLA LA SECONDA NOTA.
INSOMMA CON LA SCOMPARSA DI MOTOROLA E NOKIA E CON LA CONVERSIONE DI MICROSOFT DOPO LA RETIRATA DI BILL GATES E BALMER SOLO RESTA IN CAMPO UN SOLO PROTAGONISTA VITTORIOSO :LA NUOVA ERA CHE DOMINA PER COMPLETO IN MODO EGEMONICO LE TELCOMUNICAZIONI.E NON E' POCO DIRE.
DIREI CHE E' UN FENOMENO APOTEOSICO:HA CAMBIATO IL MONDO IN TUTTI I SENSI,UNA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA,TECNOLOGICA,INDUSTRIALE,SOCIO-CULTURALE E POLITICA DI PORTATA STORICA.
26 APRILE 2014:NOKIA FINITA,L'INDIANO COMPLETA L'ASSIMILAZIONE
-SU BBC:
Azienda
25 Aprile 2014 Ultimo aggiornamento alle 11:29 ETMicrosoft e Nokia,completano l'affare dell'unione di telefonia mobile
La vendita vedrà la fine della produzione di telefoni cellulari da Nokia.
Microsoft ha completato l'acquisizione di Nokia in un business di telefonia mobile per 5.44bn di euro ($ 7,5 miliardi; £ 4,5 miliardi).
L'accordo tra le due aziende avrebbe dovuto essere completata all'inizio di quest'anno, ma è stata ritardata l'aprovazione per un intoppo nelle normative.
La vendita vedrà la fine della produzione di telefoni cellulari da Nokia.
"Oggi diamo il benvenuto nella nostra familia a Nokia dispositivi e servizi business", ha detto l'amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella.
"Le funzionalità di telefonia mobile e le attività che portano avanzeranno la nostra trasformazione."
La società finlandese si concentrerà ora sulle reti, servizi di mapping e lo sviluppo tecnologico e licenze.
Due piante Nokia resteranno al di fuori l'accordo - una unità di produzione a Chennai, in India, oggetto di un congelamento dei beni da parte delle autorità fiscali indiane, e la pianta Masan in Corea del Sud, che prevede di chiudere.
L'ex amministratore delegato di Nokia Stephen Elop è diventato vice presidente esecutivo del gruppo di dispositivi Microsoft, responsabile di smartphone Lumia e tablet, telefoni cellulari Nokia, Xbox hardware, Microsoft Surface, e Perceptive Pixel (PPI) prodotti.
Più su questa storia
Altri sviluppi
Da altri siti di notizie
*Japan Today :Nokia, Microsoft Compila 7,5 miliardi di dollari in affare su cellulare,3 ore fa
*Albawaba: E 'ufficiale: era di Nokia finisce con l'aquisizione per parte di Microsoft in 7,5 miliardi dollari ,5 ore fa
*Philippine Daily Inquirer: Nokia, Microsoft Compila $ 7.5b cin affare su ellulare ,5 ore fa
*Outlook India Microsoft acquisisce ricevitore Nokia n un Business di 7,2 Bn di dollari,,7 ore fa
*SiliconValley.com Nokia vendita a Microsoft completata,13 ore fa
http://www.bbc.com/news/business-27163667
REAZIONE:VITTORIA FINALE DELLA MIA PREDICA,DISSOLTA NOKIA,ORA "LEGATA" E ASSIMILATA A MICROSOFT.
-
18 LUGLIO 2014:ATTUALIZAZZIONE
-MICROSOFT,APROFONDISCE LA CONVERSIONE NUOVA ERA
-SU LA STAMPA:Economia
Microsoft taglia 18.000 posti lavoro, il 14% della sua forza
complessiva, in quella che è la più drastica cura dimagrante della sua
storia. Obiettivo cambiare cultura e diventare più agile in linea con la
nuova filosofia dell’amministratore delegato, Satya Nadella, che vuole
Microsoft più orientata in avanti al mobile e al cloud. I tagli
riguarderanno soprattutto Nokia, dove saranno eliminati 12.500 posti,
ovvero la metà dei dipendenti Nokia assorbiti da Microsoft.
La riduzione, superiore alle attese, avverrà in un anno e costerà a Microsoft 1,1-1,6 miliardi di dollari. La riorganizzazione delle attività prevede anche lo stop della produzione di telefoni Nokia basati su Android, introdotti all’inizio dell’anno e che si ponevano in diretta concorrenza con quelli Microsoft. «Cambiare è difficile ma è necessario» afferma Nadella in una email ai dipendenti, ribadendo la necessità di introdurre una nuova cultura nella società.
Nadella è il terzo amministratore delegato della storia di Microsoft e la sua decisione di tagliare mostra come non tema di rompere con il passato e i suoi predecessori. Per Nadella si tratta anche di un test per verificare se la fiducia conquistata con dipendenti e investitori sia sufficiente a consentirgli di portare avanti la sua strategia. Gli investitori chiedono da tempo a Microsoft una svolta per tenere il passo con gli altri colosso tecnologici. Wall Street plaude a Nadella e spinge il titolo Microsoft, che arriva a guadagnare il 2,9%.
«Le nostre ambizioni sono ampie e deve esserlo anche il nostro desiderio di cambiare ed evolvere la nostra cultura» ha detto Nadella la settimana scorsa in un memo dipendenti nel quale la parola “cambio” è stata usata 14 volte. la forza lavoro di Microsoft è cresciuta negli ultimi anni da 89.000 dipendenti nel 2010 a 127.000 con l’acquisizione di Nokia. Morgan Stanley stima che una riduzione della forza lavoro del 10% si traduca per Microsoft in 2,4 milioni di dollari in meno di spese operative annuali e in aumento dell’utile per azione di 20 cent.
http://www.lastampa.it/2014/07/17/economia/microsoft-taglia-mila-posti-di-lavoro-b2ti4CgAerRRmLZEmxwZLN/pagina.html
REAZIONE:COSA DIRE?SI AVVIA DEFINITIVAMENTE VERSO IL MOBILE.SCOMPARE NOKIA.QUESTA E” INTERAMENTE ORMAI,UNA AZIENDA PARTE DELLA NUOVA ERA A PIENO TITOLO.
-
-APPENDICE:ANALISI DELLA NOTIZIA SU LE MONDE:
http://siliconvalley.blog.lemonde.fr/2014/07/18/pourquoi-microsoft-licencie-18-000-salaries/
REAZIONE:QUALCUN MALINTENZIONATO HA VOLUTO VEDERE NELLA RISTRURAZIONE DI NADELLA UNA SPECIE DI “CONQUISTA CULTURALE” DI NOKIA SU MICROSOFT:”ROMA VINCE LA GUERRA CONTRO GRECIA MA NON LA PACE”.QUESTI SONO GLI STESSI CHE HANNO DIFUSSO LA NOTIZIA CHE NOKIA AVEVA INVENTATO IL PRIMO CELLULARE E VOLEVANO PROPALARE ANCHE UNA SFIDA DELLE HIGH-TECH EUROPA-USA.
RESTA CHIARO CHE NIENTE DI QUESTO E’ VERO,CHE NOKIA NON HA INVENTATO IL PRIMO CELLULARE,NE ESSISTEVA UNA LEDEARSHIP DI NOKIA SUL MOBILE:LO SCOPO DELLA RISTRUTTURAZIONE E’ COLAMARE IL DIVARIO FRA MICROSOFT E GOOGLE L’AZIENDA AVANGUARDIA DELLE TELECOMUNICAZIONI IN APPLICAZIONE DEI MIEI CONCETTI E DELLA MIA LOTTA PER LA DIFUSSIONE DELLA NUOVA ERA GLOBALE.NON A CASO L’AQUISTO DI NOKIA PERMETTERA RIVALIZZARE CON ANDROID CHE ALTRO NON E’ CHE IL PRIMO SISTEMA OPERATIVO PER MOBILI CREATO DA GOOGLE SEMPRE IN APPLICAZIONE DEI MIEI CONCETTI.RESTA CHIARO DUNQUE CHE IN QUESTO CONTESTO L’INTENZIONE DI NADILLA E’ PROFONDIZZARE L’ERA DEL MOBILE,CIO’E’ DELLA NUOVA ERA A FAVORE DEL “TUTTO CONNESSO” E NON GIA COME VOLEVA BALMER,SMENTITA LA SUA PROFEZIA, SCARTARE AD ESS SMARTPHONE E TABLET,I SUPPORTER SIMBOLI DELLA NUOVA ERA,QUELLA DEL MOBILE,CREATI A ISPIRAZIONE DELLE MIE CONCEZZIONI.SE VUOI,DETTO CON ALTRE PAROLE ,VISTO L’ANDAMENTO ATTUALE DEI MERCATI MONOPOLIZZATI DAI PRODOTTI ISPIRATI ALLE MIE CONCEZZIONI DEL MOBILE,IL RIVALE DA CONTENDERE E’ GOOGLE E NON TANTO APPLE E SAMSUNG,CHE DALTRONDE HANNO ANCHE ISPIRATO I SUOI PRODOTTI E SERVIZZI DALLE MIE RIFLESSIONI E CONCETTI.
RESTA CHIARO CHE NOKIA SCOMPARE ASSOLUTAMENTE:FUORI I SUOI IMPIEGATI,FUORI LA SEDE DI FINLANDIA,FUORI LA SUA FILOSOFIA.E COSI FUORI ANCHE I GRANDI BUGGIARDI SCONFITTI.GRAZIE NADELLA E LA NUOVA MICROSOFT PER AVERE CREDUTO A ME E QUESTE PREDICHE.GRAZIE E…ATTENTI AL LUPO.
-16 AGOSTO 2014:ATTULIZAZZIONE
MICROSOFT IN EUROPA:BOICOTTEARE IL DIGITAL VENEZIA
15 AGOSTO 2014:LA GENERAZIONE TELE(VIZIO)IN AZIONE
-SUL CORRIERE DELLA SERA:
Garante delle comunicazioni
Dopo Digital Venice, è la volta della presentazione alla Camera della relazione annuale del Garante delle Comunicazioni, altro tassello che compone il puzzle del digitale nostrano e dà importanti indicazioni sull’approccio futuro. In particolare, è stata la presidente della Camera Laura Boldrini ad aprire l’evento sottolineando la necessità di stabilire, anche in occasione del semestre europeo di presidenza italiana, “nuove regole” per non rimanere sotto lo scacco di altri Stati o di colossi del settore. Dopo aver citato i temi di neutralità della Rete, privacy dei dati e odio online, Boldrini ha parlato dell’importanza di “ridurre il divario digitale che rappresenta il nuovo volto della vecchia disuguaglianza” e ha invitato a non “trascurare il pluralismo dei media” in nome “dell’attenzione richiesta alla Rete”. In linea l’intervento del presidente dell’Autorità Angelo Cardani, che ha ricordato la recente introduzione del regolamento per la tutela del diritto d’autore online, ed è entrato nel merito delle nuove aree in cui andare a dettare, anche livello europeo, legge: fra le priorità il rapporto fra i cosiddetti Over The Top, i vari Google o Skype, e gli operatori tradizionali di telecomunicazioni che devono sottostare a “regolamentazione ex ante”, le politiche legate allo spettro radio tenendo conto “dei crescenti fabbisogni della banda larga mobile per sostenere lo sviluppo dell’Internet delle cose” e il ruolo dell’Agcom in materia di Big Data e Open Data, tornando sulla privacy su cui si è soffermata la presidente Boldrini. E ancora, condizioni di utilizzo delle applicazioni e tutela dei minori.
15 luglio 2014 | 12:57,© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
http://www.corriere.it/tecnologia/mobile/14_luglio_15/rapporto-agcom-boldrini-il-digital-divide-nuova-diseguaglianza-be0744f2-0c0c-11e4-b3f9-bc051e012a1f.shtml
..
REAZIONE:A CONTO DI PIU
1-LA NUOVA ERA NON RICONOSCE A LAURA BOLDRINI NE A NESSUN INTEGRANTE DI QUESTO “GOVERNO” GOLPISTA NESSUNA COMPATIBILITA CON LA NUOVA ERA:NE CON LA SUA ESSENZA,NE CON LA SUA VISIONE DEL MONDO.
2-IL DIGITAL DIVIDE E’ UN ARGOMENTO GIA DISCUSSO E LAUDATO IN QUESTE PAGINE E NON TORNERO SU ESSO.BASTA DIRE CHE IN REALTA NON ESSISTE NESSUN DIGITAL DIVIDE,E SE MANCANZA DI COPERTURA ADLS C’E’ E’ DOVUTA SOLTANTO ALLA MANCANZA DI CONCORRENZA,CIO’E’ ALLA MANCANZA DELLE DOVUTE LIBERALIZAZZIONi E RIFORME CHE HANNO PROMESSO E MAI COMPIUTO SIA BERLUSCONI,CHE MONTI,CHE RENZI.
3-NON ESSISTE NESSUNA CONTRAPOSIZIONE “PLURALISMO DEI MEDIA” E “L’ATTENZIONE RICHIESTA DALLA RETE”:LA NUOVA ERA E’ QUELLA DELL’INTEGRAZIONE DEI VECCHI MEDIA,QUELLI DELLA TELEVISIONE E RADIO TRADIZIONALI FRA ALTRI,ALLA RETE.I NUOVO MEDIA (NON I SOCIAL MEDIA VOLUTE DA OBAMA),QUELLI CHE FUNZIONANO NELLA RETE,SONO I SOLI MEDIA ESSIETENTI.PRETENDERE ALTRO SIGNIFICA SOLO CONVALIDARE IL PATTO SEGRETO FRA RENZI E BERLUSCONI PER SALVARE I SUOI MEZZI TRADIZIONALI LE QUI ONDE APPARTENGONO ALLO STATO DOVE DEVE RESTITUIRLI.IL SISTEMA GIUDIZIARIO AVEVA PROMESSO FARLO E DEVE COMPIERE O METTERLI SOTTO ACCUSA.
QUESTE PAROLE DELLA BOLDRINI CHE PRETENDE MISCONOSCERE I NUOVI MEDIA UNIVERSALMENTE ACETTATI E ADOPERATE SONO LA PROVA PALESE CHE IL PATTO SEGRETO CON MEDIASET ESSISTE E SI ADEGUANO ALLE PRETESE DI QUESTA MAL CHIAMATA GENERAZIONE “TELEMACO” CHE VUOLE “ADOSSARSI” ALLA NUOVA ERA IN ITALIA.SONO COSE DIVERSI,SONO INCOMPATIBILI E GLI OPERATORI NUOVA ERA SAPRANNO SMONTARE QUESTO ENGENDRO POLITICO DELLE LARGHE INTESE:
TELE-VIZIO ALTRO CHE TELEMACO SONO.VIA.FUORI DELLA NUOVA ERA GIA INSEDIATA IN ITALIA.UN ESSMPIO?:ALTRI GIOVANI CHE IN AMERICA HANNO ADERITO ALLA NUOVA ERA DOVREBERO ESSERE LO SPECCHIO A GUARDARSI,VITTORIA CLINTON,LA FIGLIA DI HILLARY E’ FRA I PIONIERI DEL GIORNALISMO DEI NUOVI MEDIA DOVE LAVORA.ESSITONO E NON SONO QUELLI DI BERLUSCONI.
4-I DIRITTI DI AUTORE ONLINE DI QUI PARLA QUESTO ANGELO CARDINI NON ESSISTONO:VA TUTELATA LA “PROPIETA INTELLETUALE” E NON UN MUCCHIO DI PROCEDURE BUROCRATICI CHE ALTRO CHE CARTA STRACCIA NON SONO.
Venezia – I giovani spesso arrivano prima, soprattutto se si parla di
digitale. Così è avvenuto a Venezia, dove 161 innovatori provenienti da
24 Paesi hanno animato il primo giorno di Digital Venice, settimana
lagunare di eventi dedicati alla strategia digitale europea. L’evento
clou sono gli interventi di Matteo Renzi e Neelie Kroes. Il presidente
del Consiglio e il vice-presidente della Commissione europea firmeranno
la cosiddetta Carta di Venezia per provare a fissare i punti attorno cui
costruire la politica digitale europea che caratterizzerà il semestre
di presidenza italiana appena iniziato. Anche per l’Italia potrebbe
rivelarsi una giornata cruciale: Renzi dovrebbe annunciare il nome del
direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale, ente a cui spetta la
concretizzazione di norme e decreti in materia. Nelle ultime ore sono
calate le quotazioni di Stefano Quintarelli, deputato di Scelta Civica e
in quanto tale in possibile conflitto con il ruolo, mentre appare
un’ipotesi plausibile quella di Alessandra Poggiani, padrona di casa qui
a Digital Venice.
Il premier e la riunione con i Big della tecnologia
Il premier Renzi con il ministro Madia in vaporetto a Venezia (da Instagram)
Aperte anche le partite del Digital champion, figura che deve rappresentare la spinta innovativa del Paese, e del presidente del Comitato d’indirizzo, altra gamba di cui il tavolo digitale nostrano ha bisogno per stare in piedi. “Sono nodi da sciogliere in fretta; scelte cruciali per assicurarsi che l’orientamento politico sia declinato in maniera coerente”, dichiara al Corriere della Sera il sottosegretario con delega alle politiche europee Sandro Gozi. Dei temi caldi sul tavolo comunitario, invece, Renzi e Kroes hanno parlato a porte chiuse con colossi del settore come Huwaei, Samsung, Microsoft, Facebook, Google e Amazon. Dalle opportunità, con una spinta del Pil di 5 punti percentuali, alle sfide, tassazione dei colossi americani e neutralità della Rete su tutte. L’Italia e Matteo Renzi, che del digitale ha sempre fatto una bandiera per ora più sventolata che issata, hanno l’opportunità di farsi portatori del cambiamento di passo. Abbiamo, è il Censis ad averlo calcolato, tutto da guadagnarci: il ritardo attuale ci costa 10 milioni di euro al giorno. 3,6 miliardi all’anno, per citare una cifra che fa ancora più impressione. Senza (economia) digitale è difficile ripartire.
Il documento di Restart Europe
I giovani startupper di Restart Europe, così si chiama l’evento di lunedì, più che da questi numeri sono partiti dalle loro priorità nei campi di economia, smart city, lavoro, democrazia ed educazione. Il documento redatto a fine giornata è stato consegnato a Renzi e Kroes per affiancare le necessità dei colossi già presenti sul mercato a quelle delle nuove leve. Si propone la creazione di un quadro normativo unico a livello comunitario per le imprese innovative gestibile attraverso una piattaforma online. E si riceve, contestualmente, il plauso del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Berretta: “Senza mercato unico il milione di posti di lavoro atteso dalle startup rimane un miraggio”, ha commentato. Per incoraggiare gli investimenti di Venture capital, al momento dieci volte meno consistenti di quelli statunitensi, la carica dei 161 ha pensato a incentivi fiscali per gli sforzi privati e a fondi per l’economia digitale. Per ogni euro investito da un privato, ad esempio, la Bce potrebbe mettercene uno di tasca sua. Le città potrebbero invece beneficiare di una carta d’identità europea con cui accedere ai servizi fisici e digitali senza limite alcuno nel Vecchio Continente.
Attesa per il direttore di Agid
Per l’Italia si tratta di un discorso particolarmente attuale, essendo il decreto per l’identità digitale in rampa di lancio e in attesa dell’intervento dell’Agid, che sta a sua volta aspettando il nuovo direttore. Mentre l’Italia aspetta, insomma, la giovane europa sogna di correre. Sempre nelle metropoli digitali, potrebbero essere utili delle ricompense per i cittadini e le istituzioni virtuosi e un sistema di recensioni sui servizi offerti. Pensando al lavoro, invece, si spazia dal ‘reverse internship’, stage dei dipendenti delle aziende nelle startup per sporcarsi le mani con la cultura dell’innovazione, a un fondo pensione pan-europeo che incoraggi gli spostamenti dei lavoratori e alleggerisca gli oneri delle aziende che vogliono assumere all’estero.
Amministrazione digitale
L’amministratore delegato di Microsoft Italia – a cui si deve l’organizzazione di Restart Europe – Carlo Purassanta vede di buon occhio le contaminazioni tra realtà consolidate e nascenti soprattutto nell’ambito di ricerca e sviluppo: “Più dell’80% delle imprese fa ricerca in un una sorta silo separato da tutto il resto. È un approccio troppo vecchio, bisogna entrare in una modalità di innovazione collaborativa”. Tornando alle proposte, il rapporto ideale con i vertici è quello che si risolve in un clic: governi e amministrazioni pubbliche dovrebbero ‘arrendersi’ alla democrazia partecipativa e a pubblicare e discutere su apposite piattaforme spese e processi decisionali. Il cittadino deve aver accesso a un unico portale per ottenere informazioni, dialogare con gli amministratori e ottenere documenti o indirizzi. Per dare una spinta all’educazione bisogna invece partire dagli insegnanti e fornire loro piattaforme aperte per aggiornarsi e condividere le competenze su un nuovo tipo di didattica. Gli istituti, oltre a ospitare corsi di programmazione fin dalle elementari, devono anche essere messi in condizione di acquistare dispositivi tecnologici in modo consapevole. Insegnare alle scuole, quindi. Formare le aziende con le startup, come detto in precedenza. Il digitale che arriva prima. Anche a Venezia, in attesa della lista delle priorità dei grandi, è andata così.
8 luglio 2014 | 10:24,© RIPRODUZIONE RISERVATA
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http://www.corriere.it/tecnologia/economia-digitale/14_luglio_08/digital-venice-strategia-digitale-europea-semestre-italiano-98af2896-0676-11e4-addf-a4fb93907d37.shtml
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REAZIONE:NATURALMENTE,NON BISOGNA DIRE CHE LA NUOVA ERA VEDE DI MAL OCHIO QUESTA AMBIZIOSA INIZIATIVA DI MICROSOFT IN COLLABORAZIONE CON UN GOVERNO GOLPISTA COME QUELLO DI RENZI,PIAGATA DI BUONE INTENZIONI CHE PERO RESTA SOLO UNA ESPRESSIONE DI DESIDERIO.IL FATTO CHE PER L’INCONTRO SIA STATA SCELTA LA CITTA DI VENEZIA E’ LA PROVA PALESE CHE SI TRATTA DI UN INTENTO DI UISURPAZIONE DELLA VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA .RISULTA CHIARO CHE MICROSOFT NON HA IMPARATO LA LEZIONE DELLA NUOVA ERA CHE DOPO QUEL CONCORSO DOVE HA RESPINTO LE MIE TESI AL RIGUARDO HA FINITO PER SMORONARSI E SCOMPARIRE.ORA CHE LI HA ADOTTATE CCONVERTENDOSI ALLA NUOVA ERA CON QUESTE INIZIATIVE TORNA A ZOPPICARE CON LA STESSA PIETRA:NULLA DI QUANTO PROIETTATO SOPRA ANDRA A BUON PORTO,RESTA SOLO COME DETTO PRIMA,UNA ESPRESSIONE DI DESIDERIO DI UN MUCCHIO DI “BUONE INTENZIONI” CHE ALTRO NON FANNO CHE CERCARE DI USURPARLA.SI VEDE DIETRO L’INIZIATIVA LA MANO DI BILL CLINTON,IL NEOLIBERALE PARRINO POLITICO DI RENZI.SOSPETTO CHE MICROSOFT DA ORA IN AVANTI TORNERA A PERDERE TERRENO FRA I BIG DELLA TECNOLOGIA.LA NUOVA ERA LI RITIRA OGNI FIDUCIA E INVITA AI SUOI OPERATORI A BOICOTTEARE QUESTE INIZIATIVE:IL GENIO INNOVATIVO NON SI AQUISTA IN FARMACIA.INUTILE INSISTERE IN QUESTA VIA.
3-”I giovani startupper di Restart Europe” ALTRO NON SONO CHE QUESTA GENERAZIONE TELE-VIZIO.(A)
4-A PURASSANTA LO SI VEDE OSSESIONATO DAL PROCESSO INNOVATIVO E LA RICERCA E QUINDI SI FA ECO DELL’ESPERIENZA DI MICROSOFT CHE L’HANNO PORTATA AL FALLIMENTO COME AVANGUARDIA DELLE TELECOMUNICAZIONI E “vede di buon occhio le contaminazioni tra realtà consolidate e nascenti soprattutto nell’ambito di ricerca e sviluppo”:IN MICROSOFT NON C’E STATA NESSUNA “CONTAMINAZIONE” FRA “REALTA CONSOLIDATE E NASCENTI”,DOPO CHE GOOGLE HA ACCOLTO LE MIE TESI SCIENTIFICI RESPINTI DA MICROSFT IN AVANTI LA REALTA DI QUESTA AZIENDA E STATA SOLO QUELLA DELLO SMORONAMENTO CONTINUO(INSIEME AL SISTEMA PC FISSO)FINO ARRIVARE AD OGGI ASSOLUTAMENTE SMORONATA A MANO DEL MOBILE.PENSAVO CHE LA CONVERSIONE ALLA NUOVA ERA FOSSE GENUINA PERO—–
“INNOVAZIONE COLLABORATIVA?.RIPETO,IL GENIO INNOVATIVO NON SI COMPRA IN FRMACIA E MICROSOFT NON SEMBRA AVERE UNO SPECIALE FIUTO NEL TROVARLO:”CIO CHE NATURA NON DA LA NUOVA ERA NON IMPRESTA”.I GIOVANI TELEMACI SONO CONTAMINATI SI MA DALLA CULTURA DEI MEZZI TRADIZIONALI E QUINDI SONO CONDANNATI AL FALLIMENTO IN ANTICIPO,NELLA NUOVA EUROPA DELLA NUOVA ERA NON PROSPERERANNO.
IL SETTORE PATTISTA DEL PARTITO DEMOCRATICO NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE PROVA AD USURPARE LA NUOVA ERA:CI AVEVA PROVATO DALEMA,HA FALLITO MISERAMENTE E SCOMPARSO DELLA SCENA POLITICA,NON SARA MEGLIO IL FUTURO DI RENZI.
(A)TENTATIVA DI DOPPIAGGIO E INVERSIONE “TECNICA”?:
IL SISTEMA OPERATIVO DELLA MIA NETBOOK (PIATTAFORMA MOBILE QUINDI)CHE ADOPERO IN ITALIA E UN “WINDOWS STARTER”.
COME VOI SAPETE LE AREE DI ATTIVAZIONE DEI PRODOTTI CONNESSI GLOBALMENTE ALLA RETE INTERNET SONO DIVISI IN 4 AREE CHE CORRISPONDONO A DIVERSI CONTINENTI.IL MIO SISTEMA OPERATIVO,STARTER PERO, E’ DI ATTIVAZIONE SOLO IN LATINOAMERICA,ANCHE SE DOPO PUOI USARLO OVUNQUE.
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-APPENDICE 2:NADELLA,INIZIA MALE
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-SU LE MONDE,Blogs
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18 juillet 2014, par Jean-Baptiste Jacquin
Microsoft: Des paroles… et des actes
Satya Nadella, directeur général de Microsoft (n.bhupinder-CC BY 2.0)
J’ai une bonne et une mauvaise nouvelle, par laquelle voulez-vous que je commence ? Ce dilemme de cour de récréation se pose rigoureusement dans les mêmes termes pour les chefs d’entreprise.
Satya Nadella, le nouveau directeur général de Microsoft, a lui aussi été obligé de trancher. Dans un e-mail adressé, le 10 juillet, aux salariés du groupe américain de logiciels, le successeur de Bill Gates et de Steve Ballmer a promis « un changement de culture ».
Mercredi 16 juillet, M. Nadella a eu l’occasion de préciser sa « vision stratégique » pour le groupe dont il a pris les rênes en février. Dans une de ces grand-messes dont les multinationales ont le secret, il s’est retrouvé seul sur une estrade, face à plusieurs milliers de « partenaires » de Microsoft, venus du monde entier pour cinq jours.
Tel une rock-star, il a fait son Bercy, à Washington ! Un discours enthousiaste d’une heure, sans notes, arpentant la scène dans un costume sombre, chemise grise ouverte.
Un vrai bonheur
« Nous sommes dans un monde plus global où 3 milliards de personnes ont un terminal connecté à Internet, où plus de 200 milliards de capteurs et de terminaux seront en circulation en 2020. S’il n’y a pas le cloud [l’informatique à distance], il n’y aura pas d’expérience globale possible. C’est une opportunité extraordinaire. »
M. Nadella définit un nouveau credo pour Microsoft : « Le mobile d’abord, le cloud d’abord. » « Tout cela va représenter une explosion des dépenses dans les technologies de l’information. »
« C’est l’une des raisons pour lesquelles être dans cette industrie est un vrai bonheur. Il n’y a pas un secteur de l’économie, de l’industrie ou de la vie des gens où les logiciels et les objets fonctionnant avec des logiciels ne sont pas un élément essentiel. »
Etre capable de galvaniser une salle fait partie des talents exigés d’un grand patron. C’est pourquoi M. Nadella ne s’est pas arrêté là. Il en est venu au rôle que pouvait jouer « l’entreprise dans laquelle [il] a passé toute [sa] vie d’adulte ». Il a 47 ans et y travaille depuis vingt-deux ans.
Accomplir davantage
« Nous sommes l’entreprise et l’écosystème qui vont bâtir la productivité et les plates-formes pour ce monde du mobile first cloud first (…) Nous allons permettre à chacun et à chaque organisation de la planète de faire plus, d’accomplir davantage. C’est notre mission, c’est dans notre âme, c’est ce que nous allons faire. »
Le lendemain, jeudi, il annonçait la suppression de 18 000 postes dans le groupe. Une décision dont personne n’avait anticipé l’ampleur. La mauvaise nouvelle risque fort d’éclipser la bonne sur « les opportunités formidables ».
La veille encore, M. Nadella expliquait que l’une de ses principales tâches était de « rechercher comment permettre aux salariés de Microsoft de donner le meilleur d’eux-mêmes ». A chacun sa méthode.
http://ecobusiness.blog.lemonde.fr/2014/07/18/microsoft-des-paroles-et-des-actes/
REAZIONE:QUESTO NADELLA NON E” QUELLO CHE LA NUOVA ERA SI ASPETTAVA,QUALCOSA HA CAMBIATO DOPO LA NOMINA E QUINDI INIZIA CON MAL PIEDE.
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16 AGOSTO 2014:AMAZON IN CONFLITTO CON L’INDUSTRIA DEL LIBRO
-SU LE MONDE,Technologies
Filippetti accuse Amazon de « pratiques inqualifiables »
LE MONDE | 12.08.2014 à 11h15 ,Mis à jour le 12.08.2014 à 18h21 | Par Olivier Faye
Si le CETA consacre l’ouverture des débats au public et la publication de tous les documents relatifs à l’arbitrage, il autorise à se soustraire à ces obligations si des informations commerciales confidentielles sont en jeu.
Il s’agit d’une mesure qui « prive substantiellement l’investisseur des attributs fondamentaux de propriété sur ses investissements ». Reconnaissant qu’il faudra procéder au cas par cas, le texte recommande de prendre en considération les « effets économiques » et de chercher à savoir si la mesure porte « atteinte aux attentes définies et raisonnables fondées sur l’investissement ».
L’annexe précise aussi que les mesures servant des « objectifs légitimes d’intérêt public, tels que la santé, la sécurité ou l’environnement » ne relèvent pas de l’expropriation, « sauf dans les rares circonstances où l’impact de la mesure [...] apparaît manifestement excessif ».
En cas d’incertitude sur l’interprétation du texte, il est prévu qu’un comité canado-européen publie des avis pour le clarifier, que les arbitres devront respecter.
Maxime Vaudano ,Journaliste au Monde.fr
17/07/2014
Microsoft taglia 18 mila posti di lavoro
La riduzione rappresenta il 14% dell’organico e sarà realizzata in un anno
E dopo l’annuncio l’azienda apre in borsa a passo rapido: +3,5 per cento
E dopo l’annuncio l’azienda apre in borsa a passo rapido: +3,5 per cento
AP
La riduzione, superiore alle attese, avverrà in un anno e costerà a Microsoft 1,1-1,6 miliardi di dollari. La riorganizzazione delle attività prevede anche lo stop della produzione di telefoni Nokia basati su Android, introdotti all’inizio dell’anno e che si ponevano in diretta concorrenza con quelli Microsoft. «Cambiare è difficile ma è necessario» afferma Nadella in una email ai dipendenti, ribadendo la necessità di introdurre una nuova cultura nella società.
Nadella è il terzo amministratore delegato della storia di Microsoft e la sua decisione di tagliare mostra come non tema di rompere con il passato e i suoi predecessori. Per Nadella si tratta anche di un test per verificare se la fiducia conquistata con dipendenti e investitori sia sufficiente a consentirgli di portare avanti la sua strategia. Gli investitori chiedono da tempo a Microsoft una svolta per tenere il passo con gli altri colosso tecnologici. Wall Street plaude a Nadella e spinge il titolo Microsoft, che arriva a guadagnare il 2,9%.
«Le nostre ambizioni sono ampie e deve esserlo anche il nostro desiderio di cambiare ed evolvere la nostra cultura» ha detto Nadella la settimana scorsa in un memo dipendenti nel quale la parola “cambio” è stata usata 14 volte. la forza lavoro di Microsoft è cresciuta negli ultimi anni da 89.000 dipendenti nel 2010 a 127.000 con l’acquisizione di Nokia. Morgan Stanley stima che una riduzione della forza lavoro del 10% si traduca per Microsoft in 2,4 milioni di dollari in meno di spese operative annuali e in aumento dell’utile per azione di 20 cent.
http://www.lastampa.it/2014/07/17/economia/microsoft-taglia-mila-posti-di-lavoro-b2ti4CgAerRRmLZEmxwZLN/pagina.html
REAZIONE:COSA DIRE?SI AVVIA DEFINITIVAMENTE VERSO IL MOBILE.SCOMPARE NOKIA.QUESTA E” INTERAMENTE ORMAI,UNA AZIENDA PARTE DELLA NUOVA ERA A PIENO TITOLO.
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-APPENDICE:ANALISI DELLA NOTIZIA SU LE MONDE:
18 juillet 2014, par Jérôme Marin
Pourquoi Microsoft licencie 18.000 salariés
Jamais dans son histoire Microsoft n’avait procédé à un
plan social aussi lourd: 18.000 emplois supprimés, soit 14% de sa main
d’oeuvre. Annoncée depuis plusieurs jours dans la presse américaine,
cette restructuration, présentée officiellement jeudi 17 juillet, a
cependant surpris par son ampleur. Et a ravi les financiers de Wall
Street: sur un marché en forte baisse, l’action de Microsoft a gagné 1%,
pour clôturer la séance à son plus haut niveau depuis 14 ans.
“Il est important de noter que nous éliminons des postes
dans certains domaines, mais que nous en ajoutons dans d’autres, plus
stratégiques”, a souligné Satya Nadella, le directeur général de
l’éditeur du système d’exploitation Windows. Nommé en février, il a
remplacé Steve Ballmer, l’ami du cofondateur Bill Gates, en poste depuis
janvier 2000 mais poussé vers la sortie. Le nouveau patron imprime
depuis petit à petit sa marque. Et rompt avec l’héritage de son
prédécesseur.
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A LIRE EGALEMENT | |
La rapide reconversion de Steve Ballmer L’ancien patron de Microsoft n’est resté inactif bien longtemps. Il est le nouveau propriétaire des Los Angeles Clippers, rachetés pour 2 milliards (…) |
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RESTRUCTURER NOKIA
Plus de deux-tiers des licenciements toucheront la branche
téléphonie mobile de Nokia, dont le rachat par Microsoft pour 7,2
milliards de dollars (5,3 milliard d’euros) a été entériné fin avril.
Cette acquisition, voulue par M. Ballmer, avait fait grimper les
effectifs de la société de Redmond à 127.000 personnes, soit quasiment
autant qu’Apple et Google réunis. “Une restructuration de Nokia était
inévitable”, assure Norman Young, analyste chez Morningstar.
Sur les 27.000 anciens salariés du groupe finlandais,
12.500 ne seront pas conservés. “Il s’agit d’éliminer les doublons en
matière de fabrication, de conception et d’ingénierie”, indique M.
Young. Microsoft va ainsi réduire la voilure dans plusieurs centres de
développement, notamment en Finlande, patrie de Nokia, et aussi fermer
une usine en Hongrie.
Mais M. Nadella est allé plus loin, “ce que M. Ballmer
n’aurait probablement pas fait”, selon M. Young, en ne limitant pas la
restructuration aux équipes de Nokia. 5.500 licenciements
supplémentaires, soit 5% des effectifs pré-acquisition, toucheront
l’ensemble de la société. C’est légèrement moins que les 5.800 postes
détruits en 2009, qui constituaient jusque-là le plus important plan
social de l’histoire de Microsoft. Le dirigeant entend notamment réduire
les couches de management, avec pour objectif de “devenir plus agile et
d’agir plus rapidement”.
VIRAGES RATÉS
Microsoft, qui reste extrêmement rentable – avec plus de 22
milliards de dollars de profits attendus au titre de son exercice
fiscal qui s’est conclu le 30 juin -, n’est pas le seul pionnier
américain de l’informatique à réduire sa main d’oeuvre: 50.000 emplois
supprimés chez Hewlett-Packard, 12.000 chez IBM et 5.000 chez Intel.
“L’industrie change à un rythme effréné. Vous ne pouvez
plus conserver les mêmes méthodes qu’il y a cinq ans”, explique Al
Gillen, du cabinet d’études IDC. Lourd, bureaucratique, organisé en silo
ne communiquant pas ensemble, Microsoft n’a été assez réactif face aux
évolutions du marché. Pendant trop longtemps, ses efforts ont d’abord
cherché à protéger Windows et la suite bureautique Office, plutôt que de
s’adapter aux nouveaux usages. “Quand vous occupez une position
hégémonique, comme cela était le cas de Microsoft, il est facile de
retarder les évolutions”, estime M. Gillen.
Par conséquent, la firme a raté de nombreux virages
stratégiques, à commencer par le mobile. Quand Apple dévoile son iPhone,
elle ne voit pas la révolution venir. Dans un discours désormais
célèbre, M. Ballmer assure alors que le smartphone échouera. L’ancien
patron balaie ensuite les chances de réussite d’Android, le système
d’exploitation mobile de Google. Microsoft ne prend pas le virage et
doit depuis courir derrière ses rivaux. L’an passé, sa part de marché
dans le domaine des smartphones n’était que de 3,2% selon le cabinet
Gartner. Sur le marché des tablettes, il est encore plus inexistant.
SE FOCALISER SUR SES FORCES
Face à des concurrents beaucoup plus souples, osant
davantage prendre des risques, l’éditeur a manqué d’autres évolutions.
Sur la recherche et les services en ligne, il a été dépassé par Google.
Dans le cloud computing, l’informatique dématérialisée, il a laissé
l’initiative à Amazon. “A chaque fois, la réponse de Microsoft a
consisté a investir massivement pour tenter de rattraper le retard,
indique M. Young. Microsoft semble aujourd’hui prêt à davantage se
focaliser sur ses forces plutôt que d’essayer à tout prix de combler ses
faiblesses”.
Dans un courrier électronique adressé la semaine passée aux
salariés, M. Nadella avait ainsi entériné sa rupture stratégique avec
M. Ballmer. Celui-ci voulait transformer Microsoft en société de
“terminaux et de services”, deux domaines où elle est en retard. C’est
cette philosophie qui avait justifié le lancement des tablettes Surface
puis le rachat de Nokia. Le nouveau directeur général veut lui devenir
une entreprise de “productivité et de plates-formes”, deux de ses atouts
qui doivent constituer sa porte d’entrée dans le cloud et le mobile.
CHANGEMENT DE CULTURE
Depuis son arrivée, M. Nadella n’a ainsi pas hésité à
bousculer les lignes. Il souhaite provoquer un “changement de culture”
et “s’adapter à la réalité du marché”. Fin mars, il avait ainsi donné
son feu vert au lancement d’Office sur iPad, longtemps repoussé par M.
Ballmer. “Nos applications et services doivent être disponibles
partout”, justifiait-il à l’époque. Quelques jours plus tard, il rendait
Windows gratuit pour les smartphones et les tablettes, pour mieux
rivaliser avec Android. “Des décisions jusque-là impensables”, estime M.
Gillen.
“Rien n’est exclu”, assurait la semaine dernière M.
Nadella. “Les organisations changeront, des acquisitions seront
réalisées, les responsabilités évolueront, de nouveaux partenariats
seront formés, les vieilles traditions seront remises en question, nos
priorités seront ajustées, de nouvelles compétences seront bâties, de
nouvelles idées émergeront, de nouvelles embauches seront réalisées et
les procédures seront simplifiées”, listait-il. Les salariés de
Microsoft seront fixés sur ces changements le 22 juillet, à l’occasion
de la publication des résultats annuels.
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A LIRE EGALEMENT | |
Pour changer Microsoft, Satya Nadella « n’exclut rien » Dans les faits comme dans les mots du nouveau directeur général, c’est une véritable révolution que vit et va vivre le groupe de Redmond (…) |
REAZIONE:QUALCUN MALINTENZIONATO HA VOLUTO VEDERE NELLA RISTRURAZIONE DI NADELLA UNA SPECIE DI “CONQUISTA CULTURALE” DI NOKIA SU MICROSOFT:”ROMA VINCE LA GUERRA CONTRO GRECIA MA NON LA PACE”.QUESTI SONO GLI STESSI CHE HANNO DIFUSSO LA NOTIZIA CHE NOKIA AVEVA INVENTATO IL PRIMO CELLULARE E VOLEVANO PROPALARE ANCHE UNA SFIDA DELLE HIGH-TECH EUROPA-USA.
RESTA CHIARO CHE NIENTE DI QUESTO E’ VERO,CHE NOKIA NON HA INVENTATO IL PRIMO CELLULARE,NE ESSISTEVA UNA LEDEARSHIP DI NOKIA SUL MOBILE:LO SCOPO DELLA RISTRUTTURAZIONE E’ COLAMARE IL DIVARIO FRA MICROSOFT E GOOGLE L’AZIENDA AVANGUARDIA DELLE TELECOMUNICAZIONI IN APPLICAZIONE DEI MIEI CONCETTI E DELLA MIA LOTTA PER LA DIFUSSIONE DELLA NUOVA ERA GLOBALE.NON A CASO L’AQUISTO DI NOKIA PERMETTERA RIVALIZZARE CON ANDROID CHE ALTRO NON E’ CHE IL PRIMO SISTEMA OPERATIVO PER MOBILI CREATO DA GOOGLE SEMPRE IN APPLICAZIONE DEI MIEI CONCETTI.RESTA CHIARO DUNQUE CHE IN QUESTO CONTESTO L’INTENZIONE DI NADILLA E’ PROFONDIZZARE L’ERA DEL MOBILE,CIO’E’ DELLA NUOVA ERA A FAVORE DEL “TUTTO CONNESSO” E NON GIA COME VOLEVA BALMER,SMENTITA LA SUA PROFEZIA, SCARTARE AD ESS SMARTPHONE E TABLET,I SUPPORTER SIMBOLI DELLA NUOVA ERA,QUELLA DEL MOBILE,CREATI A ISPIRAZIONE DELLE MIE CONCEZZIONI.SE VUOI,DETTO CON ALTRE PAROLE ,VISTO L’ANDAMENTO ATTUALE DEI MERCATI MONOPOLIZZATI DAI PRODOTTI ISPIRATI ALLE MIE CONCEZZIONI DEL MOBILE,IL RIVALE DA CONTENDERE E’ GOOGLE E NON TANTO APPLE E SAMSUNG,CHE DALTRONDE HANNO ANCHE ISPIRATO I SUOI PRODOTTI E SERVIZZI DALLE MIE RIFLESSIONI E CONCETTI.
RESTA CHIARO CHE NOKIA SCOMPARE ASSOLUTAMENTE:FUORI I SUOI IMPIEGATI,FUORI LA SEDE DI FINLANDIA,FUORI LA SUA FILOSOFIA.E COSI FUORI ANCHE I GRANDI BUGGIARDI SCONFITTI.GRAZIE NADELLA E LA NUOVA MICROSOFT PER AVERE CREDUTO A ME E QUESTE PREDICHE.GRAZIE E…ATTENTI AL LUPO.
-16 AGOSTO 2014:ATTULIZAZZIONE
MICROSOFT IN EUROPA:BOICOTTEARE IL DIGITAL VENEZIA
15 AGOSTO 2014:LA GENERAZIONE TELE(VIZIO)IN AZIONE
-SUL CORRIERE DELLA SERA:
Garante delle comunicazioni
Rapporto Agcom, Boldrini «Il digital divide è la nuova diseguaglianza»
Il presidente della Camera ha parlato prima di una relazione che
mostra solo segni negativi, dagli investimenti per la banda larga ai
ricavi del settore mobile,di Martina Pennisi
1 TecnologiaDopo Digital Venice, è la volta della presentazione alla Camera della relazione annuale del Garante delle Comunicazioni, altro tassello che compone il puzzle del digitale nostrano e dà importanti indicazioni sull’approccio futuro. In particolare, è stata la presidente della Camera Laura Boldrini ad aprire l’evento sottolineando la necessità di stabilire, anche in occasione del semestre europeo di presidenza italiana, “nuove regole” per non rimanere sotto lo scacco di altri Stati o di colossi del settore. Dopo aver citato i temi di neutralità della Rete, privacy dei dati e odio online, Boldrini ha parlato dell’importanza di “ridurre il divario digitale che rappresenta il nuovo volto della vecchia disuguaglianza” e ha invitato a non “trascurare il pluralismo dei media” in nome “dell’attenzione richiesta alla Rete”. In linea l’intervento del presidente dell’Autorità Angelo Cardani, che ha ricordato la recente introduzione del regolamento per la tutela del diritto d’autore online, ed è entrato nel merito delle nuove aree in cui andare a dettare, anche livello europeo, legge: fra le priorità il rapporto fra i cosiddetti Over The Top, i vari Google o Skype, e gli operatori tradizionali di telecomunicazioni che devono sottostare a “regolamentazione ex ante”, le politiche legate allo spettro radio tenendo conto “dei crescenti fabbisogni della banda larga mobile per sostenere lo sviluppo dell’Internet delle cose” e il ruolo dell’Agcom in materia di Big Data e Open Data, tornando sulla privacy su cui si è soffermata la presidente Boldrini. E ancora, condizioni di utilizzo delle applicazioni e tutela dei minori.
Tutti i comparti in calo
I dati della relazione, soffermandosi sul comparto digitale e tlc (qui il resto), sono caratterizzati dal segno meno, sia in termini di ricavi degli operatori sia in termini di investimenti per la realizzazione di banda larga e ultra larga. Flessione, in questo secondo caso, del 5,4%, con il meno 9,8 della rete mobile che pesa in modo particolare, da leggere in considerazione della ripresa attesa durante l’anno in corso. Il mobile si distingue in negativo anche per un riduzione dei ricavi che, a differenza dello scorso anno, è nettamente superiore rispetto a quella registrata per la rete fissa: -11,2% e -6%. Sono in calo tutte le categorie considerate, con il 18,4% del traffico voce che si fa sentire particolarmente. Scivolano anche i ricavi dei servizi dati, -3,3%, anche se aumentano le Sim connesse alla Rete, da 31,3 milioni a 32,7, e il traffico, +7%. Continuano a crollare gli sms, -25% a beneficio di Whatsapp e simili, e si confermano con un rialzo del 13% gli introiti legati ai servizi di accesso e navigazione a Internet. C’è attesa, nella relazione, per la rivoluzione del pagamenti mobili a cavallo dell’Nfc, tecnologia sulla quale si basano le offerte lanciate da Telecom e Vodafone per perfezionare le transazioni avvicinando lo smartphone al Pos. Sempre per quello che riguarda il mobile, a farla da padrone è Telecom Italia con 32,2% del mercato delleSim, in crescita rispetto al 33,1 del 2012. Crescono anche Wind (23), H3G (10) e gli operatori mobili virtuali, presenti sul 5,4% delle Sim. In calo solo Vodafone, 29,4% di schedine a fronte del 30,2 dell’anno precedente. A cambiare gestore nel corso del 2013 sono stati 16 milioni di italiani. Nel campo della banda larga si registra invece per la prima volta il calo della quota di mercato di Telecom sotto il 50%. Nel primo trimestre 2014 si attestava al 49 tondo tondo.15 luglio 2014 | 12:57,© RIPRODUZIONE RISERVATA
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http://www.corriere.it/tecnologia/mobile/14_luglio_15/rapporto-agcom-boldrini-il-digital-divide-nuova-diseguaglianza-be0744f2-0c0c-11e4-b3f9-bc051e012a1f.shtml
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REAZIONE:A CONTO DI PIU
1-LA NUOVA ERA NON RICONOSCE A LAURA BOLDRINI NE A NESSUN INTEGRANTE DI QUESTO “GOVERNO” GOLPISTA NESSUNA COMPATIBILITA CON LA NUOVA ERA:NE CON LA SUA ESSENZA,NE CON LA SUA VISIONE DEL MONDO.
2-IL DIGITAL DIVIDE E’ UN ARGOMENTO GIA DISCUSSO E LAUDATO IN QUESTE PAGINE E NON TORNERO SU ESSO.BASTA DIRE CHE IN REALTA NON ESSISTE NESSUN DIGITAL DIVIDE,E SE MANCANZA DI COPERTURA ADLS C’E’ E’ DOVUTA SOLTANTO ALLA MANCANZA DI CONCORRENZA,CIO’E’ ALLA MANCANZA DELLE DOVUTE LIBERALIZAZZIONi E RIFORME CHE HANNO PROMESSO E MAI COMPIUTO SIA BERLUSCONI,CHE MONTI,CHE RENZI.
3-NON ESSISTE NESSUNA CONTRAPOSIZIONE “PLURALISMO DEI MEDIA” E “L’ATTENZIONE RICHIESTA DALLA RETE”:LA NUOVA ERA E’ QUELLA DELL’INTEGRAZIONE DEI VECCHI MEDIA,QUELLI DELLA TELEVISIONE E RADIO TRADIZIONALI FRA ALTRI,ALLA RETE.I NUOVO MEDIA (NON I SOCIAL MEDIA VOLUTE DA OBAMA),QUELLI CHE FUNZIONANO NELLA RETE,SONO I SOLI MEDIA ESSIETENTI.PRETENDERE ALTRO SIGNIFICA SOLO CONVALIDARE IL PATTO SEGRETO FRA RENZI E BERLUSCONI PER SALVARE I SUOI MEZZI TRADIZIONALI LE QUI ONDE APPARTENGONO ALLO STATO DOVE DEVE RESTITUIRLI.IL SISTEMA GIUDIZIARIO AVEVA PROMESSO FARLO E DEVE COMPIERE O METTERLI SOTTO ACCUSA.
QUESTE PAROLE DELLA BOLDRINI CHE PRETENDE MISCONOSCERE I NUOVI MEDIA UNIVERSALMENTE ACETTATI E ADOPERATE SONO LA PROVA PALESE CHE IL PATTO SEGRETO CON MEDIASET ESSISTE E SI ADEGUANO ALLE PRETESE DI QUESTA MAL CHIAMATA GENERAZIONE “TELEMACO” CHE VUOLE “ADOSSARSI” ALLA NUOVA ERA IN ITALIA.SONO COSE DIVERSI,SONO INCOMPATIBILI E GLI OPERATORI NUOVA ERA SAPRANNO SMONTARE QUESTO ENGENDRO POLITICO DELLE LARGHE INTESE:
TELE-VIZIO ALTRO CHE TELEMACO SONO.VIA.FUORI DELLA NUOVA ERA GIA INSEDIATA IN ITALIA.UN ESSMPIO?:ALTRI GIOVANI CHE IN AMERICA HANNO ADERITO ALLA NUOVA ERA DOVREBERO ESSERE LO SPECCHIO A GUARDARSI,VITTORIA CLINTON,LA FIGLIA DI HILLARY E’ FRA I PIONIERI DEL GIORNALISMO DEI NUOVI MEDIA DOVE LAVORA.ESSITONO E NON SONO QUELLI DI BERLUSCONI.
4-I DIRITTI DI AUTORE ONLINE DI QUI PARLA QUESTO ANGELO CARDINI NON ESSISTONO:VA TUTELATA LA “PROPIETA INTELLETUALE” E NON UN MUCCHIO DI PROCEDURE BUROCRATICI CHE ALTRO CHE CARTA STRACCIA NON SONO.
NON ESSISTE NE MENO QUESTA CONTRAPOSIZIONE FRA GLI OPERATORI DELLA
NUOVA ERA (GOOGLE,MICROSOFT,APPLE,ECC) E “OPERATORI TRADIZIONALI.O PER
DIRLA CON LE SUE PAROLE “fra i cosiddetti Over The Top, i vari Google o
Skype, e gli operatori tradizionali di telecomunicazioni”.NE
CONTRADIZIONE ESSISTE FRA “le politiche legate allo spettro radio” E
QUELLO “dei crescenti fabbisogni della banda larga mobile”,”per
sostenere lo sviluppo dell’Internet delle cose”.L’HO SPIEGATO SOPRA,SONO
TUTTI UNO E OGGI SI PARLA SOLO DI “NUOVI MEDIA”.
-APPENDICE:MICROSOFT,TENTATIVA DI USURPAZIONE NEL “DIGITAL VENEZIA”
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-SU CORRIERE DELLA SERA:Sette giorni di innovazione in Laguna
Digital Venice, la strategia digitale europea e il semestre italiano
Al premier Renzi e al commissario Kroes è stato consegnato il
documento Restart Europe. Attesa per sapere chi sarà il direttore
dell’Agenzia per l’Italia Digitale
di Martina Pennisi
Tecnologia
La tavola rotonda Restart Europe (foto da Twitter)
shadow
Il premier e la riunione con i Big della tecnologia
Il premier Renzi con il ministro Madia in vaporetto a Venezia (da Instagram)
Aperte anche le partite del Digital champion, figura che deve rappresentare la spinta innovativa del Paese, e del presidente del Comitato d’indirizzo, altra gamba di cui il tavolo digitale nostrano ha bisogno per stare in piedi. “Sono nodi da sciogliere in fretta; scelte cruciali per assicurarsi che l’orientamento politico sia declinato in maniera coerente”, dichiara al Corriere della Sera il sottosegretario con delega alle politiche europee Sandro Gozi. Dei temi caldi sul tavolo comunitario, invece, Renzi e Kroes hanno parlato a porte chiuse con colossi del settore come Huwaei, Samsung, Microsoft, Facebook, Google e Amazon. Dalle opportunità, con una spinta del Pil di 5 punti percentuali, alle sfide, tassazione dei colossi americani e neutralità della Rete su tutte. L’Italia e Matteo Renzi, che del digitale ha sempre fatto una bandiera per ora più sventolata che issata, hanno l’opportunità di farsi portatori del cambiamento di passo. Abbiamo, è il Censis ad averlo calcolato, tutto da guadagnarci: il ritardo attuale ci costa 10 milioni di euro al giorno. 3,6 miliardi all’anno, per citare una cifra che fa ancora più impressione. Senza (economia) digitale è difficile ripartire.
Il documento di Restart Europe
I giovani startupper di Restart Europe, così si chiama l’evento di lunedì, più che da questi numeri sono partiti dalle loro priorità nei campi di economia, smart city, lavoro, democrazia ed educazione. Il documento redatto a fine giornata è stato consegnato a Renzi e Kroes per affiancare le necessità dei colossi già presenti sul mercato a quelle delle nuove leve. Si propone la creazione di un quadro normativo unico a livello comunitario per le imprese innovative gestibile attraverso una piattaforma online. E si riceve, contestualmente, il plauso del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Berretta: “Senza mercato unico il milione di posti di lavoro atteso dalle startup rimane un miraggio”, ha commentato. Per incoraggiare gli investimenti di Venture capital, al momento dieci volte meno consistenti di quelli statunitensi, la carica dei 161 ha pensato a incentivi fiscali per gli sforzi privati e a fondi per l’economia digitale. Per ogni euro investito da un privato, ad esempio, la Bce potrebbe mettercene uno di tasca sua. Le città potrebbero invece beneficiare di una carta d’identità europea con cui accedere ai servizi fisici e digitali senza limite alcuno nel Vecchio Continente.
Attesa per il direttore di Agid
Per l’Italia si tratta di un discorso particolarmente attuale, essendo il decreto per l’identità digitale in rampa di lancio e in attesa dell’intervento dell’Agid, che sta a sua volta aspettando il nuovo direttore. Mentre l’Italia aspetta, insomma, la giovane europa sogna di correre. Sempre nelle metropoli digitali, potrebbero essere utili delle ricompense per i cittadini e le istituzioni virtuosi e un sistema di recensioni sui servizi offerti. Pensando al lavoro, invece, si spazia dal ‘reverse internship’, stage dei dipendenti delle aziende nelle startup per sporcarsi le mani con la cultura dell’innovazione, a un fondo pensione pan-europeo che incoraggi gli spostamenti dei lavoratori e alleggerisca gli oneri delle aziende che vogliono assumere all’estero.
Amministrazione digitale
L’amministratore delegato di Microsoft Italia – a cui si deve l’organizzazione di Restart Europe – Carlo Purassanta vede di buon occhio le contaminazioni tra realtà consolidate e nascenti soprattutto nell’ambito di ricerca e sviluppo: “Più dell’80% delle imprese fa ricerca in un una sorta silo separato da tutto il resto. È un approccio troppo vecchio, bisogna entrare in una modalità di innovazione collaborativa”. Tornando alle proposte, il rapporto ideale con i vertici è quello che si risolve in un clic: governi e amministrazioni pubbliche dovrebbero ‘arrendersi’ alla democrazia partecipativa e a pubblicare e discutere su apposite piattaforme spese e processi decisionali. Il cittadino deve aver accesso a un unico portale per ottenere informazioni, dialogare con gli amministratori e ottenere documenti o indirizzi. Per dare una spinta all’educazione bisogna invece partire dagli insegnanti e fornire loro piattaforme aperte per aggiornarsi e condividere le competenze su un nuovo tipo di didattica. Gli istituti, oltre a ospitare corsi di programmazione fin dalle elementari, devono anche essere messi in condizione di acquistare dispositivi tecnologici in modo consapevole. Insegnare alle scuole, quindi. Formare le aziende con le startup, come detto in precedenza. Il digitale che arriva prima. Anche a Venezia, in attesa della lista delle priorità dei grandi, è andata così.
8 luglio 2014 | 10:24,© RIPRODUZIONE RISERVATA
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http://www.corriere.it/tecnologia/economia-digitale/14_luglio_08/digital-venice-strategia-digitale-europea-semestre-italiano-98af2896-0676-11e4-addf-a4fb93907d37.shtml
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REAZIONE:NATURALMENTE,NON BISOGNA DIRE CHE LA NUOVA ERA VEDE DI MAL OCHIO QUESTA AMBIZIOSA INIZIATIVA DI MICROSOFT IN COLLABORAZIONE CON UN GOVERNO GOLPISTA COME QUELLO DI RENZI,PIAGATA DI BUONE INTENZIONI CHE PERO RESTA SOLO UNA ESPRESSIONE DI DESIDERIO.IL FATTO CHE PER L’INCONTRO SIA STATA SCELTA LA CITTA DI VENEZIA E’ LA PROVA PALESE CHE SI TRATTA DI UN INTENTO DI UISURPAZIONE DELLA VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA .RISULTA CHIARO CHE MICROSOFT NON HA IMPARATO LA LEZIONE DELLA NUOVA ERA CHE DOPO QUEL CONCORSO DOVE HA RESPINTO LE MIE TESI AL RIGUARDO HA FINITO PER SMORONARSI E SCOMPARIRE.ORA CHE LI HA ADOTTATE CCONVERTENDOSI ALLA NUOVA ERA CON QUESTE INIZIATIVE TORNA A ZOPPICARE CON LA STESSA PIETRA:NULLA DI QUANTO PROIETTATO SOPRA ANDRA A BUON PORTO,RESTA SOLO COME DETTO PRIMA,UNA ESPRESSIONE DI DESIDERIO DI UN MUCCHIO DI “BUONE INTENZIONI” CHE ALTRO NON FANNO CHE CERCARE DI USURPARLA.SI VEDE DIETRO L’INIZIATIVA LA MANO DI BILL CLINTON,IL NEOLIBERALE PARRINO POLITICO DI RENZI.SOSPETTO CHE MICROSOFT DA ORA IN AVANTI TORNERA A PERDERE TERRENO FRA I BIG DELLA TECNOLOGIA.LA NUOVA ERA LI RITIRA OGNI FIDUCIA E INVITA AI SUOI OPERATORI A BOICOTTEARE QUESTE INIZIATIVE:IL GENIO INNOVATIVO NON SI AQUISTA IN FARMACIA.INUTILE INSISTERE IN QUESTA VIA.
DUE PAROLE ANCORA:
-QUANTO DETTO SOPRA PRIMA E’ ANCHE VALIDO PER QUESTO INCONTRO DELLA GENERAZIONE TELE-VIZIO.
2-RENZI E I SUOI NON DURERANNO AL GOVERNO E LE AUTORITA DELLA
COMMISIONE EUROPEA PARTECIPANTE SARANNO CAMBIATI UNA VOLTA NOMINATE
QULLE NUOVE USCITI DAL RECENTE VOTO,QUINDI QUESTE INIZAITIVE MICROSOFT
AVREBBE DOVUTO FARLI NEL MARCO DELLA VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA E
CON CHI CORRISPONDE,CIO’E’ AVREBBE DOVUTO ASPETTARE CHE SIANO MESSE IN
CARICA LE NUOVI AUTORITA.E IL FATTO CHE SI SIANO AFRETTATI A FARE
L’EVENTO DIGITALE A VENEZIA E’ UNA MOSTRA DI QUANTO SIANO CONSAPEVOLI
DELLA FORZA E PORTATA DELLE VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA IN
EUROPA,E QUINDI DI QUANTO FRAGILE SIA QUESTA INIZIATIVA.3-”I giovani startupper di Restart Europe” ALTRO NON SONO CHE QUESTA GENERAZIONE TELE-VIZIO.(A)
4-A PURASSANTA LO SI VEDE OSSESIONATO DAL PROCESSO INNOVATIVO E LA RICERCA E QUINDI SI FA ECO DELL’ESPERIENZA DI MICROSOFT CHE L’HANNO PORTATA AL FALLIMENTO COME AVANGUARDIA DELLE TELECOMUNICAZIONI E “vede di buon occhio le contaminazioni tra realtà consolidate e nascenti soprattutto nell’ambito di ricerca e sviluppo”:IN MICROSOFT NON C’E STATA NESSUNA “CONTAMINAZIONE” FRA “REALTA CONSOLIDATE E NASCENTI”,DOPO CHE GOOGLE HA ACCOLTO LE MIE TESI SCIENTIFICI RESPINTI DA MICROSFT IN AVANTI LA REALTA DI QUESTA AZIENDA E STATA SOLO QUELLA DELLO SMORONAMENTO CONTINUO(INSIEME AL SISTEMA PC FISSO)FINO ARRIVARE AD OGGI ASSOLUTAMENTE SMORONATA A MANO DEL MOBILE.PENSAVO CHE LA CONVERSIONE ALLA NUOVA ERA FOSSE GENUINA PERO—–
“INNOVAZIONE COLLABORATIVA?.RIPETO,IL GENIO INNOVATIVO NON SI COMPRA IN FRMACIA E MICROSOFT NON SEMBRA AVERE UNO SPECIALE FIUTO NEL TROVARLO:”CIO CHE NATURA NON DA LA NUOVA ERA NON IMPRESTA”.I GIOVANI TELEMACI SONO CONTAMINATI SI MA DALLA CULTURA DEI MEZZI TRADIZIONALI E QUINDI SONO CONDANNATI AL FALLIMENTO IN ANTICIPO,NELLA NUOVA EUROPA DELLA NUOVA ERA NON PROSPERERANNO.
IL SETTORE PATTISTA DEL PARTITO DEMOCRATICO NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE PROVA AD USURPARE LA NUOVA ERA:CI AVEVA PROVATO DALEMA,HA FALLITO MISERAMENTE E SCOMPARSO DELLA SCENA POLITICA,NON SARA MEGLIO IL FUTURO DI RENZI.
(A)TENTATIVA DI DOPPIAGGIO E INVERSIONE “TECNICA”?:
IL SISTEMA OPERATIVO DELLA MIA NETBOOK (PIATTAFORMA MOBILE QUINDI)CHE ADOPERO IN ITALIA E UN “WINDOWS STARTER”.
COME VOI SAPETE LE AREE DI ATTIVAZIONE DEI PRODOTTI CONNESSI GLOBALMENTE ALLA RETE INTERNET SONO DIVISI IN 4 AREE CHE CORRISPONDONO A DIVERSI CONTINENTI.IL MIO SISTEMA OPERATIVO,STARTER PERO, E’ DI ATTIVAZIONE SOLO IN LATINOAMERICA,ANCHE SE DOPO PUOI USARLO OVUNQUE.
NE QUANDO SONO IN ITALIA NE QUANDO SONO IN LATINO AMERICA IL MIO
“STARTER” E’ USATO DA ALTRI CHE DA ME,E TANTO MENO DA QUESTI “giovani
(STAR)tupper di Restart Europe”.
TRANNE CHE PER QUALCHE RIPARAZIONE TECNICA IL MIO NETBOOK E’ DI USO ASOLUTAMENTE PERSONALE,RISERVATO E PRIVATO.
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-APPENDICE 2:NADELLA,INIZIA MALE
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-SU LE MONDE,Blogs
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18 juillet 2014, par Jean-Baptiste Jacquin
Microsoft: Des paroles… et des actes
Satya Nadella, directeur général de Microsoft (n.bhupinder-CC BY 2.0)
J’ai une bonne et une mauvaise nouvelle, par laquelle voulez-vous que je commence ? Ce dilemme de cour de récréation se pose rigoureusement dans les mêmes termes pour les chefs d’entreprise.
Satya Nadella, le nouveau directeur général de Microsoft, a lui aussi été obligé de trancher. Dans un e-mail adressé, le 10 juillet, aux salariés du groupe américain de logiciels, le successeur de Bill Gates et de Steve Ballmer a promis « un changement de culture ».
Mercredi 16 juillet, M. Nadella a eu l’occasion de préciser sa « vision stratégique » pour le groupe dont il a pris les rênes en février. Dans une de ces grand-messes dont les multinationales ont le secret, il s’est retrouvé seul sur une estrade, face à plusieurs milliers de « partenaires » de Microsoft, venus du monde entier pour cinq jours.
Tel une rock-star, il a fait son Bercy, à Washington ! Un discours enthousiaste d’une heure, sans notes, arpentant la scène dans un costume sombre, chemise grise ouverte.
Un vrai bonheur
« Nous sommes dans un monde plus global où 3 milliards de personnes ont un terminal connecté à Internet, où plus de 200 milliards de capteurs et de terminaux seront en circulation en 2020. S’il n’y a pas le cloud [l’informatique à distance], il n’y aura pas d’expérience globale possible. C’est une opportunité extraordinaire. »
M. Nadella définit un nouveau credo pour Microsoft : « Le mobile d’abord, le cloud d’abord. » « Tout cela va représenter une explosion des dépenses dans les technologies de l’information. »
« C’est l’une des raisons pour lesquelles être dans cette industrie est un vrai bonheur. Il n’y a pas un secteur de l’économie, de l’industrie ou de la vie des gens où les logiciels et les objets fonctionnant avec des logiciels ne sont pas un élément essentiel. »
Etre capable de galvaniser une salle fait partie des talents exigés d’un grand patron. C’est pourquoi M. Nadella ne s’est pas arrêté là. Il en est venu au rôle que pouvait jouer « l’entreprise dans laquelle [il] a passé toute [sa] vie d’adulte ». Il a 47 ans et y travaille depuis vingt-deux ans.
Accomplir davantage
« Nous sommes l’entreprise et l’écosystème qui vont bâtir la productivité et les plates-formes pour ce monde du mobile first cloud first (…) Nous allons permettre à chacun et à chaque organisation de la planète de faire plus, d’accomplir davantage. C’est notre mission, c’est dans notre âme, c’est ce que nous allons faire. »
Le lendemain, jeudi, il annonçait la suppression de 18 000 postes dans le groupe. Une décision dont personne n’avait anticipé l’ampleur. La mauvaise nouvelle risque fort d’éclipser la bonne sur « les opportunités formidables ».
La veille encore, M. Nadella expliquait que l’une de ses principales tâches était de « rechercher comment permettre aux salariés de Microsoft de donner le meilleur d’eux-mêmes ». A chacun sa méthode.
http://ecobusiness.blog.lemonde.fr/2014/07/18/microsoft-des-paroles-et-des-actes/
À propos de Jean-Baptiste Jacquin
Je suis arrivé au Monde en 2011 où j’ai fait partie pendant deux ans de la rédaction en chef emmenée par Erik Izraelewicz. Je suis désormais chroniqueur économique. Cela fait 25 ans que je suis la vie des entreprises en tant que journaliste. Je suis passé par Les Echos, L’Expansion et La Tribune.REAZIONE:QUESTO NADELLA NON E” QUELLO CHE LA NUOVA ERA SI ASPETTAVA,QUALCOSA HA CAMBIATO DOPO LA NOMINA E QUINDI INIZIA CON MAL PIEDE.
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16 AGOSTO 2014:AMAZON IN CONFLITTO CON L’INDUSTRIA DEL LIBRO
-SU LE MONDE,Technologies
Filippetti accuse Amazon de « pratiques inqualifiables »
LE MONDE | 12.08.2014 à 11h15 ,Mis à jour le 12.08.2014 à 18h21 | Par Olivier Faye
La ministre de la culture Aurelie Filipetti soutien le combat des
ecrivains Americains contro le distributier en ligne.AFP/PATRIK KOVARK
Le cri de colère poussé contre Amazon dimanche 10 août par 900 écrivains américains dans les colonnes du New York Times a trouvé un écho favorable en France, où la ministre de la culture, Aurélie Filippetti, contactée par Le Monde, mène de son propre aveu un « combat » contre le distributeur en ligne.
Lire (édition abonnés) : Aux Etats-Unis, 900 auteurs contre Amazon
Une coalition d’auteurs a dénoncé dans une publicité de deux pages les pratiques de la firme de Seattle. Le groupe est engagé depuis de longs mois dans une lutte avec Hachette, qui refuse de casser les prix des livres numériques sur le marché américain. En retour, Amazon pratique des mesures de rétorsion contre la maison d’édition française : délais de livraison allongés, impossibilité d’effectuer des précommandes et suppression des éventuelles réductions sur les livres.
« UNE ATTEINTE INACCEPTABLE »
Aurélie Filippetti chez Jean-Jacques Bourdin – 12/02
Invitée de BFMTV et RMC, Aurélie Filippetti a évoqué les questions de fiscalité liées aux géants du web.
Lire aussi : En guerre commerciale avec Hachette, Amazon courtise les écrivains
Depuis son arrivée Rue de Valois en mai 2012, Mme Filippetti ne cesse d’ouvrir des fronts contre le géant américain. En juin 2013, elle s’élevait déjà contre la politique du groupe, l’accusant de recourir à des « pratiques (…) destructrices d’emploi, destructrices de culture, destructrices de lien social » qui font « mourir les petites librairies dans les centres-villes ». Elle appelait alors Amazon à « payer ses impôts » en France, le siège européen du site Internet étant situé au Luxembourg. Une enquête fiscale a été ouverte à ce sujet, ainsi qu’au Royaume-Uni.
Cette lutte s’est concrétisée le 10 juillet avec l’entrée en vigueur de la loi sur le prix des livres sur Internet, dite loi « anti-Amazon ». Ce texte, déposé par l’UMP et soutenu par la majorité, supprime la possibilité pour les sites de vente en ligne de cumuler la réduction de 5 % sur le prix du livre avec la gratuité des frais de port. Une mesure dirigée contre la firme américaine, qui a réagi en fixant ses frais de port à hauteur de… 1 centime.
Lire aussi : La loi « anti-Amazon » votée par le Parlement
« COMBAT MODERNE »
« Nous n’avions jamais dit que cette loi allait tout régler. C’était un combat politique, se défend Mme Filippetti. Nous savions qu’ils allaient chercher à la contourner. Nous avons agi par la loi pour que cette entreprise ne puisse pas utiliser l’argument commercial de la gratuité des frais de port. Ce sont des banderilles que nous continuerons à planter dans le flanc d’Amazon. »
Un temps esseulée, la Commission européenne voyant cette croisade d’un mauvais œil, la ministre de la culture a trouvé du soutien du côté de l’Allemagne, où le syndicat des libraires et éditeurs a déposé une plainte antitrust contre Amazon, avec l’appui du gouvernement. Bruxelles a ouvert une enquête à la suite de cette plainte.
« Cela montre que nous ne sommes pas dans le combat du village gaulois contre l’ogre américain. C’est un combat global contre une mise en péril de l’écosystème du livre. La France n’est pas seule », veut croire Mme Filippetti. « Nous sommes à la pointe d’un combat moderne contre des pratiques qui ressemblent au XIXe siècle, contre le monde des grands trusts et de la concentration, ajoute-t-elle avec emphase. Ce n’est pas parce que l’on parle de numérique que l’on est moderne. »
Olivier Faye ,Journaliste au Monde
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http://www.lemonde.fr/technologies/article/2014/08/12/aurelie-filippetti-accuse-amazon-de-pratiques-inqualifiables_4470395_651865.html
-APPENDICE:PER CAPIRE TUTTO
-SU LE MONDE,Économie:
Tout comprendre du conflit entre Amazon et l’industrie du livre
Le Monde.fr | 13.08.2014 à 17h42 ,Mis à jour le 13.08.2014 à 18h02 | Par Audrey Fournier
La fronde du milieu de l’édition contre Amazon, géant de la distribution en ligne, a gagné en ampleur le week-end du 9 août, avec la publication aux Etats-Unis d’une lettre de protestation signée par 900 écrivains de renom. En France et ailleurs, les librairies « en dur » peinent à faire face à la concurrence de l’e-commerce. Quelles sont les racines du conflit ?
Lire la synthèse : Aux Etats-Unis, 900 auteurs contre Amazon
Ce qui avait commencé comme un simple conflit commercial a peu à peu dégénéré et Amazon a pris des mesures de rétorsion contre la maison française : délais de livraison allongés, impossibilité d’effectuer des précommandes et suppression d’éventuelles réductions sur les livres.
Un groupe de 900 écrivains, réunis sous la bannière « Authors united » a publié une double page dans le New York Times le week-end dernier pour dénoncer ces pratiques. Parmi eux, de grands noms de la littérature, comme Paul Auster, John Grisham, Stephen King, Donna Tartt, mais aussi la canadienne francophone Nancy Huston, qui donnent de l’écho au combat, qui concerne moins Hachette en particulier que la défense du rôle des maisons d’édition en général.
Pour Amazon et Hachette, les enjeux ne sont pas comparables. L’e-commerce est une activité bénéficiaire pour Amazon, mais elle ne représente qu’une partie minoritaire de son chiffre d’affaires. Si Amazon recule sur le prix des livres électroniques, l’impact dans ses comptes sera donc faible, d’autant plus qu’elle détient 60 % de parts de marché aux Etats-Unis. Le préjudice pour Hachette serait vraisemblablement beaucoup plus important.
Amazon s’est positionnée depuis la fin des années 1990 sur ce créneau en proposant une offre large, expédiée dans des délais très serrés. Mais la loi Lang de 1981 sur le prix unique du livre contraint les libraires à ne pas dépasser les 5 % de rabais, ce qui limite leur marge de manœuvre et ne leur permet pas de jouer sur les volumes de vente.
Cherchant un moyen de faire baisser les prix sur le marché français, Amazon a tenté de faire passer les frais de livraison à 0 euro. La Fnac l’a imitée. Ce dumping n’a pas été vu d’un bon œil par le Parlement, qui a voté au printemps une loi dite « anti-Amazon » pour interdire le cumul de la gratuité des frais de port et le rabais de 5 %. Réponse des intéressés ? Faire passer les frais de port de 0 à… 1 centime d’euro « sur les commandes contenant des livres ». Et la Fnac de lui emboîter le pas.
Le but de ce texte, aussitôt promulgué, aussitôt contourné, était de protéger un secteur malmené depuis quelques mois, en figeant les prix. Sauf que l’attractivité d’Amazon ne tient pas seulement à sa volonté de proposer des prix bas, mais aussi, et surtout, à la taille de son catalogue et à ses moyens logistiques pour assurer une livraison rapide. Et sur ces points, les moyens déployés par Amazon sont effectivement disproportionnés par rapport à ceux des libraires indépendants, grâce notamment à une politique d’investissement massif dans les centres logistiques.
Un détail, et pas des moindres, Amazon est régulièrement pointé du doigt pour ses pratiques fiscales : la société paierait en effet un impôt largement inférieur à ce qu’elle devrait verser au vu de son chiffre d’affaires réalisé sur le territoire. Cet argument est repris par les pourfendeurs de la firme américaine, qui estiment qu’elle bénéficie de fait d’un avantage concurrentiel injustifié.
Lire le point de vue : Internet, bouc émissaire du marché du livre
Au contraire, le réseau de librairies Chapitre, deuxième en France après la Fnac, a mis la clé sous la porte en début d’année. Constitué de librairies indépendantes regroupées pour mieux survivre, ce réseau a échoué à faire repartir son chiffre d’affaires et les 57 magasins ont été mis en vente pour les transformer en « réseau de librairies indépendantes ». La stratégie du groupe, qui a consisté à uniformiser les librairies en les faisant passer sous la toise de France Loisirs, n’a pas convaincu la clientèle de revenir.
Le libraire a en outre laissé tomber sa liseuse Nook, et noué un partenariat avec Samsung pour proposer sa plateforme de livres numériques sur les tablettes du fabricant coréen. En cinq ans, Barnes & Noble a fermé une soixantaine de librairies aux Etats-Unis, mais a réussi à compenser le repli du chiffre d’affaires par des coupes dans ses dépenses. Reste à savoir combien de temps cette stratégie sera efficace.
Lire la synthèse : Amazon : un business model en pleine évolution
Audrey Fournier,Journaliste Nouvelles Technolog
http://www.lemonde.fr/economie/article/2014/08/13/comprendre-le-conflit-entre-amazon-et-l-industrie-du-livre_4470796_3234.html
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REAZIONE:AMAZON E’ USURPATORE DELLA NUOVA ERA.NE HO GIA PARLATO.VEDI CUA:
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2013/06/nuova-era-e-costumeun-mondo-senza-fili.html
Une coalition d’auteurs a dénoncé dans une publicité de deux pages les pratiques de la firme de Seattle. Le groupe est engagé depuis de longs mois dans une lutte avec Hachette, qui refuse de casser les prix des livres numériques sur le marché américain. En retour, Amazon pratique des mesures de rétorsion contre la maison d’édition française : délais de livraison allongés, impossibilité d’effectuer des précommandes et suppression des éventuelles réductions sur les livres.
« UNE ATTEINTE INACCEPTABLE »
La ministre de la culture avait déjà fustigé en mai le « chantage »
pratiqué selon elle par Amazon sur ce dossier. Aurélie Filippetti se
trouve aujourd’hui confortée par la sortie des auteurs américains. « Cet épisode est une nouvelle révélation des pratiques inqualifiables et anticoncurrentielles d’Amazon, dit-elle. C’est
un abus de position dominante et une atteinte inacceptable contre
l’accès aux livres. Amazon porte atteinte à la diversité littéraire et
éditoriale. » La ministre se défend de venir spécifiquement en aide à la filiale du groupe Lagardère. «
Les auteurs qui ont signé la tribune ne sont pas tous publiés par
Hachette, ils ont simplement conscience de l’intérêt général. Pour ma
part, je défends l’écosystème du livre en entier, pas un acteur en
particulier », précise-t-elle.
Invitée de BFMTV et RMC, Aurélie Filippetti a évoqué les questions de fiscalité liées aux géants du web.
Lire aussi : En guerre commerciale avec Hachette, Amazon courtise les écrivains
Depuis son arrivée Rue de Valois en mai 2012, Mme Filippetti ne cesse d’ouvrir des fronts contre le géant américain. En juin 2013, elle s’élevait déjà contre la politique du groupe, l’accusant de recourir à des « pratiques (…) destructrices d’emploi, destructrices de culture, destructrices de lien social » qui font « mourir les petites librairies dans les centres-villes ». Elle appelait alors Amazon à « payer ses impôts » en France, le siège européen du site Internet étant situé au Luxembourg. Une enquête fiscale a été ouverte à ce sujet, ainsi qu’au Royaume-Uni.
Cette lutte s’est concrétisée le 10 juillet avec l’entrée en vigueur de la loi sur le prix des livres sur Internet, dite loi « anti-Amazon ». Ce texte, déposé par l’UMP et soutenu par la majorité, supprime la possibilité pour les sites de vente en ligne de cumuler la réduction de 5 % sur le prix du livre avec la gratuité des frais de port. Une mesure dirigée contre la firme américaine, qui a réagi en fixant ses frais de port à hauteur de… 1 centime.
Lire aussi : La loi « anti-Amazon » votée par le Parlement
« COMBAT MODERNE »
« Nous n’avions jamais dit que cette loi allait tout régler. C’était un combat politique, se défend Mme Filippetti. Nous savions qu’ils allaient chercher à la contourner. Nous avons agi par la loi pour que cette entreprise ne puisse pas utiliser l’argument commercial de la gratuité des frais de port. Ce sont des banderilles que nous continuerons à planter dans le flanc d’Amazon. »
Un temps esseulée, la Commission européenne voyant cette croisade d’un mauvais œil, la ministre de la culture a trouvé du soutien du côté de l’Allemagne, où le syndicat des libraires et éditeurs a déposé une plainte antitrust contre Amazon, avec l’appui du gouvernement. Bruxelles a ouvert une enquête à la suite de cette plainte.
« Cela montre que nous ne sommes pas dans le combat du village gaulois contre l’ogre américain. C’est un combat global contre une mise en péril de l’écosystème du livre. La France n’est pas seule », veut croire Mme Filippetti. « Nous sommes à la pointe d’un combat moderne contre des pratiques qui ressemblent au XIXe siècle, contre le monde des grands trusts et de la concentration, ajoute-t-elle avec emphase. Ce n’est pas parce que l’on parle de numérique que l’on est moderne. »
Olivier Faye ,Journaliste au Monde
.
http://www.lemonde.fr/technologies/article/2014/08/12/aurelie-filippetti-accuse-amazon-de-pratiques-inqualifiables_4470395_651865.html
-APPENDICE:PER CAPIRE TUTTO
-SU LE MONDE,Économie:
Tout comprendre du conflit entre Amazon et l’industrie du livre
Le Monde.fr | 13.08.2014 à 17h42 ,Mis à jour le 13.08.2014 à 18h02 | Par Audrey Fournier
La fronde du milieu de l’édition contre Amazon, géant de la distribution en ligne, a gagné en ampleur le week-end du 9 août, avec la publication aux Etats-Unis d’une lettre de protestation signée par 900 écrivains de renom. En France et ailleurs, les librairies « en dur » peinent à faire face à la concurrence de l’e-commerce. Quelles sont les racines du conflit ?
- Que reprochent les maisons d’édition à Amazon ?
Lire la synthèse : Aux Etats-Unis, 900 auteurs contre Amazon
Ce qui avait commencé comme un simple conflit commercial a peu à peu dégénéré et Amazon a pris des mesures de rétorsion contre la maison française : délais de livraison allongés, impossibilité d’effectuer des précommandes et suppression d’éventuelles réductions sur les livres.
Un groupe de 900 écrivains, réunis sous la bannière « Authors united » a publié une double page dans le New York Times le week-end dernier pour dénoncer ces pratiques. Parmi eux, de grands noms de la littérature, comme Paul Auster, John Grisham, Stephen King, Donna Tartt, mais aussi la canadienne francophone Nancy Huston, qui donnent de l’écho au combat, qui concerne moins Hachette en particulier que la défense du rôle des maisons d’édition en général.
Pour Amazon et Hachette, les enjeux ne sont pas comparables. L’e-commerce est une activité bénéficiaire pour Amazon, mais elle ne représente qu’une partie minoritaire de son chiffre d’affaires. Si Amazon recule sur le prix des livres électroniques, l’impact dans ses comptes sera donc faible, d’autant plus qu’elle détient 60 % de parts de marché aux Etats-Unis. Le préjudice pour Hachette serait vraisemblablement beaucoup plus important.
- Peut-on parler de concurrence déloyale ?
Amazon s’est positionnée depuis la fin des années 1990 sur ce créneau en proposant une offre large, expédiée dans des délais très serrés. Mais la loi Lang de 1981 sur le prix unique du livre contraint les libraires à ne pas dépasser les 5 % de rabais, ce qui limite leur marge de manœuvre et ne leur permet pas de jouer sur les volumes de vente.
Cherchant un moyen de faire baisser les prix sur le marché français, Amazon a tenté de faire passer les frais de livraison à 0 euro. La Fnac l’a imitée. Ce dumping n’a pas été vu d’un bon œil par le Parlement, qui a voté au printemps une loi dite « anti-Amazon » pour interdire le cumul de la gratuité des frais de port et le rabais de 5 %. Réponse des intéressés ? Faire passer les frais de port de 0 à… 1 centime d’euro « sur les commandes contenant des livres ». Et la Fnac de lui emboîter le pas.
Le but de ce texte, aussitôt promulgué, aussitôt contourné, était de protéger un secteur malmené depuis quelques mois, en figeant les prix. Sauf que l’attractivité d’Amazon ne tient pas seulement à sa volonté de proposer des prix bas, mais aussi, et surtout, à la taille de son catalogue et à ses moyens logistiques pour assurer une livraison rapide. Et sur ces points, les moyens déployés par Amazon sont effectivement disproportionnés par rapport à ceux des libraires indépendants, grâce notamment à une politique d’investissement massif dans les centres logistiques.
Un détail, et pas des moindres, Amazon est régulièrement pointé du doigt pour ses pratiques fiscales : la société paierait en effet un impôt largement inférieur à ce qu’elle devrait verser au vu de son chiffre d’affaires réalisé sur le territoire. Cet argument est repris par les pourfendeurs de la firme américaine, qui estiment qu’elle bénéficie de fait d’un avantage concurrentiel injustifié.
Lire le point de vue : Internet, bouc émissaire du marché du livre
- Comment s’en sortent les distributeurs français de produits culturels ?
Au contraire, le réseau de librairies Chapitre, deuxième en France après la Fnac, a mis la clé sous la porte en début d’année. Constitué de librairies indépendantes regroupées pour mieux survivre, ce réseau a échoué à faire repartir son chiffre d’affaires et les 57 magasins ont été mis en vente pour les transformer en « réseau de librairies indépendantes ». La stratégie du groupe, qui a consisté à uniformiser les librairies en les faisant passer sous la toise de France Loisirs, n’a pas convaincu la clientèle de revenir.
- La France est-elle la seule à faire de la résistance ?
Le libraire a en outre laissé tomber sa liseuse Nook, et noué un partenariat avec Samsung pour proposer sa plateforme de livres numériques sur les tablettes du fabricant coréen. En cinq ans, Barnes & Noble a fermé une soixantaine de librairies aux Etats-Unis, mais a réussi à compenser le repli du chiffre d’affaires par des coupes dans ses dépenses. Reste à savoir combien de temps cette stratégie sera efficace.
Lire la synthèse : Amazon : un business model en pleine évolution
Audrey Fournier,Journaliste Nouvelles Technolog
http://www.lemonde.fr/economie/article/2014/08/13/comprendre-le-conflit-entre-amazon-et-l-industrie-du-livre_4470796_3234.html
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REAZIONE:AMAZON E’ USURPATORE DELLA NUOVA ERA.NE HO GIA PARLATO.VEDI CUA:
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2013/06/nuova-era-e-costumeun-mondo-senza-fili.html
16 AGOSTO 2014:ACCORDO FINALE UNIONE EUROPEA-CANADA
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-SU LE MONDE,Économie:
Ce que révèle la version fuitée de l’accord de libre-échange Europe/Canada
Le Monde.fr | 16.08.2014 à 14h39 , Mis à jour le 16.08.2014 à 21h33 | Par Maxime Vaudano
La télévision allemande Tagesschau a révélé mercredi 13 août la
version finale et pour l’instant confidentielle de CETA, un accord
commercial entre l’Union européenne et le Canada scruté de très près par
les négociateurs, car il devrait servir de modèle pour le traité
transatlantique Europe/Etats-Unis. Parmi les dispositions les plus
controversées figure le mécanisme de règlement des différends
investisseurs-Etats (ISDS), un tribunal arbitral censé trancher les
conflits entre les gouvernements et les entreprises.
Pour tout comprendre sur ce mécanisme : L’Europe et le Canada disent « oui » à la justice privée
Selon les négociateurs, le CETA introduit d’importants progrès par rapport à la précédente génération des accords commerciaux à ISDS (comme l’Alena, signé en 1994 entre les Etats-Unis, le Mexique et le Canada), vivement critiquée pour avoir accordé trop de pouvoir aux multinationales. En réalité, peu de choses changent. Alors que la Commission européenne a mis en pause les négociations sur l’ISDS dans le traité transatlantique pour prendre en compte les propositions du public, elle n’en a pas fait de même pour CETA, qui reste dans la droite lignée de ses positions jusqu’alors.
Selon les négociateurs, le CETA introduit d’importants progrès par rapport à la précédente génération des accords commerciaux à ISDS (comme l’Alena, signé en 1994 entre les Etats-Unis, le Mexique et le Canada), vivement critiquée pour avoir accordé trop de pouvoir aux multinationales. En réalité, peu de choses changent. Alors que la Commission européenne a mis en pause les négociations sur l’ISDS dans le traité transatlantique pour prendre en compte les propositions du public, elle n’en a pas fait de même pour CETA, qui reste dans la droite lignée de ses positions jusqu’alors.
- Transparence :
Si le CETA consacre l’ouverture des débats au public et la publication de tous les documents relatifs à l’arbitrage, il autorise à se soustraire à ces obligations si des informations commerciales confidentielles sont en jeu.
- Conflits d’intérêt :
- Chevaux de Troie :
- Propriété intellectuelle :
- Définition de l’expropriation :
Il s’agit d’une mesure qui « prive substantiellement l’investisseur des attributs fondamentaux de propriété sur ses investissements ». Reconnaissant qu’il faudra procéder au cas par cas, le texte recommande de prendre en considération les « effets économiques » et de chercher à savoir si la mesure porte « atteinte aux attentes définies et raisonnables fondées sur l’investissement ».
L’annexe précise aussi que les mesures servant des « objectifs légitimes d’intérêt public, tels que la santé, la sécurité ou l’environnement » ne relèvent pas de l’expropriation, « sauf dans les rares circonstances où l’impact de la mesure [...] apparaît manifestement excessif ».
En cas d’incertitude sur l’interprétation du texte, il est prévu qu’un comité canado-européen publie des avis pour le clarifier, que les arbitres devront respecter.
Maxime Vaudano ,Journaliste au Monde.fr
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http://www.lemonde.fr/economie/article/2014/08/16/ce-que-revele-la-version-fuitee-de-l-accord-de-libre-echange-europe-canada_4472307_3234.html
REAZIONE:VOI CAPIRETE,SOLO VOGLIO METTERE IN RILIEVO QUALCOSA:
1-SI TRATTA DI QUALCOSA BEN PIU IMPORTANTE E GRANDE CHE QUESTO
INCONTRO DEGLI USURPATORI DELLE GENERAZIONE TELEMACO DI RENZI A
VENEZIA.E SI TRATTA DI QUALCOSA BEN CONCRETA E NON ENNUNCIAZIONE DI
DESIDERI,CASTELLI IN ARIA INSOMMA.
2-COME SI VEDE SI PARLA DI “PROPIETA INTELLETUALE” E NON DI “DIRITTI DI AUTORE”,E VA TUTELATA AL MASSIMO LIVELLO.
3-L’ACCORDO EUROPA-STATI UNITI NON SI FARA MAI PERCHE NON C”E NE BISOGNO.
4-DELLE GRANDI AZIENDE DELLE TELECOMUNICAZIONI AMERICANE SOLO GOOGLE OPERA IN VOLUME IMPORTANTE IN CANADA.
6-VITTORIA.
VEDI QUESTA ATTUALIZAZZIONE NEL CONTTESTO DELLA PUBBLICAZIONE ORIGINALE NEL MIO BLOG DEI FATTI INTERNI:
http://dottgiuseppeciancimino.bloog.it/faites-internes-1continuation-143.html
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-15 SETTEMBRE 2014:ATTUALIZAZIONE
Il passaggio da Windows Phone a Windows a fini di marketing è in realtà già presente. Negli ultimi spot del Lumia 930, ci si riferisce al sistema operativo di Microsoft chiamandolo solo Windows, e stessa cosa accade nella reclame del One M8 di Htc e in quelle dei Lumia 530, 730 e 830.
La mossa potrebbe spiegarsi con l’intenzione di Microsoft di unificare i sistemi operativi su cui girano pc, telefoni, tablet e la console Xbox. «Snelliremo la prossima versione di Windows, da tre sistemi operativi ad uno solo, integrato, per schermi di tutte le dimensioni», aveva annunciato nel luglio scorso l’ad di Redmond, Satya Nadella. «In passato avevamo più squadre al lavoro sulle diverse versioni di Windows, ora ne abbiamo una con un’architettura comune. Questo ci consente di creare l’Universal Windows Apps». (Ansa)
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http://lastampa.it/2014/09/11/tecnologia/stop-a-nokia-microsoft-abbandona-il-marchio-rfoSss3VtA5v3Ku68ShKDP/pagina.html
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REAZIONE:IL DIGITAL VENEZIA DELLA GENERAZIONE TELE-VIZIO NON HA DECOLLATO NE DECOLLERA MAI MA NOKIA,CHE PRETENDEVA AVERE INVENTATO IL CELLULARE E CHE C’E’ CHI LO VOLEVA INALZARE ALLA PUNTA DI LANCIA EUROPEA DI UNA SFIDA TECNOLOGICA EUROPA-USA,NON ESSIETE PIU.QUELLO DEL TITOLO.
27 OTTOBRE 2014:ATTUALIZAZIONE NADELLA
-GLI ERRORI CONTRO NADELLA
Consigli su ‘karma’ di Satya Nadella: ‘deplorevole e scorretto’
BBC News Washington, DC
CEO di Microsoft Satya Nadella detto che le donne dovrebbero fare affidamento sul “karma” per aumenti di stipendio
Quando sei un altoparlante ad una “celebrazione delle donne in computing”, non è probabilmente una buona idea per fare off-the-bracciale osservazioni su come le donne dovrebbero fidarsi “il sistema” per dare loro la paga che meritano.
Questa è la lezione CEO di Microsoft Satya Nadella ha imparato nel modo più duro il Giovedi.
«Non è proprio di chiedere per il rilancio, ma conoscendo e avendo fede che il sistema sarà effettivamente vi darà il diritto alza come si va avanti”, ha detto Nadella durante un’intervista sul palco.
“Perché questo è un buon karma. Essa tornerà perché qualcuno sta andando a sapere che è il tipo di persona che voglio avere fiducia,” ha detto
Dato che si trattava di una conferenza di settore tecnologia, osservazioni controverse del sig Nadella apparsi su Twitter e altri siti di social media praticamente nel momento in cui sono state pronunciate. Al mattino stavano facendo i titoli nazionali.
Il commento che ne risulta è la roba di Microsoft pubbliche relazioni incubi.
“Nadella raggiunto questo coinvolgimento emotivo offrendo il consiglio più deplorevole e scorretto delle donne sul posto di lavoro dal momento che Joan Holloway ha detto Peggy Olson di indossare qualcosa che ha mostrato le caviglie cari”, scrive Nitasha Tiku sul blog di tecnologia Valleywag, riferendosi al televisore programma di Mad Men, che raffigura la cultura ufficio nel 1960.
Al tempo, Laura Stampler scrive: “Differenziale retributivo di genere si scese Prendete un corso accelerato da Etiquette Academy di CEO di Microsoft Satya Nadella Per Polite signore giovani:?. Sorriso bella e non essere così sconveniente, per chiedere un urto stipendio Dopo tutto , un rilancio è un po ‘come un corteggiatore di sesso maschile, e se si perseguono, si potrebbe semplicemente guidare via “.
Anche se la parte “karma” del discorso di Nadella ha guadagnato più attenzione, Stampler riserva le sue parole più taglienti per “il sistema” che il signor Nadella dice che si prenderà cura delle lavoratrici.
. “Purtroppo, quel sistema che Nadella vuole le donne a mettere tutta la loro cieca fiducia in esse fornisce solo 78 centesimi per dollaro di ciò che gli uomini guadagnano E se guardiamo più da vicino le donne Nadella è stato specificamente rivolgeva, la realtà è piuttosto triste: un divario retributivo tra i sessi esiste ad ogni livello di Stem [scienza, la tecnologia e la matematica] posti di lavoro. Nella Silicon Valley, gli uomini con i gradi del bachelor guadagnano il 40% in più rispetto ai loro omologhi di istruzione femminile, ”
Come l’indignazione cresceva, il sig Nadella ha fatto marcia indietro tardo pomeriggio di Giovedi, tweeting : “. Era re inarticolato come le donne dovrebbero chiedere per elevare la nostra industria deve chiudere divario retributivo di genere in modo un rilancio non è necessaria a causa di un pregiudizio.”
Egli ha ribadito l’idea un’ora più tardi in una e-mail ai dipendenti , dicendo che crede che uomini e donne dovrebbero avere parità di retribuzione a parità di lavoro.
“Ho risposto a questa domanda completamente sbagliato”, scrive. “Senza dubbio, appoggio pienamente i programmi di Microsoft e del settore che portano più donne in tecnologia e chiudere il divario di retribuzione. Credo che uomini e donne dovrebbero avere parità di retribuzione a parità di lavoro.”
Che non vola per Nicole Kobie del PC Pro Blog, però. Si ricorda che il sig Nadella, come amministratore delegato di una delle 10 più grandi aziende tecnologiche al mondo, ha una capacità unica nel settore per chiudere il gap – e non è da tweeting su di esso.
“Vuoi chiudere il divario di retribuzione Ecco cosa fare:? Esaminare gli stipendi delle donne e degli uomini a Microsoft in lavori analoghi”, scrive. “Ritiene ci sembrano essere un divario No. Impressionante;? Emettere un comunicato stampa su come sei meravigliosa, ma se c’è un divario di retribuzione Fix it li Pagare di più.?.».
In realtà, pochi giorni prima del discorso, Microsoft ha rilasciato i dati sulla sua diversità personale. Rivista Time Charlotte Alter utilizza quei numeri a dimostrare che a Microsoft, come molte aziende di tecnologia, un divario di retribuzione non è l’unica discrepanza tra uomini e donne.
“La leadership di Microsoft è solo il 17,3% di sesso femminile” , scrive . Allo stesso tempo, “donne costituiscono meno del 30% di tutta l’azienda nel suo complesso.”
Grazie alle osservazioni del suo CEO, Microsoft improvvisamente è diventato il bambino del manifesto per ciò che i critici vedono come un problema più grande di retribuzione disparate nel settore della tecnologia e non solo. Con i riflettori fissato sul gigante informatico, vedremo se ha un buon karma sinistra.
(In Michea Luxen)
CITAZIONI(“Start Quote):
-APPENDICE
Nadella di Microsoft si dispiace per i commenti salariale delle donne
http://dottgiuseppeciancimino.bloog.it/faitesi-nternes-1continuation-155.html
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27 OTTOBRE 2014:ATTUALIZAZIONE
12 OTTOBRE 2014:NIENTE TRATTATO COMMERCIALE EUROPA-USA
Le preoccupazioni aumentano su negoziati commerciali USA-UE
Per Andrew Walker BBC World Service Economics corrispondente
Il progetto, il Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership(Trans-Atlantici Scambi e Partenariato per gli Investimenti), o TTIP, si propone di eliminare una vasta gamma di ostacoli al commercio bilaterale.
Manifestazioni si svolgevano in tutta Europa il Sabato, con un gran numero di eventi in Germania, Francia, Spagna e Italia,
In Gran Bretagna, gli eventi sono stati pianificati in almeno 15 città e cittadine.
Un attivista coinvolti nella pianificazione della giornata di azione, ha detto che si aspettava almeno 400 azioni locali in circa 24 paesi europei.
L’UE e gli Stati Uniti hanno lanciato i negoziati lo scorso anno e l’obiettivo è quello di stimolare di più il commercio e gli investimenti e, nel processo,produzione di una maggiore crescita economica e occupazione.
Esso ha dimostrato di essere estremamente controverso.
Sicurezza alimentare
Un obiettivo dei negoziati è quello di ridurre i costi per le imprese de il rispetto delle normative. Una ditta in, diciamo Europa, che vuole esportare negli Stati Uniti spesso deve rispettare due serie di regole.
I critici dicono che il risultato di questo sarebbe l’abbassamento del livello di protezione per i lavoratori, i consumatori e l’ambiente. La sicurezza alimentare è una particolare preoccupazione tra gli oppositori europei dei negoziati.
Un’altra grande preoccupazione è le disposizioni in discussione per consentire agli investitori stranieri ,per esempio le imprese americane che investono nella UE,di citare in giudizio un governo ospitante in alcune circostanze se sono colpiti da un cambiamento nella politica.
Questo si è rivelato essere così controverso che la Commissione europea ha deciso di tenere una consultazione pubblica . Ci sono state 150.000 risposte che la Commissione sta ancora analizzando.
La conduzione dei negoziati è anche controversa. Gli attivisti dicono che sono segreti e antidemocratici. Essi contestano inoltre pretese sostenuti nel TTIP ‘circa i vantaggi economici.
La Commissione europea respinge queste critiche . Si insiste sul fatto che gli standard saranno mantenuti e che i negoziati sono responsabili e trasparenti.
Analisi: Roger Harrabin,Analista Ambientale
Il governo britannico ha convocato una riunione con i gruppi ambientalisti il Lunedi per sedare la loro opposizione al TTIP.
I gruppi sono preoccupati perche il piano avrebbe consentito all’industria Americana troppa influenza sulla definizione di norme per migliorare l’efficienza delle merci.
Gli ambientalisti sono anche disturbati dai piani per una procedura di risoluzione delle controversie. Dicono che potrebbe essere utilizzato da multinazionali per bloccare movimenti per la tutela dell’ambiente.
La riunione di governo,al Foreign Office,è stata chiamata dal ministro dei cambiamenti climatici Ambra Rudd.
Lei dirà che la rimozione delle barriere commerciali per i beni e servizi verdi, come i pannelli solari, andrà a vantaggio dell’ambiente, aiutando a ridurre i costi e favorire l’innovazione. Lei dice che non vede l’ora di sentire le opinioni dei gruppi.
Tom Burke dal corpo dell’organizzazione ambientale e3g dirà a lei che l’accordo sarà inaccettabile a meno che non garantisce che i più alti standard possibili si applicherebbero sempre.
‘Irreversibile sell-off’(ndr:vendita)
In Gran Bretagna, esiste una preoccupazione specifica tra gli attivisti circa il possibile impatto sul Servizio Sanitario Nazionale (NHS). Essi temono che se un governo vuole invertire qualsiasi appalto di servizi sanitari fatte da un’amministrazione precedente, potrebbe essere costoso perché, dicono,che tutte le aziende americane che perdono affari come risultato potrebbero citare in giudizio, per l’utilizzo di tali disposizioni controverse per gli investitori stranieri .
Alcuni attivisti ritengono addirittura che TTIP potrebbe costringere i governi a privatizzare alcuni servizi sanitari.
Il sindacato Unite vuole la salute esplicitamente esclusa da qualsiasi accordo TTIP. iL Segretario Generale del Sindicato Gail Cartmail ha recentemente dichiarato: “E ‘chiaro che questo governo ha pensato di poter fare questo accordo in segreto, un accordo che significherebbe l’irreversibile svendita dei nostri NHS in America.”
Ma il ministro della Salute Earl Howe dice che non sarebbe nell’interesse delle imprese farmaceutiche britanniche escludere la salute dalle trattative in quanto attualmente stanno affrontando barriere commerciali negli Stati Uniti.
Anche in questo caso, la Commissione europea dice che le preoccupazioni sono fuori luogo, affermando che TTIP “non potrebbe avere alcun impatto sul diritto sovrano del Regno Unito di apportare modifiche al NHS.”
Più su questa storia:ARTICOLI CORRELATI
*UE rivela gol in USA negoziati commerciali,9 ott 2014, EUROPE
REAZIONE:LA NUOVA ERA NON SOSTIENE QUESTO ACCORDO E LE MASSE MI DANNO RAGIONE.IL MOTIVO L’HO GIA SPIEGATO:LA COOPERAZIONE EUROPA-USA,SOPRATUTTO IN MATERIA DI TELECOMUNICAZIONI,ESSITE GIA E QUESTA E’ SOLO UNA MANOVRA DELL’AMMINISTRAZIONE OBAMA A SCOPO DI CONTRASTARE LA CORELAZIONE DI MERCATI DOVE VIENE ACETTATA LA VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA.
DIVERSA E’ LA SITUAZIONE COL CANADA CON QUI SI E’ STATO FATTO UN’ACCORDO COMMERCIALE GIA,ED E’ AVANGUARDIA IN MATERIA DI DIFUSSIONE DELLA NUOVA ERA.
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-APPENDICE SU LE MONDE:Économie mondiale
La galaxie hétéroclite des anti-TTIP
LE MONDE ECONOMIE | 11.10.2014 à 10h18 ,Mis à jour le 11.10.2014 à 17h29 | Par Cécile Ducourtieux (Bruxelles, bureau européen)
Ces citoyens ordinaires, ces élus, ces membres d’organisations non gouvernementales, sont des anti-TTIP convaincus, des anti-CETA, voire des anti-ISDS. Pour ceux qui ignorent encore ces sigles, ils désignent, pour les deux premiers, des traités de libre-échange négociés par la Commission européenne. Avec les Etats-Unis, depuis juin 2013 dans le cas du TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), et le Canada, pour ce qui est du CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), dont la négociation s’est achevée fin septembre. L’« ISDS » (Investor State Dispute Settlement), prévu par les TTIP et CETA, permet aux entreprises de saisir des tribunaux d’arbitrage pour se protéger d’un Etat qui mettrait en péril leurs investissements.
A l’initiative de la mobilisation du 11 octobre : des collectifs citoyens actifs sur les réseaux sociaux, comme D19-20 et AlterSummit en Belgique ou #noTTIP au Royaume-Uni. Ils se sont constitués pour la plupart fin 2013, quand la Commission européenne a reçu un mandat pour négocier le TTIP des chefs d’Etat et de gouvernement des 28 pays de l’Union. Attac, les partis de la gauche radicale et les Verts ont suivi. Presque tout ce que l’Europe compte de mouvements anticapitalistes et écologistes milite aujourd’hui contre ces négociations avec Washington.
L’opposition au traité de libre-échange entre l’Europe et les Etats-Unis a animé la campagne des élections européennes en mai. Le TTIP a été en partie récupéré par l’extrême droite. Significatif : Marine Le Pen a choisi, une fois réélue au Parlement de Strasbourg, de participer à la commission du commerce international INTA. « Avant, les gens ne se bousculaient pas pour venir. Mais le TTIP est devenu un thème grand public » relève l’eurodéputée conservatrice Tokia Saïfi, vice-présidente de cette commission.
Que dénoncent les anti-TTIP/CETA/ISDS ? D’abord, la nature inédite de ces négociations de libre-échange. De fait, le but du traité transatlantique – c’est aussi le cas pour le CETA, considéré comme son « petit frère » – est moins d’abaisser des droits de douane entre les Etats-Unis et l’Europe (ils ne sont plus très élevés) que d’harmoniser les réglementations des deux côtés de l’Atlantique, dans un très grand nombre de secteurs. A l’exception notable de la culture, exclue des négociations à la suite d’un lobbying intense de la France.
UN GIGANTESQUE TRAVAIL DE MISE EN COHÉRENCE DES STANDARDS
Il s’agit d’un gigantesque travail de mise en cohérence des standards, pour former une sorte de marché commun de près de 800 millions d’individus. Il faudra ainsi définir des « crash tests » similaires dans le secteur automobile, aboutir aux mêmes exigences de contrôle qualité dans la fabrication des plats cuisinés, etc. Beaucoup d’opposants à ce grand dessein, croyant savoir que les standards américains sont plus bas que les européens, crient au nivellement par le bas. Certains, comme Olivier Malay, étudiant en sciences économiques à l’Université catholique de Louvain, redoutent même « une privatisation des services publics, comme l’enseignement ».
Les « anti » dénoncent aussi le manque de transparence des discussions. Ils ont longuement réclamé la publication du mandat de la Commission, avant que le Conseil européen annonce, jeudi, que les 28 Etats membres avaient enfin donné leur assentiment. Ne pas déclassifier ce document n’avait en réalité plus guère de sens : cela fait des mois que son contenu « fuite » sur le Web. La légitimité des négociateurs est aussi questionnée. « Notre sort est confié à des fonctionnaires qui n’ont pas été élus démocratiquement, alors qu’ils vont s’attaquer à des normes sociales et environnementales adoptées par desEtats souverains ! », s’emporte le syndicaliste Bruno Poncelet, éditeur du site No-transat.be.
L’ISDS AGIT AUSSI COMME UN REPOUSSOIR
L’intérêt pour les entreprises serait évident – les milieux d’affaires sont, il est vrai, globalement favorables aux TTIP et CETA. Standardiser les processus de fabrication, de mise sur le marché, etc., leur permettra de réaliser des économies substantielles. Mais quid de l’avantage pour les citoyens, demandent les « anti » ? Ils contestent les rares chiffres avancés par Bruxelles – un gain de 119 milliards d’euros par an pour l’Union – et estiment que le jeu n’en vaut pas la chandelle. « L’historique des traités de libre-échange le prouve, on est loin du compte en termes de création d’emplois, c’est plutôt la course au moins-disant social », affirme ainsi Nabil Sheikh Hassan, de la plate-forme belge D19/20.
L’ISDS agit aussi comme un repoussoir. Ses détracteurs en contestent la nécessité : s’il y a contentieux, les entreprises n’ont qu’a saisir la justice ordinaire des pays. Raoul-Marc Jennar, ex-homme politique belge très actif dans les milieux anticapitalistes, dénonce « une remise en cause aberrante de l’Etat de droit ». Il a lancé une initiative originale : les communes qui se déclarent symboliquement « hors TTIP ». Dans l’Hexagone, elles sont plus de 70 à avoir voté ce type de résolution (Florac, Aubenas, Besançon, Montreuil…). « Le but est de pousser la France à sortir des négociations. C’est ce qu’avait fait Lionel Jospin, en 1998, quand il a laissé tomber les négociations sur l’accord multilatéral sur l’investissement », rappelle M.Jennar.
La mobilisation « anti » a surpris à la puissante DG Trade, la direction générale chargée du commerce à la Commission. Les experts européens, libre-échangistes convaincus pour la plupart, ont eu du mal à comprendre les inquiétudes qui s’expriment. Ils pointent du doigt la récupération par les partis populistes. Et se défendent d’avoir fait des erreurs. « Le commissaire au commerce, Karel De Gucht, n’a peut-être pas mis les formes, mais il a respecté le mandat des Etats membres » selon un officiel européen. « On n’a jamais été autant transparents qu’avec ce traité ! Le Parlement européen est tenu au courant de toutes les étapes de la négociation. Faire plus, c’est difficile : les Américains, en face, ne le toléreraient pas », explique une autre source bruxelloise.
« IL S’AGIT DE FAIRE CONVERGER, DEUX SYSTÈMES DE PRÉCAUTION »
La Commission répète sur tous les tons qu’il n’est pas question d’ouvrir les frontières au poulet chloré, aux OGM et autre bœuf aux hormones américains. Ni de toucher aux services publics. Las, elle semble inaudible, les opposants au traité continuant inlassablement à mettre en avant ces supposés dangers. « L’erreur initiale, c’est qu’au lieu d’expliquer qu’on a affaire à un traité d’un genre nouveau, on a continué à parler de négociations classiques. Alors qu’il s’agit rien de moins que de rapprocher, de faire converger, deux systèmes de précaution », estime Pascal Lamy, ex-directeur général de l’Organisation mondiale du commerce.
A ce stade, « le TTIP est mal barré », estiment plusieurs sources. De fait, pour être validé, il devra obtenir le feu vert du Parlement européen, où il a, aujourd’hui, nombre d’opposants, y compris chez les conservateurs. Ils redoutent que l’Europe pèche par naïveté et ouvre trop grand ses frontières aux Américains, sans avoir négocié la réciproque.
Pour la Commission, le TTIP et le CETA avant lui restent une priorité : ces traités doivent aider à relancer la croissance sur le Vieux Continent. C’est donc pour sauver ces traités que les patrons de la DG Trade et le commissaire De Gucht multiplient les conférences partout en Europe. « Mais leurs moyens de communication sont limités, il faudrait que les pays membres prennent le relais », regrette une source européenne. « Angela Merkel est très en faveur du TTIP, c’est elle qui a poussé pour l’entrée en négociation, mais le sujet est devenu si sensible que la classe politique allemande est très embêtée », assure une autre source bruxelloise.
Comment faire, alors, pour repartir de zéro avec l’opinion publique ? « Il faut donner un sens aux discussions, expliquer que c’est un processus long, au cours duquel on fera de la convergence réglementaire, en étant le plus transparent possible. Et il faudrait affirmer que là où les procédures sont différentes, on n’y touche pas, ou on s’aligne sur celle qui est la plus protectrice », conseille M. Lamy. Pour les plus pessimistes, à Bruxelles, le TTIP ne sera sauvé que si la Commission accepte de faire une croix sur l’ISDS. Et si la Suédoise Cecilia Malmström, la remplaçante de M. De Gucht, qui doit prendre son poste d’ici à la fin de cette année, arrive à renverser la vapeur. Elle a un peu raté son entrée en matière, lors de son audition devant le Parlement européen fin septembre, en se contredisant sur l’ISDS : après avoir dit le vendredi qu’elle ne le soutenait pas, elle a affirmé le contraire le lundi suivant…
Cécile Ducourtieux (Bruxelles, bureau européen)
Journaliste au Monde
http://www.lemonde.fr/economie-mondiale/article/2014/10/11/la-galaxie-heteroclite-des-anti-ttip_4504604_1656941.html
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REAZIONE:RIBADISCO LA MIA ASSOLUTA OPPOSIZIONE A QUESTO TRATTATO.
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-VEDI QUESTO SCRITTO NELLA PUBBLICAZIONE ORIGINALE SUL MIO BLOG DEI FATTI INTERNI:
http://dottgiuseppeciancimino.bloog.it/faitesi-nternes-1continuation-155.html
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30 OTTOBRE 2014:NOKIA,MICROSOFT E NOKIA LUMIA,"RIVOLUZIONE" SECOND HAND"
-SU LA STAMPA:
economia
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REUTERS
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-15 SETTEMBRE 2014:ATTUALIZAZIONE
3 SETTEMBRE 2014:IN OGNI MODO VI RACCONTO CHE NOKIA HA SCOMPARSO
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-SU LA STAMPA:Stop a Nokia, Microsoft abbandona il marchio
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Il nome sarà eliminato in favore di Lumia
1/09/2014
ROMA
Microsoft eliminerà, per finalità di marketing, l’uso dei marchi
Nokia e Windows Phone dai suoi telefonini, in favore del brand Lumia. La
notizia sarebbe contenuta in un documento aziendale intercettato dal
sito GeeksOnGadgets . «Come parte della nostra transizione graduale – si
legge nella nota interna – elimineremo il nome del produttore dalle
referenze del prodotto» durante la campagna promozionale in vista della
stagione natalizia. Nelle promozioni Windows Phone sarà sostituito da
Windows.Il passaggio da Windows Phone a Windows a fini di marketing è in realtà già presente. Negli ultimi spot del Lumia 930, ci si riferisce al sistema operativo di Microsoft chiamandolo solo Windows, e stessa cosa accade nella reclame del One M8 di Htc e in quelle dei Lumia 530, 730 e 830.
La mossa potrebbe spiegarsi con l’intenzione di Microsoft di unificare i sistemi operativi su cui girano pc, telefoni, tablet e la console Xbox. «Snelliremo la prossima versione di Windows, da tre sistemi operativi ad uno solo, integrato, per schermi di tutte le dimensioni», aveva annunciato nel luglio scorso l’ad di Redmond, Satya Nadella. «In passato avevamo più squadre al lavoro sulle diverse versioni di Windows, ora ne abbiamo una con un’architettura comune. Questo ci consente di creare l’Universal Windows Apps». (Ansa)
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http://lastampa.it/2014/09/11/tecnologia/stop-a-nokia-microsoft-abbandona-il-marchio-rfoSss3VtA5v3Ku68ShKDP/pagina.html
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REAZIONE:IL DIGITAL VENEZIA DELLA GENERAZIONE TELE-VIZIO NON HA DECOLLATO NE DECOLLERA MAI MA NOKIA,CHE PRETENDEVA AVERE INVENTATO IL CELLULARE E CHE C’E’ CHI LO VOLEVA INALZARE ALLA PUNTA DI LANCIA EUROPEA DI UNA SFIDA TECNOLOGICA EUROPA-USA,NON ESSIETE PIU.QUELLO DEL TITOLO.
27 OTTOBRE 2014:ATTUALIZAZIONE NADELLA
-GLI ERRORI CONTRO NADELLA
Echo Chambers
10 ottobre 2014 Ultimo aggiornamento alle 17:55 ETConsigli su ‘karma’ di Satya Nadella: ‘deplorevole e scorretto’
BBC News Washington, DC
CEO di Microsoft Satya Nadella detto che le donne dovrebbero fare affidamento sul “karma” per aumenti di stipendio
Quando sei un altoparlante ad una “celebrazione delle donne in computing”, non è probabilmente una buona idea per fare off-the-bracciale osservazioni su come le donne dovrebbero fidarsi “il sistema” per dare loro la paga che meritano.
Questa è la lezione CEO di Microsoft Satya Nadella ha imparato nel modo più duro il Giovedi.
«Non è proprio di chiedere per il rilancio, ma conoscendo e avendo fede che il sistema sarà effettivamente vi darà il diritto alza come si va avanti”, ha detto Nadella durante un’intervista sul palco.
“Perché questo è un buon karma. Essa tornerà perché qualcuno sta andando a sapere che è il tipo di persona che voglio avere fiducia,” ha detto
Dato che si trattava di una conferenza di settore tecnologia, osservazioni controverse del sig Nadella apparsi su Twitter e altri siti di social media praticamente nel momento in cui sono state pronunciate. Al mattino stavano facendo i titoli nazionali.
Il commento che ne risulta è la roba di Microsoft pubbliche relazioni incubi.
“Nadella raggiunto questo coinvolgimento emotivo offrendo il consiglio più deplorevole e scorretto delle donne sul posto di lavoro dal momento che Joan Holloway ha detto Peggy Olson di indossare qualcosa che ha mostrato le caviglie cari”, scrive Nitasha Tiku sul blog di tecnologia Valleywag, riferendosi al televisore programma di Mad Men, che raffigura la cultura ufficio nel 1960.
Al tempo, Laura Stampler scrive: “Differenziale retributivo di genere si scese Prendete un corso accelerato da Etiquette Academy di CEO di Microsoft Satya Nadella Per Polite signore giovani:?. Sorriso bella e non essere così sconveniente, per chiedere un urto stipendio Dopo tutto , un rilancio è un po ‘come un corteggiatore di sesso maschile, e se si perseguono, si potrebbe semplicemente guidare via “.
Anche se la parte “karma” del discorso di Nadella ha guadagnato più attenzione, Stampler riserva le sue parole più taglienti per “il sistema” che il signor Nadella dice che si prenderà cura delle lavoratrici.
. “Purtroppo, quel sistema che Nadella vuole le donne a mettere tutta la loro cieca fiducia in esse fornisce solo 78 centesimi per dollaro di ciò che gli uomini guadagnano E se guardiamo più da vicino le donne Nadella è stato specificamente rivolgeva, la realtà è piuttosto triste: un divario retributivo tra i sessi esiste ad ogni livello di Stem [scienza, la tecnologia e la matematica] posti di lavoro. Nella Silicon Valley, gli uomini con i gradi del bachelor guadagnano il 40% in più rispetto ai loro omologhi di istruzione femminile, ”
Secondo Microsoft, solo il 30% dei dipendenti sono donne
Lei continua a dire che alcune aziende tecnologiche hanno anche
approfittato del presupposto che le donne sono pagate meno. Racconta la
storia del fondatore di start-up Evan Thornley, che ha detto all’inizio
di quest’anno che un vantaggio di donne che assumono è che il loro
stipendio è ancora “relativamente a buon mercato rispetto a quello che
avremmo mai dovuto pagare qualcuno meno bene di un genere diverso” .Come l’indignazione cresceva, il sig Nadella ha fatto marcia indietro tardo pomeriggio di Giovedi, tweeting : “. Era re inarticolato come le donne dovrebbero chiedere per elevare la nostra industria deve chiudere divario retributivo di genere in modo un rilancio non è necessaria a causa di un pregiudizio.”
Egli ha ribadito l’idea un’ora più tardi in una e-mail ai dipendenti , dicendo che crede che uomini e donne dovrebbero avere parità di retribuzione a parità di lavoro.
“Ho risposto a questa domanda completamente sbagliato”, scrive. “Senza dubbio, appoggio pienamente i programmi di Microsoft e del settore che portano più donne in tecnologia e chiudere il divario di retribuzione. Credo che uomini e donne dovrebbero avere parità di retribuzione a parità di lavoro.”
Che non vola per Nicole Kobie del PC Pro Blog, però. Si ricorda che il sig Nadella, come amministratore delegato di una delle 10 più grandi aziende tecnologiche al mondo, ha una capacità unica nel settore per chiudere il gap – e non è da tweeting su di esso.
“Vuoi chiudere il divario di retribuzione Ecco cosa fare:? Esaminare gli stipendi delle donne e degli uomini a Microsoft in lavori analoghi”, scrive. “Ritiene ci sembrano essere un divario No. Impressionante;? Emettere un comunicato stampa su come sei meravigliosa, ma se c’è un divario di retribuzione Fix it li Pagare di più.?.».
In realtà, pochi giorni prima del discorso, Microsoft ha rilasciato i dati sulla sua diversità personale. Rivista Time Charlotte Alter utilizza quei numeri a dimostrare che a Microsoft, come molte aziende di tecnologia, un divario di retribuzione non è l’unica discrepanza tra uomini e donne.
“La leadership di Microsoft è solo il 17,3% di sesso femminile” , scrive . Allo stesso tempo, “donne costituiscono meno del 30% di tutta l’azienda nel suo complesso.”
Grazie alle osservazioni del suo CEO, Microsoft improvvisamente è diventato il bambino del manifesto per ciò che i critici vedono come un problema più grande di retribuzione disparate nel settore della tecnologia e non solo. Con i riflettori fissato sul gigante informatico, vedremo se ha un buon karma sinistra.
(In Michea Luxen)
CITAZIONI(“Start Quote):
1-Quel sistema che Nadella vuole le donne a mettere tutta la loro cieca fiducia in loro fornisce solo 78 centesimi al dollaro di ciò che guadagnano gli uomini “magazine Laura Stampler Tempo
2-Appoggio pienamente i programmi di Microsoft e del settore che portano più donne in tecnologia e colmare il divario di retribuzione “
Satya Nadella CEO, Microsoft
http://www.bbc.com/news/blogs-echochambers-29578265-APPENDICE
Business
10 ottobre 2014 Ultimo aggiornamento alle 08:19 ETNadella di Microsoft si dispiace per i commenti salariale delle donne
Il boss di Microsoft, Satya Nadella, ha chiesto scusa per le
osservazioni che ha fatto consigliare alle donne di non chiedere un
aumento di stipendio, ma di avere “fiducia nel sistema”.In una
conferenza per celebrare le donne nella tecnologia, ha suggerito che le
donne non chiedono un aumento era “buon karma”.Le osservazioni hanno
suscitato indignazione e il sig Nadella ha ora chiesto scusa.
In una e-mail al personale , ha detto che ha risposto alla domanda
“completamente sbagliato” e “cuore” programmi per colmare il divario di
retribuzione supportato.
Alla conferenza, chiamata la Festa Grace Hopper di Donne in Informatica, ha detto: «Non è proprio di chiedere per il rilancio, ma conoscendo e avendo fede che il sistema sarà effettivamente vi darà il diritto solleva come si va avanti.
“Perché questo è un buon karma. Essa tornerà perché qualcuno sta andando a sapere che è il tipo di persona che voglio fidarmi”, ha detto.
‘Inarticolati’L'intervistatore durante l’evento, Maria Klawe, presidente di Harvey Mudd College e direttore di Microsoft, subito in disaccordo con lui. Invece, ha suggerito le donne fanno i compiti sui livelli salariali e poi pratica chiedendo aumenti salariali.
I commenti hanno causato un furore su Twitter e il signor Nadella poi twittato che era “disarticolato” nella sua risposta su come le donne dovrebbero chiedere un aumento di stipendio.
Questo è stato poi seguiti con una e-mail al personale in cui ha detto:. “Maria mi ha chiesto quale consiglio vorrei offrire alle donne che non sono confortevoli per chiedere aumenti salariali ho risposto a questa domanda completamente sbagliato.
“Senza dubbio, appoggio pienamente i programmi di Microsoft e del settore che portano più donne in tecnologia e colmare il divario di retribuzione. Credo che uomini e donne dovrebbero avere parità di retribuzione a parità di lavoro.
“E quando si tratta di consulenza di carriera su come ottenere un rilancio quando pensi che sia meritato, il consiglio di Maria era il consiglio giusto. Se pensi di meritare un rilancio, si deve solo chiedere.”
Indiano di nascita Signor Nadella è diventato amministratore delegato all’inizio di quest’anno, prendendo il posto di Steve Ballmer.
-VEDI QUESTO SCRITTO NELLA PUBBLICAZIONE ORIGINALE SUL MIO BLOG DEI FATTI INTERNI:Alla conferenza, chiamata la Festa Grace Hopper di Donne in Informatica, ha detto: «Non è proprio di chiedere per il rilancio, ma conoscendo e avendo fede che il sistema sarà effettivamente vi darà il diritto solleva come si va avanti.
“Perché questo è un buon karma. Essa tornerà perché qualcuno sta andando a sapere che è il tipo di persona che voglio fidarmi”, ha detto.
‘Inarticolati’L'intervistatore durante l’evento, Maria Klawe, presidente di Harvey Mudd College e direttore di Microsoft, subito in disaccordo con lui. Invece, ha suggerito le donne fanno i compiti sui livelli salariali e poi pratica chiedendo aumenti salariali.
I commenti hanno causato un furore su Twitter e il signor Nadella poi twittato che era “disarticolato” nella sua risposta su come le donne dovrebbero chiedere un aumento di stipendio.
Questo è stato poi seguiti con una e-mail al personale in cui ha detto:. “Maria mi ha chiesto quale consiglio vorrei offrire alle donne che non sono confortevoli per chiedere aumenti salariali ho risposto a questa domanda completamente sbagliato.
“Senza dubbio, appoggio pienamente i programmi di Microsoft e del settore che portano più donne in tecnologia e colmare il divario di retribuzione. Credo che uomini e donne dovrebbero avere parità di retribuzione a parità di lavoro.
“E quando si tratta di consulenza di carriera su come ottenere un rilancio quando pensi che sia meritato, il consiglio di Maria era il consiglio giusto. Se pensi di meritare un rilancio, si deve solo chiedere.”
Indiano di nascita Signor Nadella è diventato amministratore delegato all’inizio di quest’anno, prendendo il posto di Steve Ballmer.
Più su questa storia
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http://www.bbc.com/news/business-29571754
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REAZIONE:CERTAMENTE QUESTO E’ UN ERRORE DEPLOREVOLE DI NADELLA MA IO NON SONO PER LA DISCRIMINAZIONE POSITIVA DELLE DONNE,NON LI FAREI MAI QUESTO PREGGIO DI TRATTARE LE DONNE COME DIVERSI,DEVONO GUADAGNARSI IL SUO POSTO E STIPENDIO CON LE STESSE REGOLE DEGLI UOMINI.PERO NADELLA NON DEVE TRATTARE LE DONNE MICROSOFT COME QUELLI DELLA INDIA,IL KARMA NON CENTRA.
QUINDI NON CHIEDERO LA SUA DIMISSIONE PER QUESTA GAFFE E FOSSE IO NON MI PREOCUPERI NE MENO DI MANDARE QUELLA MAIL.
ALTRI ERRORI SONO PIU GRAVI E MERITANO UN RIPENSAMENTO DELL’AZIENDA,L’HO GIA SPIEGATO:NO AL DIGITAL VENEZIA.
PER QUESTO SI,VIA L’INDIANO,SIA AMMINISTRATORE DELEGATO QUELLO VOLUTO DALLA FORD.
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REAZIONE:CERTAMENTE QUESTO E’ UN ERRORE DEPLOREVOLE DI NADELLA MA IO NON SONO PER LA DISCRIMINAZIONE POSITIVA DELLE DONNE,NON LI FAREI MAI QUESTO PREGGIO DI TRATTARE LE DONNE COME DIVERSI,DEVONO GUADAGNARSI IL SUO POSTO E STIPENDIO CON LE STESSE REGOLE DEGLI UOMINI.PERO NADELLA NON DEVE TRATTARE LE DONNE MICROSOFT COME QUELLI DELLA INDIA,IL KARMA NON CENTRA.
QUINDI NON CHIEDERO LA SUA DIMISSIONE PER QUESTA GAFFE E FOSSE IO NON MI PREOCUPERI NE MENO DI MANDARE QUELLA MAIL.
ALTRI ERRORI SONO PIU GRAVI E MERITANO UN RIPENSAMENTO DELL’AZIENDA,L’HO GIA SPIEGATO:NO AL DIGITAL VENEZIA.
PER QUESTO SI,VIA L’INDIANO,SIA AMMINISTRATORE DELEGATO QUELLO VOLUTO DALLA FORD.
http://dottgiuseppeciancimino.bloog.it/faitesi-nternes-1continuation-155.html
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27 OTTOBRE 2014:ATTUALIZAZIONE
12 OTTOBRE 2014:NIENTE TRATTATO COMMERCIALE EUROPA-USA
Affari
11 ottobre 2014 Ultimo aggiornamento alle 13:34 ETLe preoccupazioni aumentano su negoziati commerciali USA-UE
Per Andrew Walker BBC World Service Economics corrispondente
I manifestanti sono scesi in piazza a Berlino il Sabato
Ci sono preoccupazioni piu crescenti in Europa per i negoziati volti a liberalizzare gli scambi con gli Stati Uniti.Il progetto, il Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership(Trans-Atlantici Scambi e Partenariato per gli Investimenti), o TTIP, si propone di eliminare una vasta gamma di ostacoli al commercio bilaterale.
Manifestazioni si svolgevano in tutta Europa il Sabato, con un gran numero di eventi in Germania, Francia, Spagna e Italia,
In Gran Bretagna, gli eventi sono stati pianificati in almeno 15 città e cittadine.
Un attivista coinvolti nella pianificazione della giornata di azione, ha detto che si aspettava almeno 400 azioni locali in circa 24 paesi europei.
L’UE e gli Stati Uniti hanno lanciato i negoziati lo scorso anno e l’obiettivo è quello di stimolare di più il commercio e gli investimenti e, nel processo,produzione di una maggiore crescita economica e occupazione.
Esso ha dimostrato di essere estremamente controverso.
Sicurezza alimentare
Un obiettivo dei negoziati è quello di ridurre i costi per le imprese de il rispetto delle normative. Una ditta in, diciamo Europa, che vuole esportare negli Stati Uniti spesso deve rispettare due serie di regole.
I critici dicono che il risultato di questo sarebbe l’abbassamento del livello di protezione per i lavoratori, i consumatori e l’ambiente. La sicurezza alimentare è una particolare preoccupazione tra gli oppositori europei dei negoziati.
La gente nella città francese di Narbonne si unirono alle proteste
I manifestanti nel Regno Unito sono preoccupati per l’impatto sul Servizio Sanitario Nazionale
Nell’UE gli attivisti dicono che i consumatori potrebbero trovarsi di
fronte a cibo più geneticamente modificati,manzo e carne di pollo
trattatii con ormoni è sciacquato con il cloro.Un’altra grande preoccupazione è le disposizioni in discussione per consentire agli investitori stranieri ,per esempio le imprese americane che investono nella UE,di citare in giudizio un governo ospitante in alcune circostanze se sono colpiti da un cambiamento nella politica.
Questo si è rivelato essere così controverso che la Commissione europea ha deciso di tenere una consultazione pubblica . Ci sono state 150.000 risposte che la Commissione sta ancora analizzando.
La conduzione dei negoziati è anche controversa. Gli attivisti dicono che sono segreti e antidemocratici. Essi contestano inoltre pretese sostenuti nel TTIP ‘circa i vantaggi economici.
La Commissione europea respinge queste critiche . Si insiste sul fatto che gli standard saranno mantenuti e che i negoziati sono responsabili e trasparenti.
Il governo britannico ha convocato una riunione con i gruppi ambientalisti il Lunedi per sedare la loro opposizione al TTIP.
I gruppi sono preoccupati perche il piano avrebbe consentito all’industria Americana troppa influenza sulla definizione di norme per migliorare l’efficienza delle merci.
Gli ambientalisti sono anche disturbati dai piani per una procedura di risoluzione delle controversie. Dicono che potrebbe essere utilizzato da multinazionali per bloccare movimenti per la tutela dell’ambiente.
La riunione di governo,al Foreign Office,è stata chiamata dal ministro dei cambiamenti climatici Ambra Rudd.
Lei dirà che la rimozione delle barriere commerciali per i beni e servizi verdi, come i pannelli solari, andrà a vantaggio dell’ambiente, aiutando a ridurre i costi e favorire l’innovazione. Lei dice che non vede l’ora di sentire le opinioni dei gruppi.
Tom Burke dal corpo dell’organizzazione ambientale e3g dirà a lei che l’accordo sarà inaccettabile a meno che non garantisce che i più alti standard possibili si applicherebbero sempre.
In Gran Bretagna, esiste una preoccupazione specifica tra gli attivisti circa il possibile impatto sul Servizio Sanitario Nazionale (NHS). Essi temono che se un governo vuole invertire qualsiasi appalto di servizi sanitari fatte da un’amministrazione precedente, potrebbe essere costoso perché, dicono,che tutte le aziende americane che perdono affari come risultato potrebbero citare in giudizio, per l’utilizzo di tali disposizioni controverse per gli investitori stranieri .
Alcuni attivisti ritengono addirittura che TTIP potrebbe costringere i governi a privatizzare alcuni servizi sanitari.
Il sindacato Unite vuole la salute esplicitamente esclusa da qualsiasi accordo TTIP. iL Segretario Generale del Sindicato Gail Cartmail ha recentemente dichiarato: “E ‘chiaro che questo governo ha pensato di poter fare questo accordo in segreto, un accordo che significherebbe l’irreversibile svendita dei nostri NHS in America.”
Ma il ministro della Salute Earl Howe dice che non sarebbe nell’interesse delle imprese farmaceutiche britanniche escludere la salute dalle trattative in quanto attualmente stanno affrontando barriere commerciali negli Stati Uniti.
Anche in questo caso, la Commissione europea dice che le preoccupazioni sono fuori luogo, affermando che TTIP “non potrebbe avere alcun impatto sul diritto sovrano del Regno Unito di apportare modifiche al NHS.”
Più su questa storia:ARTICOLI CORRELATI
*UE rivela gol in USA negoziati commerciali,9 ott 2014, EUROPE
*Negoziati commerciali ‘dovrebbero includere la salute’,13 settembre 2014, SALUTE
*I sindacati si oppongono US accordo commerciale con l’UE,10 set 2014, BUSINESShttp://www.bbc.com/news/business-29572475REAZIONE:LA NUOVA ERA NON SOSTIENE QUESTO ACCORDO E LE MASSE MI DANNO RAGIONE.IL MOTIVO L’HO GIA SPIEGATO:LA COOPERAZIONE EUROPA-USA,SOPRATUTTO IN MATERIA DI TELECOMUNICAZIONI,ESSITE GIA E QUESTA E’ SOLO UNA MANOVRA DELL’AMMINISTRAZIONE OBAMA A SCOPO DI CONTRASTARE LA CORELAZIONE DI MERCATI DOVE VIENE ACETTATA LA VISIONE DEL MONDO DELLA NUOVA ERA.
DIVERSA E’ LA SITUAZIONE COL CANADA CON QUI SI E’ STATO FATTO UN’ACCORDO COMMERCIALE GIA,ED E’ AVANGUARDIA IN MATERIA DI DIFUSSIONE DELLA NUOVA ERA.
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-APPENDICE SU LE MONDE:Économie mondiale
La galaxie hétéroclite des anti-TTIP
LE MONDE ECONOMIE | 11.10.2014 à 10h18 ,Mis à jour le 11.10.2014 à 17h29 | Par Cécile Ducourtieux (Bruxelles, bureau européen)
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Ces citoyens ordinaires, ces élus, ces membres d’organisations non gouvernementales, sont des anti-TTIP convaincus, des anti-CETA, voire des anti-ISDS. Pour ceux qui ignorent encore ces sigles, ils désignent, pour les deux premiers, des traités de libre-échange négociés par la Commission européenne. Avec les Etats-Unis, depuis juin 2013 dans le cas du TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), et le Canada, pour ce qui est du CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), dont la négociation s’est achevée fin septembre. L’« ISDS » (Investor State Dispute Settlement), prévu par les TTIP et CETA, permet aux entreprises de saisir des tribunaux d’arbitrage pour se protéger d’un Etat qui mettrait en péril leurs investissements.
A l’initiative de la mobilisation du 11 octobre : des collectifs citoyens actifs sur les réseaux sociaux, comme D19-20 et AlterSummit en Belgique ou #noTTIP au Royaume-Uni. Ils se sont constitués pour la plupart fin 2013, quand la Commission européenne a reçu un mandat pour négocier le TTIP des chefs d’Etat et de gouvernement des 28 pays de l’Union. Attac, les partis de la gauche radicale et les Verts ont suivi. Presque tout ce que l’Europe compte de mouvements anticapitalistes et écologistes milite aujourd’hui contre ces négociations avec Washington.
L’opposition au traité de libre-échange entre l’Europe et les Etats-Unis a animé la campagne des élections européennes en mai. Le TTIP a été en partie récupéré par l’extrême droite. Significatif : Marine Le Pen a choisi, une fois réélue au Parlement de Strasbourg, de participer à la commission du commerce international INTA. « Avant, les gens ne se bousculaient pas pour venir. Mais le TTIP est devenu un thème grand public » relève l’eurodéputée conservatrice Tokia Saïfi, vice-présidente de cette commission.
Que dénoncent les anti-TTIP/CETA/ISDS ? D’abord, la nature inédite de ces négociations de libre-échange. De fait, le but du traité transatlantique – c’est aussi le cas pour le CETA, considéré comme son « petit frère » – est moins d’abaisser des droits de douane entre les Etats-Unis et l’Europe (ils ne sont plus très élevés) que d’harmoniser les réglementations des deux côtés de l’Atlantique, dans un très grand nombre de secteurs. A l’exception notable de la culture, exclue des négociations à la suite d’un lobbying intense de la France.
UN GIGANTESQUE TRAVAIL DE MISE EN COHÉRENCE DES STANDARDS
Il s’agit d’un gigantesque travail de mise en cohérence des standards, pour former une sorte de marché commun de près de 800 millions d’individus. Il faudra ainsi définir des « crash tests » similaires dans le secteur automobile, aboutir aux mêmes exigences de contrôle qualité dans la fabrication des plats cuisinés, etc. Beaucoup d’opposants à ce grand dessein, croyant savoir que les standards américains sont plus bas que les européens, crient au nivellement par le bas. Certains, comme Olivier Malay, étudiant en sciences économiques à l’Université catholique de Louvain, redoutent même « une privatisation des services publics, comme l’enseignement ».
Les « anti » dénoncent aussi le manque de transparence des discussions. Ils ont longuement réclamé la publication du mandat de la Commission, avant que le Conseil européen annonce, jeudi, que les 28 Etats membres avaient enfin donné leur assentiment. Ne pas déclassifier ce document n’avait en réalité plus guère de sens : cela fait des mois que son contenu « fuite » sur le Web. La légitimité des négociateurs est aussi questionnée. « Notre sort est confié à des fonctionnaires qui n’ont pas été élus démocratiquement, alors qu’ils vont s’attaquer à des normes sociales et environnementales adoptées par desEtats souverains ! », s’emporte le syndicaliste Bruno Poncelet, éditeur du site No-transat.be.
L’ISDS AGIT AUSSI COMME UN REPOUSSOIR
L’intérêt pour les entreprises serait évident – les milieux d’affaires sont, il est vrai, globalement favorables aux TTIP et CETA. Standardiser les processus de fabrication, de mise sur le marché, etc., leur permettra de réaliser des économies substantielles. Mais quid de l’avantage pour les citoyens, demandent les « anti » ? Ils contestent les rares chiffres avancés par Bruxelles – un gain de 119 milliards d’euros par an pour l’Union – et estiment que le jeu n’en vaut pas la chandelle. « L’historique des traités de libre-échange le prouve, on est loin du compte en termes de création d’emplois, c’est plutôt la course au moins-disant social », affirme ainsi Nabil Sheikh Hassan, de la plate-forme belge D19/20.
L’ISDS agit aussi comme un repoussoir. Ses détracteurs en contestent la nécessité : s’il y a contentieux, les entreprises n’ont qu’a saisir la justice ordinaire des pays. Raoul-Marc Jennar, ex-homme politique belge très actif dans les milieux anticapitalistes, dénonce « une remise en cause aberrante de l’Etat de droit ». Il a lancé une initiative originale : les communes qui se déclarent symboliquement « hors TTIP ». Dans l’Hexagone, elles sont plus de 70 à avoir voté ce type de résolution (Florac, Aubenas, Besançon, Montreuil…). « Le but est de pousser la France à sortir des négociations. C’est ce qu’avait fait Lionel Jospin, en 1998, quand il a laissé tomber les négociations sur l’accord multilatéral sur l’investissement », rappelle M.Jennar.
La mobilisation « anti » a surpris à la puissante DG Trade, la direction générale chargée du commerce à la Commission. Les experts européens, libre-échangistes convaincus pour la plupart, ont eu du mal à comprendre les inquiétudes qui s’expriment. Ils pointent du doigt la récupération par les partis populistes. Et se défendent d’avoir fait des erreurs. « Le commissaire au commerce, Karel De Gucht, n’a peut-être pas mis les formes, mais il a respecté le mandat des Etats membres » selon un officiel européen. « On n’a jamais été autant transparents qu’avec ce traité ! Le Parlement européen est tenu au courant de toutes les étapes de la négociation. Faire plus, c’est difficile : les Américains, en face, ne le toléreraient pas », explique une autre source bruxelloise.
« IL S’AGIT DE FAIRE CONVERGER, DEUX SYSTÈMES DE PRÉCAUTION »
La Commission répète sur tous les tons qu’il n’est pas question d’ouvrir les frontières au poulet chloré, aux OGM et autre bœuf aux hormones américains. Ni de toucher aux services publics. Las, elle semble inaudible, les opposants au traité continuant inlassablement à mettre en avant ces supposés dangers. « L’erreur initiale, c’est qu’au lieu d’expliquer qu’on a affaire à un traité d’un genre nouveau, on a continué à parler de négociations classiques. Alors qu’il s’agit rien de moins que de rapprocher, de faire converger, deux systèmes de précaution », estime Pascal Lamy, ex-directeur général de l’Organisation mondiale du commerce.
A ce stade, « le TTIP est mal barré », estiment plusieurs sources. De fait, pour être validé, il devra obtenir le feu vert du Parlement européen, où il a, aujourd’hui, nombre d’opposants, y compris chez les conservateurs. Ils redoutent que l’Europe pèche par naïveté et ouvre trop grand ses frontières aux Américains, sans avoir négocié la réciproque.
Pour la Commission, le TTIP et le CETA avant lui restent une priorité : ces traités doivent aider à relancer la croissance sur le Vieux Continent. C’est donc pour sauver ces traités que les patrons de la DG Trade et le commissaire De Gucht multiplient les conférences partout en Europe. « Mais leurs moyens de communication sont limités, il faudrait que les pays membres prennent le relais », regrette une source européenne. « Angela Merkel est très en faveur du TTIP, c’est elle qui a poussé pour l’entrée en négociation, mais le sujet est devenu si sensible que la classe politique allemande est très embêtée », assure une autre source bruxelloise.
Comment faire, alors, pour repartir de zéro avec l’opinion publique ? « Il faut donner un sens aux discussions, expliquer que c’est un processus long, au cours duquel on fera de la convergence réglementaire, en étant le plus transparent possible. Et il faudrait affirmer que là où les procédures sont différentes, on n’y touche pas, ou on s’aligne sur celle qui est la plus protectrice », conseille M. Lamy. Pour les plus pessimistes, à Bruxelles, le TTIP ne sera sauvé que si la Commission accepte de faire une croix sur l’ISDS. Et si la Suédoise Cecilia Malmström, la remplaçante de M. De Gucht, qui doit prendre son poste d’ici à la fin de cette année, arrive à renverser la vapeur. Elle a un peu raté son entrée en matière, lors de son audition devant le Parlement européen fin septembre, en se contredisant sur l’ISDS : après avoir dit le vendredi qu’elle ne le soutenait pas, elle a affirmé le contraire le lundi suivant…
Cécile Ducourtieux (Bruxelles, bureau européen)
Journaliste au Monde
http://www.lemonde.fr/economie-mondiale/article/2014/10/11/la-galaxie-heteroclite-des-anti-ttip_4504604_1656941.html
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REAZIONE:RIBADISCO LA MIA ASSOLUTA OPPOSIZIONE A QUESTO TRATTATO.
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-VEDI QUESTO SCRITTO NELLA PUBBLICAZIONE ORIGINALE SUL MIO BLOG DEI FATTI INTERNI:
http://dottgiuseppeciancimino.bloog.it/faitesi-nternes-1continuation-155.html
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30 OTTOBRE 2014:NOKIA,MICROSOFT E NOKIA LUMIA,"RIVOLUZIONE" SECOND HAND"
-SU LA STAMPA:
economia
Microsoft pensiona i cellulari col marchio Nokia
La rivoluzione dell’ad Satya Nadella lascia l’amaro in bocca ai vecchi clienti
.
REUTERS
Un cellulare prodotto da Nokia
23/10/2014
Addio a Nokia e Windows Phone. Microsoft dà il via alla
rivoluzione dei suoi cellulari, sostituendo lo storico marchio
finlandese: gli smartphone si chiameranno infatti Microsoft Lumia e non
più Nokia Lumia com’erano conosciuti fino a poco tempo fa. Il colosso di
Redmond nei mesi scorsi aveva lasciato intravedere cambi all’orizzonte e
ora li rende ufficiali. Il nuovo corso si aprirà dalla Francia, il
primo Paese che inizierà a usare Microsoft Lumia anche per gli account
Facebook e Twitter. Poi seguiranno tutti gli altri Paesi. La rivoluzione
non segnerà però la fine di Nokia, che continuerà a esistere come
società separata senza piu le attività di smartphone e concentrata sulle
mappe e l’infrastruttura delle reti.
L’operazione di Microsoft, con l’addio alla scritta Nokia, si inserisce nel cambio di rotta impresso dall’amministratore delegato, Satya Nadella, che ha annunciato di recente un forte taglio dei posti lavoro, meno 18.000 unità di cui 12.500 proprio in Nokia. Per Microsoft il cambio di nome rappresenta - secondo alcuni osservatori - una scommessa: Nokia è infatti un nome popolare, soprattutto nei mercati emergenti, e vanta un elevato livello di fedeltà fra i suoi clienti.
http://www.lastampa.it/2014/10/23/economia/microsoft-manda-in-pensione-i-cellulari-col-marchio-nokia-zErJSjYT7L3YHRg3Sg15MO/pagina.html;jsessionid=F60D67CD7D4731EA87B8BE9FF79D3B48
REAZIONE:RIVOLUZIONE?FORSE PRETENDE ESSERLA,MA CASO MAI POLITICA E NON TECNOLOGICA,E TANTO MENO NUOVA ERA.VI SPIEGO:WINDOWS PHONE NON E’ NESSUNA CREAZIONE RIVOLUZIONARIA DI MICROSOFT PERCHE E’ SOLO STATO IL SEGNO DI UN FALLIMENTO,IL FALLIMENTO DELLA POLITICA INNOVATIVA DI MICROSOFT A MANO DELLA NUOVA ERA VANGUARDATA DA GOOGLE CHE AVEVA ACCOLTO I MIEI CONCETITI SCIENTIFICI:INFATTI WINDOWS PHONE FU LA RISPOSTA DI “SECOND HAND” ALLA CREAZIONE E LANCIO NEL MERCATO DI NEXUS ONE,IL PRIMO SMARTPHONE CON IL SISTEMA OPERATIVO PER MOBILI, L’ANDROID.ERA IL PRIMO TELEFONO MOBILE CHE CREAVA MICROSOFT ED E’ STATA “LA SVOLTA DEL FALLIMENTO” POICHE FINO ADESSO SOLO OPERAVA CON LA VECCHIA INTERNET SUL PC FISSO.MICROSOFT ERA IL CONIGLIO CHE CORREVA DIETRO LA CAROTTA DI GOOGLE.(1)DI NOKIA LUMIA COSA DEVO DIRVI?NOKIA PRETENDEVA ESSERE L’INVENTORE DEL CELLULARE E CAPEGGIARE UNA SFIDA EUROPEA AGLI STATI UNITI E PER L’APPUNTO CONTRO GOOGLE:TUTTE BUGGIE,E COME SI HA DIMOSTRATO NOKIA NON AVEVA INVENTATO UN BEL NIENTE E FINALMENTE ASSORVITA DA MICROSOFT SCOMPARSI.PERO MICROSOFT O PIU TOSTO BILL GATE HA CEDUTO A DELLE PRESSIONI ERRONEE E HA DECISO “IMPRESTARLI” IL COGNOME “LUMIA” DEL VECCHIO NOKIA AAL SUO NUOVO E “RIVOLUZIONARIO” “MICROSOFT LUMIA”,PER CUI LO MANTIENE IN VITA.IMPRESTITO CHE AVVIENE ALLO STESSO TEMPO CHE TRAMITE IL DIGITAL VENEZIA FA UNA ALLENAZA EUROPEA CON IL GOVERNO GOLPISTA DI RENZI,E QUESTO TRAMITE L’ASEM CON LA CINA COMIUNISTA,E IL TUTTO PER CONTRASTARE IL TANDEM GOOGLE-FRANCIA-CANADA O IL TANDEM UNIONE EUROPEA-CANADA.INSOMMA COME VEDETE E’ UNA RIVOLUZIONE DI “SECOND HAND” CASO MAI LO FOSSE,E’ UNA RIVOLUZIONE POLITICA “TOUT COURT” E NON TECNOLOGICA NE SCIENTIFICA(LO AMMETTE IL CINESE ALLA RIUNIONE DELL’ASEM),O PER DIRLA PIU CHIARA E’ UNA PRETESA RIVOLUZIONE CATO-COMUNISTA TRAMITE IL CHIERICHETTO GOLPISTA RENZI E L’ASEM CON CINA COMUNISTA.
INVITO VIVAMENTE AI CONSUMATORI E SIMPATIZZANTI NUOVA ERA A EVITARE L’AQUISTO DI QUESTO “PRESTANOME” “MICROSOFT LUMIA” E COMBATTERE LA RIVOLUZIONE CATO-COMUNISTA RENZI-MICROSFT-CINA, CON QUELLA PARTE DELLA CINA CHE VITTIMA DI CONTRADIZIONI INTERNE DOPO L’ULTIMO CONGRESSO ALBERGA ANCORA IN SE IL SEME DELLA “CONTRORIVOLUZIONE” TRANSFORMISTA ANTI NUOVA ERA VOLENDO ANNIENTARE LE LIBERALIZAZZIONI E RIFORME FIN QUI FATTE.LO STESSO CHE AVEVA FATTO PUTIN CON DIMITRIV MEDVEDIEV,KIEV CON UKRANIA,CAMERON CON NICK CLEIGH,BERLUSCONI CON BERSANI,NIETANYAU CON TUPZI LEAVNI,LA MERCKELCONTRO LA NUOVA GROSSE KOALITION E OBAMA CON IL DIPARTIMENTO DI STATO.
(1)VEDI LINKS
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2010/01/apoteosi-dellegemoniala-nuova-era.html
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2010/04/apogeoegemonia-e-dominio-della-nuova.html
PER CAPIRE LA CADUTA DI NOKIA CLICCA CUA:
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2014/11/per-capire-la-caduta-di-nokia.html
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1 FEBRAIO 2016:ATTUALIZAZIONE
L’operazione di Microsoft, con l’addio alla scritta Nokia, si inserisce nel cambio di rotta impresso dall’amministratore delegato, Satya Nadella, che ha annunciato di recente un forte taglio dei posti lavoro, meno 18.000 unità di cui 12.500 proprio in Nokia. Per Microsoft il cambio di nome rappresenta - secondo alcuni osservatori - una scommessa: Nokia è infatti un nome popolare, soprattutto nei mercati emergenti, e vanta un elevato livello di fedeltà fra i suoi clienti.
http://www.lastampa.it/2014/10/23/economia/microsoft-manda-in-pensione-i-cellulari-col-marchio-nokia-zErJSjYT7L3YHRg3Sg15MO/pagina.html;jsessionid=F60D67CD7D4731EA87B8BE9FF79D3B48
REAZIONE:RIVOLUZIONE?FORSE PRETENDE ESSERLA,MA CASO MAI POLITICA E NON TECNOLOGICA,E TANTO MENO NUOVA ERA.VI SPIEGO:WINDOWS PHONE NON E’ NESSUNA CREAZIONE RIVOLUZIONARIA DI MICROSOFT PERCHE E’ SOLO STATO IL SEGNO DI UN FALLIMENTO,IL FALLIMENTO DELLA POLITICA INNOVATIVA DI MICROSOFT A MANO DELLA NUOVA ERA VANGUARDATA DA GOOGLE CHE AVEVA ACCOLTO I MIEI CONCETITI SCIENTIFICI:INFATTI WINDOWS PHONE FU LA RISPOSTA DI “SECOND HAND” ALLA CREAZIONE E LANCIO NEL MERCATO DI NEXUS ONE,IL PRIMO SMARTPHONE CON IL SISTEMA OPERATIVO PER MOBILI, L’ANDROID.ERA IL PRIMO TELEFONO MOBILE CHE CREAVA MICROSOFT ED E’ STATA “LA SVOLTA DEL FALLIMENTO” POICHE FINO ADESSO SOLO OPERAVA CON LA VECCHIA INTERNET SUL PC FISSO.MICROSOFT ERA IL CONIGLIO CHE CORREVA DIETRO LA CAROTTA DI GOOGLE.(1)DI NOKIA LUMIA COSA DEVO DIRVI?NOKIA PRETENDEVA ESSERE L’INVENTORE DEL CELLULARE E CAPEGGIARE UNA SFIDA EUROPEA AGLI STATI UNITI E PER L’APPUNTO CONTRO GOOGLE:TUTTE BUGGIE,E COME SI HA DIMOSTRATO NOKIA NON AVEVA INVENTATO UN BEL NIENTE E FINALMENTE ASSORVITA DA MICROSOFT SCOMPARSI.PERO MICROSOFT O PIU TOSTO BILL GATE HA CEDUTO A DELLE PRESSIONI ERRONEE E HA DECISO “IMPRESTARLI” IL COGNOME “LUMIA” DEL VECCHIO NOKIA AAL SUO NUOVO E “RIVOLUZIONARIO” “MICROSOFT LUMIA”,PER CUI LO MANTIENE IN VITA.IMPRESTITO CHE AVVIENE ALLO STESSO TEMPO CHE TRAMITE IL DIGITAL VENEZIA FA UNA ALLENAZA EUROPEA CON IL GOVERNO GOLPISTA DI RENZI,E QUESTO TRAMITE L’ASEM CON LA CINA COMIUNISTA,E IL TUTTO PER CONTRASTARE IL TANDEM GOOGLE-FRANCIA-CANADA O IL TANDEM UNIONE EUROPEA-CANADA.INSOMMA COME VEDETE E’ UNA RIVOLUZIONE DI “SECOND HAND” CASO MAI LO FOSSE,E’ UNA RIVOLUZIONE POLITICA “TOUT COURT” E NON TECNOLOGICA NE SCIENTIFICA(LO AMMETTE IL CINESE ALLA RIUNIONE DELL’ASEM),O PER DIRLA PIU CHIARA E’ UNA PRETESA RIVOLUZIONE CATO-COMUNISTA TRAMITE IL CHIERICHETTO GOLPISTA RENZI E L’ASEM CON CINA COMUNISTA.
INVITO VIVAMENTE AI CONSUMATORI E SIMPATIZZANTI NUOVA ERA A EVITARE L’AQUISTO DI QUESTO “PRESTANOME” “MICROSOFT LUMIA” E COMBATTERE LA RIVOLUZIONE CATO-COMUNISTA RENZI-MICROSFT-CINA, CON QUELLA PARTE DELLA CINA CHE VITTIMA DI CONTRADIZIONI INTERNE DOPO L’ULTIMO CONGRESSO ALBERGA ANCORA IN SE IL SEME DELLA “CONTRORIVOLUZIONE” TRANSFORMISTA ANTI NUOVA ERA VOLENDO ANNIENTARE LE LIBERALIZAZZIONI E RIFORME FIN QUI FATTE.LO STESSO CHE AVEVA FATTO PUTIN CON DIMITRIV MEDVEDIEV,KIEV CON UKRANIA,CAMERON CON NICK CLEIGH,BERLUSCONI CON BERSANI,NIETANYAU CON TUPZI LEAVNI,LA MERCKELCONTRO LA NUOVA GROSSE KOALITION E OBAMA CON IL DIPARTIMENTO DI STATO.
(1)VEDI LINKS
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2010/01/apoteosi-dellegemoniala-nuova-era.html
http://cianciminotortoici.blogspot.com/2010/04/apogeoegemonia-e-dominio-della-nuova.html
PER CAPIRE LA CADUTA DI NOKIA CLICCA CUA:
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1 FEBRAIO 2016:ATTUALIZAZIONE
Claudio Giua, L'Huffington Post|Pubblicato: 04/02/2014 18:34 CET|Aggiornato: 04/02/2014 18:34 CET